Nativi Digitali Edizioni è lieta di presentarvi…
«Ciao bellezza, sei nuova? Non mi sembra di averti mai visto…»
«Vengo qua quasi tutti i giorni, mi sa che sei tu quello nuovo…» I due rimasero interdetti, non aspettandosi una risposta del genere.
«Già, perché noi non passiamo le nostre serate a sbronzarci al bancone, come mi sembra che tu stia facendo».
«Certo, perché voi andate in giro a sventrare papere, non è così?».
«Sventrare papere?».
«Già, a scopare! A infiocinare! A bagnare il serpente… non so come diavolo lo chiamate voi…» I due si guardarono ancora per qualche secondo.
«Certo che noi scopiamo! Le donne cadono ai nostri piedi!». Trattenni a fatica una risata sentendo quelle parole.
«Già, dopo averle colpite in testa con un bastone forse… Ma come mai questa sera non siete con il vostro esercito di donne pronte a soddisfarvi?»
«Non sono affari tuoi…»
«Scusa James Bond, non sapevo che fossi in missione segreta. Era per fare due chiacchiere…» Non avevo ricevuto risposta, ma sapevo bene perché erano lì. Anche se quei due coglioni mi tenevano impegnata, parte della mia attenzione era rivolta al terzo del gruppo, il loro presunto capo: quando si era staccato da loro si era avvicinato al gruppo di ragazzi che giocavano a biliardo e da quel momento stava discutendo animatamente con una ragazza, la bionda che prima era venuta a prendere le birre e aveva scambiato quattro parole con me. Non era difficile sentirli, visto che stavano gridando.
«E tu invece, che ci fai qui?». Chiese quello calvo seduto.
«Bevo, non si vede?».
«Si vede eccome, non ti preoccupare…»
«Sai una cosa Teddy, non mi sono mai fatto una donna bianca». Un nome ce l’avevo, quello riccio con gli occhiali si chiamava Teddy. Probabilmente era un soprannome, ma era comunque davvero adorabile.
«È una cosa che devi provare, da un senso di superiorità misto a vendetta nei loro confronti, è un mix di sensazioni davvero uniche».
«Tu che cosa ne dici, vuoi soddisfare il mio desiderio represso?». Osservai il calvo tenendo il bicchiere a mezz’aria.
«Neanche sotto tortura… Dammi un solo motivo per il quale dovrei farmi scopare da uno come te…» Lui scattò in piedi.
«Attenta a come parli!».
«Ehi… sta calmo… non ti agitare che poi ti viene l’ulcera…»
«Se io decido di scopare con te, tu lo fai e basta!».
«Credo che la cosa dovrebbe essere consensuale, non era così che funzionava una volta? Almeno pagami il disturbo se proprio devi…» Conclusi sarcastica.
«Ehi! Smettila di mancarci di rispetto o te ne pentirai amaramente!». Non diedi peso alla minaccia di Teddy, che con quegli occhiali ridicoli non faceva paura a nessuno. «Questo è il nostro quartiere e quindi anche questo locale è nostro! Porta rispetto!». Appoggiai il bicchiere e lo fissai di sbieco, con lo sguardo che diceva chiaramente quello che pensavo. Scossi la testa per qualche secondo, poi inarcai la schiena stirandomi vistosamente.
«Non è che per caso avete una sigaretta? Le mie le ho finite…» I due si fissarono increduli e risero di gusto.
«Ehi Vincent, credo che questa troia non abbia capito con chi ha a che fare!». Disse Teddy; quindi quello muscoloso e calvo seduto alla mia sinistra si chiamava Vincent.
«Vi ho chiesto solo se avete una sigaretta… e poi non ci si rivolge così ad una signora…» Dissi con la voce da maestrina severa.
«Io mi rivolgo a te come mi pare e piace, hai capito?». Già, chiamami come ti pare. Poco mi importava se mi aveva dato della troia, la mia attenzione era sempre più rivolta alla discussione alle mie spalle, che non sembrava allentarsi. Gli amici della ragazza avevano anche provato ad intromettersi, ma lei aveva detto che era una questione che doveva risolvere da sola, restando a petto in fuori e continuando a discutere con il nero.
«Ehi sto parlando con te!». Gridò Teddy.
«E non urlare, guarda che ti sento…» Presi il bicchiere, lo riempii e diedi una lunga sorsata.
«Io non ci posso credere, la tua mancanza di rispetto è inaccettabile».
«Poi da una donna!». Aggiunse Vincent.
«Certo, come donna ed essere inferiore devo portare rispetto a due gentiluomini come voi. Già, è proprio così…» Fu a quel punto che il calvo tirò fuori un coltello a serramanico facendo scattare la lama.
«Forse con questo ti alleggerirai un po’…» Disse mettendolo ben in mostra. «Tu non vuoi che sfregi il tuo bel visino vero? Non mi importa se sei una donna, l’ho già fatto e non ho problemi a rifarlo». Altri punti per te, razza di animale…
«Avanti, falle vedere chi sei!». Lo incitò l’altro idiota con gli occhiali.
«Sparagli!». Disse una terza voce femminile. Una terza voce femminile? Feci un po’ i conti: c’ero io, e non avevo parlato. C’era Carl, poco lontano che osservava le due discussioni sudando freddo, essendo consapevole che nel suo bar stava per accadere qualcosa di brutto. Poi c’erano i due che mi davano fastidio, ed era ovvio che non fossero stati loro a dire quella frase. Che fosse stata una ragazza dell’altro gruppo? No, la voce veniva vicino, non era stata una di loro.
«Avanti, sparagli! Tira fuori la pistola dalla fondina e fagli saltare le cervella!». Ancora quella voce, questa volta più chiara. «Che cosa aspetti? Quello ti minaccia con un coltello, ti hanno dato della troia e ti hanno mancato di rispetto! Cosa vuoi di più, un invito scritto?». Questo intervento più articolato mi diede la possibilità di seguire con lo sguardo la provenienza della voce, soffermandomi sulla mia spalla destra. C’era una piccola copia di me stessa, con le mani ai fianchi e lo sguardo imbronciato: indossava una tutina rossa attillata e scuoteva la testa, battendo anche i tacchi degli stivaletti che indossava sulla mia spalla. Notai anche due piccole corna fra i suoi capelli e una coda appuntita che spuntava dal suo fondoschiena.
Piaciuto l’assaggio? L’ebook integrale di “Valerie Sweets – La gente mi chiede perché bevo” di Manuel Marchetti è in vendita su tutte le librerie online a 0.99€ per 188 pagine.
Scopri di più sul sito di Nativi Digitali Edizioni
Compralo su Amazon (per i Kindle e per le app Kindle su altri dispositivi)
Compralo su Ultimabooks (per tutti i dispositivi a parte i Kindle)
Compralo sul Google Play Store (per tablet e smartphone Android)
31 Gennaio 2017
17 Gennaio 2017
22 Dicembre 2016
14 Dicembre 2016
19 Novembre 2016
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.