EBBENE, CIAO!
Date le ripetute lamentele miste a piagnistei, la rubrica musicale di IMDI non chiuderà, specie ora che l’estate sta finendo (come vedete,  sono un esperto).

Basandomi sul pluripremiato re di 9gag,  m00t, ho deciso, io anonimo tappabuchi di quel budellone di Cesarini che a quanto pare ha ancora voglia di farsi sodomizzare dai vegani, di chiamarmi nel modo più consono ad un’accoppiata musicale-IMDIana.

Uscirò una volta al mese, questo per dare anche opportunità a qualcun altro di scrivere di musica su IMDI, argomento spinoso come la religione, la politica e il calcio, anche perchè, ahimè, il pubblico di Caesar Salad (prontamente rinominata m00sikology anche per renderla più anonima) era tanto, ed esigente.

Perciò, considerato il pubblico generale di IMDI, la sua varietà, la sua media percentuale di cancer e presunzione, di cui io faccio ampiamente parte, ho deciso di dedicare il mio primo articolo -anche d’accordo col Cesarello nazionale- su qualcosa che forse sublima il senso della “musica” in generale, e cioè LE PERFORMANCE LIVE.

Ehssì, perchè cosa sarebbe la musica se non si fosse in grado di riprodurla dal vivo, con le proprie mani (o altro)? Certo, c’è anche musica totalmente fruibile senza bisogno di andare ai concerti, ma secondo me perde un po’, perchè si riduce al solo ascolto (per carità, sacrosanto), togliendo la testimonianza del processo compositivo (che c’è sempre), e anche un bello spettacolo per l’uditorio!

Quel che sostanzialmente ho fatto è filtrare alcune fra le performance live più belle o sceniche di generi ed artisti meritevoli, per poi proporvelo.

Inizio subito, con qualcosa di particolare perchè ultimamente sono nel mio periodo nostalgico.

Il belloccio degli anni ’80, ora fat as fuck ma con la stessa identica voce perfetta (seriamente, MOSTRUOSO), e la sua band, nel 2009 hanno sfornato forse il miglior “dal vivo” della loro canzone più celebre, probabilmente ’80s fino alla nausea, ma, dico io, perchè no?

A questo si aggiunga che Mr.Hadley mi ha sempre fatto simpatia, ed essendo innegabilmente talentuoso, ecco cosa esce fuori.

Triste da dire, ma non sono sicuro che le tanto blasonate band attuali, a 50 anni, sarebbero capaci di tanto. Non tutte, almeno. Forse.

E parlando di cinquantenni, anche per non farvi sentire la saudade del chitarrista roscio che ha firmato tutti gli articoli precedenti di questa rubrica, ho pensato a lui quando ho ascoltato una grandissima performance della sua band preferita.

Personalmente il riff e il giro di basso mi stupiscono; la canzone è un remake di un loro classicone delle origini. E finisce in medias res perchè trattavasi di un medley. Comunque, come gli Spandau, dal vivo meglio che in studio.

Ma basta con questa roba da vecchi!

Un genere forse snobbato è il rap. Ora, rispetto chi lo ama e chi lo detesta, personalmente non mi fa impazzire, ma ha il diritto di essere considerato alla stregua degli altri -nè èlite, nè feccia.

La canzone è probabilmente qualcosa che un fanatico del rapper saprà davvero a memoria, e si tralascino i commenti su Lil Wayne. Ma il modo in cui il rapper tiene il tempo e il ritmo, scandendo le parole a quella velocità, è sempre qualcosa che mi lascia per lo meno stupito. Poi, non so voi! Ah, non si dimentichi l’irresistibile voce da vero nigga!

Abbiamo passato il funk, l’hard rock, il rap, dunque andiamo su terreni più pesanti. Si sa, spesso i live metal lasciano un po’ interdetti, perchè, sia la foga, sia la birra, siano gli aiutini in studio, spesso chi suona non è all’altezza di se stesso.

Beh,non è questo il caso.

Prima di chiudere mi butto su un altro terreno “particolare”, anch’esso a quanto pare molto apprezzato da chi scriveva.

Yanni è un compositore greco di musica new wave, e con la sua orchestra dà prova di essere uno dei leader del genere.

Stupefacente la velocità del violinista uomo (Samvel) e il tocco di Ann Marie, l’orientale violinista anche protagonista di performance decisamente più heavy con il guitar idol Steve Vai.

Non mi resta che augurarvi buona permanenza, un salutare PREPARE YOUR ANUS per me e per chi verrà, e anche un desueto buon ascolto.

Cià, m00sik