Uno stereotipo non troppo lontano dalla realtà afferma che gli italiani non sono affatto bravi alla guida. Nelle grandi città come Roma, Milano o Napoli infatti sono frequenti code, ingorghi, incidenti e stress crescente. Questo accade però anche all’estero, come ad esempio per le strade Russe. La conclusione è che l’automobilista medio non sia molto bravo nel guidare. Quanto è vera questa frase? Non tanto: il punto è che spesso basta un solo comportamento irresponsabile per danneggiare l’intero flusso del traffico di una strada. Prendendo l’esempio estremo, un camionista a cui viene un colpo di sonno può creare un incidente in grado di bloccare un’autostrada. Ma in verità sono tanti i comportamenti che peggiorano ogni giorno la nostra esperienza alla guida, a piccole dosi. Andiamo a vedere quali sono, e come possono essere evitati.
Oltre ad essere un’infrazione al codice della strada, non tenere la distanza di sicurezza è un problema per tanti motivi. L’aumento dello stress dovuto al fatto che bisogna avere molta più prontezza di riflessi non è ripagato da nessun vantaggio, se non quello di incutere timore a chi sta davanti a voi. Crea traffico sotto forma di incidenti, stress che vi impedisce di comprendere altre dinamiche del traffico attorno a voi che necessiterebbero di attenzione. Come combattere questa piaga? Se siete voi quelli che non la mantenete, semplicemente smettete di schiacciare sull’acceleratore, fino a quando l’auto davanti non è separata da circa 2 secondi da voi. Se la subite, in una strada larga a due corsie, mettetevi a destra e lasciate che l’incauto si sfoghi contro qualcun altro. Se è determinato a rimanere dietro, o non è in grado di sorpassate, semplicemente rallentate pian piano. A velocità più basse un eventuale incidente farà meno danni, e forse convincerà l’altro ad una condotta migliore. Ci sono anche altri modi non propriamente convenzionali per togliere qualcuno molto pericoloso e ostinato al vostro posteriore, ma non si può scrivere qui. Non posso certo consigliarvi di azionare il tergivetro posteriore o fare finta di frenare bruscamente, quindi non ve lo dirò.
Iniziamo con lo sfatare un mito: non è vero che in una coda la fila a fianco alla vostra va sempre più veloce. Questa errata convinzione porta molte persona a zigzagare tra le corsie. Il fatto è che il traffico automobilistico può essere visto come un fluido, una quantità d’acqua che scorre in un tubo. Se il percorso è continuo e costante, tutto funziona per il meglio; se ci sono degli sconvolgimenti in qualche punto, allora la situazione diventa caotica. Vale lo stesso per le auto. Un piccolo vantaggio di una singola auto, può rallentare l’intera fila dietro di lui, specie in caso di cambio di corsia improvviso, che porta la persona dietro a frenare. Questo vuol dire che non si può mai cambiare corsia? No, si può fare solo quando nessuno dietro di noi avrà bisogno di frenare.
Si dice sempre che a Milano, non appena un semaforo diventa verde, c’è sempre qualcuno che suona il clacson per esortarti a partire. Tralasciando l’uso improprio del clacson, c’è un fondo di verità: se non si parte subito, ci sarà un periodo in cui l’incrocio non viene occupato da nessuno. Questo in situazioni di traffico intenso è un dramma, perché per funzionare bene un semaforo in un ciclo deve essere in grado di smaltire tutte le macchine in coda, altrimenti si crea un circolo vizioso. Quante volte vi è capitato di dover aspettare due rossi per poter passare? Lì c’è stato o un errore di chi programma il semaforo, o di chi era davanti a voi e ha aspettato a partire. Cosa si può fare in questi casi? PARTIRE SUBITO. Si guardano i semafori nella direzione trasversale alla vostra, appena diventano gialli si deve ingranare la marcia e aspettare a partire: si, come in Formula 1, ma senza accelerazioni brutali. E questo vale per tutti, non solo per il primo della coda.
Forse lo stereotipo italiano per eccellenza: oltre, come sempre, ad essere l’articolo 143 del CdS, è una norma che se rispettata da tutti permetterebbe un balzo in avanti nella fluidificazione del traffico. Perché? Si possono fare diversi esempi. Innanzitutto, in un’autostrada a 3 corsie, quella più a destra non è quella dei veicoli lenti, ma è la corsia principale, le altre servono per il sorpasso. Viaggiare su due corsie inibisce il vantaggio dovuto alla terza corsia, per la quale sono stati spesi tempo e denaro. Poi, chi segue la regola si ritrova in difficoltà se deve sorpassare a sinistra il classico nonnetto che va a 90km/h in corsia centrale. Grazie al cielo, il nostro CdS pensa anche ai guidatori virtuosi. infatti se si rimane nella propria corsia, si può superare tranquillamente chiunque. Infatti una cosa è il superamento (consentito), una cosa il sorpasso a destra (ossia con cambio di corsia, non consentito). Il problema è che questa interpretazione è discrezionale: se prima si supera a sinistra e si ritorna a destra, dopo quanto tempo si può considerare finita la manovra? Veniteci incontro: state a destra e fate le persone civili, ne gioverà il traffico.
C’è un’eccezione alla regola sovrascritta. Quindi, a chi prudono le mani per le parole lette prima, gioite: in presenza di svincoli in entrata in autostrada, siete autorizzati a spostarvi a sinistra. Infatti, è vero che chi è in autostrada ha la precedenza, ma lo scopo finale è non creare traffico. Se l’auto in entrata non riesce ad inserirsi, magari perché non avete rispettato sopracitata distanza di sicurezza, rischierà di doversi fermare al bordo dell’autostrada! E cosa fate voi, quando vedete un’auto ferma sul ciglio dell’autostrada? Frenate. Ed ecco che si crea la coda.
Tutti i comportamenti citati sopra creano rallentamenti e code. Se prevenire è semplice, curare il male è più difficile; ci sono dei metodi che permettono ad una coda di smaltirsi, ma serve comunque la buona volontà di tutti. Quando si vede una macchina lontano da voi che frena bruscamente, non aspettate a frenare all’ultimo: lasciate subito l’acceleratore, mantenendo la marcia ingranata, e rallentate piano piano senza frenare. C’è la possibilità che la coda riparta prima che voi arriviate a dovervi fermare. Se riesce, complimenti, siete riusciti ad eliminare il punto critico di una coda ferma.
Come si può riassumere il tutto in poche e semplici regole da tenere a mente? Facciamone un elenco:
Ci guadagneremo tutti.
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