Serie A IMDI, ventisettesima giornata: protagonisti gli attaccanti, da Mertens a Bacca passando per Belotti e Immobile.

Tanti gol ed emozioni nel corso della ventisettesima giornata di Serie A. IMDI vi propone, come sempre, un ritratto della giornata, senza però le menate serie: quelle le lasciamo alle persone intelligenti.

Colpaccio Olimpico

Il Napoli di Sarri riesce in quella che è una vera e propria impresa: far giocare bene una partita a Reina. Ah, inoltre pone fine all’imbattibilità casalinga della Roma in campionato, ma questo è un dettaglio. Gli azzurri si riportano al secondo posto dominando per 85′ gli avversari. Protagonista assoluto dell’incontro è Dries Mertens, il quale mette a segno una doppietta decisiva. Ammirevole anche l’esultanza da cane del belga, con tanto di pisciata (virtuale) sulla bandierina. La Roma si sveglia troppo tardi ma, complice anche la tenuta mentale del Napoli, una squadra che sarebbe capace di far impazzire Freud, a momenti la pareggia. E’ solo grazie ad una superprestazione concentrata del portiere azzurro che la beffa non avviene.

Il sabato dà spazio anche alla vittoria della Sampdoria contro il Pescara. Quagliarella, risolti i problemi di stalking, sembra essere tornato il giocatore spettacolare di qualche anno fa mentre Zeman dimostra ancora una volta di amare il gioco difensivo come un animalista amerebbe Giuseppe Cruciani. In serata bene anche il Milan, che batte il Chievo grazie ad un ritrovato Bacca: pur sbagliando l’impossibile, compreso un calcio di rigore finito su Trappist-1, il colombiano mette a segno una doppietta e per la quinta stagione di fila va in doppia cifra.

L’allievo supera il maestro

Nel pomeriggio il risultato più ampio è quello di Cagliari: l’Inter vince 1-5 grazie soprattutto alle magie di Banega, Perisic e Icardi. Rastelli invece si sta proponendo sempre di più come erede di Zeman, peccato che questo riguardi soprattutto la pessima fase difensiva e le sconfitte che questa genera. Ennesima manita subita dal Cagliari, un vero e proprio Paradiso per gli attaccanti avversari.

La sorpresa della giornata è invece quella di Udine: i padroni di casa stoppano la Juventus per 1-1, dopo aver dominato la partita a tratti. Incredibilmente alla Juventus mancano due potenziali rigori a favore, ma è giusto puntare l’attenzione anche sui cambi non-sense di Allegri, che in pieno forcing finale toglie Dybala per mettere Rincon. Non immaginiamo le love reactions dei tifosi. Lo scontro per l’Europa tra Atalanta e Fiorentina finisce 0-0, con gli ospiti che ormai possono dire addio alle residue possibilità di qualificazione. Pari con lo stesso risultato anche tra Crotone e Sassuolo, mentre il Palermo si illude a Torino per poi acchiappare tre pere da Belotti. Il Gallo, peraltro, non si fa nemmeno troppi problemi ad esultare contro la squadra che lo ha lanciato nel mondo del calcio. La prendono bene i tifosi del Palermo, che hanno già provveduto a bruciargli la casa.

Ntcham dimostra di saper camminare anche con le mani, la panchina gioisce per questo – FOTO: pagina Facebook ufficiale Genoa CFC

Il Genoa ritrova invece la vittoria dopo infiniti turni. Lo fa in casa dell’Empoli, una squadra che in un altro campionato sarebbe già retrocessa abbondantemente ma che in questo si trova miracolosamente a 7 punti dal terzultimo posto. Ntcham, al secondo gol bellissimo in due partite, sta invece facendo di tutto per indurre al suicidio Juric, che mesi fa aveva detto addirittura di pensarlo a casa sua perché non si capacitava, in sostanza, di quanto fosse scarso.

Affetto bolognese

La giornata degli attaccanti di razza si conclude con la doppietta di Ciro Immobile, che porta la Lazio al quarto posto ai danni del Bologna. I rossoblu, che hanno vinto l’ultima partita quando Berlusconi aveva ancora capelli veri, sono ormai in crisi totale. Da segnalare il tentativo di rissa tra un tifoso e Donadoni a fine partita, con il tecnico che invita il ribelle a scendere sul terreno di gioco per un confronto all’ultimo sangue. Inzaghi invece può gioire: dopo una vita passata all’ombra del fratello, almeno in panchina si sta dimostrando migliore di lui.