Della vicenda riguardante la Barilla, e di cosa ne pensiamo qui all’IMDI-caverna ve ne ha già parlato il buon Spina in questo suo pacato editoriale. Quello di cui voglio rendervi edotti oggi, sempre che non lo siate già, è il livello successivo che ha raggiunto l’iniziativa #boicottabarilla, specchio del QI medio di tali “attivisti”.
Con mio gran stupore, facebook oggi mi ha insegnato che c’è gente che sta comprando la pasta Barilla per poi stracciarla, farci delle foto e caricarle su internet. Seguitemi attentamente perché lo schema mentale di queste persone è simpaticissimo:
Non scorgete qualcosa di estremamente idiota in tutto ciò?
Un concetto molto basilare è che, tranne in casi estremi e/o particolari, un venditore se ne possa abbastanza fregare di che fine faccia il suo prodotto una volta battuto lo scontrino. Per farvi un esempio pratico, è consuetudine abbastanza diffusa tra produttori di solventi e/o creme varie fare in modo che svuotare completamente le confezioni risulti difficile, per esempio dotandole un dispenser con un tubetto troppo corto, che non arriva al fondo del contenitore. Perché fanno questo? Perché il prodotto voi l’avete pagato, poco importa se lo buttate via prima che sia finito. Così facendo i sempliciotti sono spinti ad andare a fare la spesa prima del tempo, producendo altro profitto per l’azienda.
Riassumendo, alla Barilla poco importa che buttiate ciò che avete comprato appunto perché l’avete comprato, idioti. Già il primo punto del loro pensiero va a favorire la Barilla, invece di “boicottarla”. Passiamo dunque al punto due, il danno d’immagine. Quello forse se l’è fatto il signor Barilla da solo, ma noto con piacere che molti individui pensanti hanno compreso il suo punto di vista e si sono anzi schierati a sua difesa. Non vedo come un’iniziativa del genere possa provocare danno all’azienda (vedi paragrafo sopra), né convertire altre persone al boicottaggio. In poche parole, oltre al nutrire l’ego degli boicottardi e iniziare una catena di pacche sulle spalle tra loro, tutto ciò è largamente inutile se non addirittura
favorevole all’azienda.
Ora, non voglio fare la figura dell’umanitario caritatevole che si faceva ingannare dal classico “ci sono bambini che muoiono di fame”della mamma, ma questi subumani stanno volontariamente stracciando cibo buono per un motivo di merda. Dov’è la crisi? Dov’è la povertà? Dov’è la fatica nell’arrivare a fine mese? È questa davvero una buona ragione per sprecare il proprio tempo ed il proprio denaro? Sono queste le importantissime cause che smuovono il nostro pesante culo Italiano per andare a manifestare?
Mi rivolgo ad eventuali “attivisti” che stiano leggendo questo articolo: siete una vergogna per voi stessi, il vostro popolo, il cervello che tanti anni di evoluzione vi hanno donato e la vostra specie. Sarete poi probabilmente gli stessi che si indignano ad ogni pisciata di cane che trovano mentre escono per andare a richiedere qualche sussidio perché proprio non ce la fanno a tirare avanti. Beh sapete cosa? Ve lo meritate. Se siete tra coloro che stanno sprecando cibo per questa vaccata non mi fate nessuna pena. Nelle immortali parole di George Carlin, “I gave up on my species”. Non posso identificarmi nello stesso gruppo di gente come voi e come questa:
Faccio la spesa con la mia mamma e compro pasta De Cecco perché noi siamo troppo avanti #GayPower #BoicottaBarilla pic.twitter.com/gDFh0pTYaS
— stefania orlando (@stefyorlando) September 26, 2013
Non c’è niente da fare, in quanto a cause inutili smosse dall’ignoranza e dalla cattiva informazione nessun popolo si mobilita più di noi. Sarà che siamo trp avanti, già. Non mi credete? Guardate qui per un ulteriore esempio animalari style. Vi lascio per par condicio con i pro di questa iniziativa, che non si dica che io e noi di IMDI siamo gente ottusa e non aperta al confronto:
4 Novembre 2016
20 Luglio 2016
28 Novembre 2015
12 Ottobre 2013
27 Settembre 2013
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