Penultimo turno di Serie A prima delle abbuffate natalizie: impossibile ignorare una giornata tanto ricca di contenuto, dunque eccovi una nuova puntata di Serie A IMDI, la rubrica con il minor tasso di utilità nella storia dei siti internet. Oggi parliamo specialmente di giocatori dominanti, apparizioni misteriose e, come al solito, di vaccate esilaranti.
Il sabato di questa giornata ci regala addirittura tre gare. La prima al Castellani di Empoli, dove i padroni di casa battono il Cagliari per 2-0 con la doppietta di Michel…Mchedel…un attaccante straniero. “Coso” e i compagni si dilettano poi, in occasione della prima segnatura, in un agghiacciante selfie in cui il più bello risulta essere il magazziniere. Cagliari che continua a prendere mazzate da chiunque ma che si salverà a prescindere, con Rastelli che già passeggia con il cappellino da Thug Life.
Nel pomeriggio il Milan impatta su una solida Atalanta. Risultato ad occhiali, con i rossoneri che perdono la terza piazza in classifica. Notevole la partita di Paletta, che ogni tre secondi cerca di convincere Gomez che fare il nano stuntman per Jackass forse sarebbe stato meglio. Montella invece si dimostra un po’ troppo tardivo con i cambi, inserendo Bacca e Niang negli ultimi 10′ e cercando di entrare lui stesso in campo al 94′, credendo alla necessità di tempi supplementari.
In serata invece è stato il tempo di Juventus-Roma. Allo Stadium prevedibilmente prevalgono i bianconeri, grazie alla rete di Higuain. L’argentino, durante l’azione della rete, letteralmente distrugge De Rossi con uno sfondamento di panza, con Capitan Futuro che cade a terra in procinto di decedere. Campionato ormai super chiuso, anche se Allegri continuerà a dire che “manca ancora tempo e bisogna tenere alta la concentrazione”.
La domenica di Serie A si apre con la vittoria dell’Inter contro il Sassuolo. Grazie alla rete di Candreva i nerazzurri tornano a vincere in trasferta dopo l’ultima affermazione risalente al Paleolitico. Handanovic, che in due partite incredibilmente non ha preso gol, sta pensando seriamente di aver sbagliato squadra e di trovarsi in realtà nel Barcellona. Eroe della giornata Gabigol: dopo mesi di sparizioni e rapimenti alieni, entra in campo negli ultimi 3′ e riesce anche a farsi ammonire, con Consigli che per poco non lo accoppa. Funambolico è dir poco.
Lo show vero e proprio di giornata va però in scena al San Paolo. Napoli-Torino è il festival del gol e termina 5-3. Il protagonista assoluto è uno solo: Dries Mertens. Il belga, illuminato dallo spirito di Maradona senza chili di troppo e droghe, segna addirittura quattro reti, con l’ultima segnatura arrivata tramite un pallonetto delizioso. Il cadavere del Torino trova tre reti, approfittando di una difesa e di un portiere avversari che farebbero ridere anche su Marte. In particolare Reina si segnala per l’ennesima cazzata, quindi seguendo la linea di coerenza del campionato aspettiamoci almeno due miracoli nella prossima partita. A fine match Mihajlovic minaccia ancora Ljajic, con il giocatore serbo che sta rimpiangendo i tempi di Delio Rossi. Hart invece, ormai caduto in crisi d’astinenza, ha chiesto il trasferimento al Benevento dopo 7 gol presi in due partite.
Ancora bene il Chievo, che batte 2-1 la Sampdoria. Altra rete di Pellissier, mentre forse Giampaolo prima o poi si renderà conto che mettere Schick titolare può essere una buona soluzione in termini di punti. Ennesima bella figura del Pescara, che perde 0-3 contro il Bologna e si ritrova ultimo in classifica. Squadra in ritiro, mentre i tifosi la prendono benissimo tirando sassate al pullman con grande civiltà.
Vittoria anche per l’Udinese, che batte 2-0 il Crotone alla Dacia Arena. Ancora una doppietta per Thereau, che non solo è bravo ma è anche tamarro più del risvoltini a -30°. Per questo, lo ammettiamo, ha conquistato i nostri cuori.
La sorpresa di giornata arriva da Genova: i rossoblu perdono la prima partita in casa di questo campionato, contro il Palermo. Da 3-1 a 3-4, un autentico suicidio che salva i rosanero dall’ennesima sconfitta e consente a Corini di dare un senso alla sua vita da allenatore. Benissimo Simeone, autore di una doppietta. Prestazione da rivedere per Perin, che prende quattro gol e un’espulsione da una squadra costruita con il pongo nel mercato estivo.
Bene invece la Lazio, che raggiunge il Napoli al terzo posto dopo la vittoria contro la Fiorentina. Zarate segna contro la sua ex squadra e tifosi biancocelesti dimostrano di non avere rancori, augurandogli solo la morte dei suoi parenti. Ilicic invece conferma il suo grande momento di forma facendosi parare un rigore da Marchetti, uno che si strapperebbe anche salendo le scale del suo condominio.
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