Dal momento che oggi è una giornata al contempo memorabile (E’ il Towel Day, e se non sapete che cazzo è sarà anche il caso di porre rimedio al più presto) la giornata celebrativa verso quel patrimonio dell’umanità che è la trilogia di cinque libri de La Guida Galattica per Autostoppisti) e infausta (le elezioni di oggi sono state precedute da quella che tutti a parte i grillini concordano come la peggiore campagna elettorale di sempre, ed era una dura lotta), trovandomi quindi obbligato a scegliere tra uno dei due argomenti da trattare, uno stupendo e l’altro orribile, opto per un compromesso mischiando le due cose, non sia mai che queste elezioni risultino un po’ meno merdose di quello che sembrava.
Ecco quindi i candidati della La Guida Galattica per le Elezioni Europee.
Arthur Dent
Arhur è palesemente un candidato della ggente: finisce travolto in eventi di importanza cosmica per puro caso, si lamenta in continuazione, è refrattario al cambiamento e quando per una volta cerca di combinare qualcosa finisce per imputtanare l’astronave.
Il programma: una tazza di tè come si deve per tutti gli abitanti della galassia.
Ford Prefect
Il buon Ford è un edonista da Betelgeuse che finisce sulla terra e salva il tapino Arthur, ma in realtà è più interessato a sbronzarsi in modo indecente che alle sorti della galassia. La voce sul Pianeta Terra nella Guida è opera sua: dopo 15 anni di ricerca la definisce “mostly harmless”.
Il programma: Un’American Express per tutti per tentare, fallendo, di pagare il conto del bar
Zaphod Beeblebrox
Se voti Zaphod premi l’esperienza: è infatti ex-presidente della Galassia. E con la testa sulle spalle, anzi, due teste. E’ la persona peggio vestito della galassia, ma con più swag. Peccato che finisca sempre e comunque per prendere decisioni apparentemente pessime (ma ogni tanto gli va di culo).
Il programma: rilanciare l’economia investendo in biro di seconda mano
Trillian Astra
L’unica umana a parte Arthur, a cui rifila un due di picche clamoroso in un appartamento ad Islington, la scampa alla demolizione del pianeta dopo aver bucato la festa per filarsela con Zaphod. Colta, carismatica e a modo suo più pratica degli altri candidati, anche se con i suoi momenti di delirio (è pur sempre una donna umana).
Il programma: finanziare i programmi radiofonici
Marvin
Il robot Marvin, detto anche Paranoid Android, è la dimostrazione che una grande testa non ti risolve i problemi. A causa della sua saccenza, non riesce ad instaurare conversazioni con gli altri robot, che puntualmente si suicidano dopo averlo conosciuto, ed è quindi costantemente depresso. La sua smisurata intelligenza tende a deprimere anche il resto della ciurma.
Il programma: lamentarsi di quanto è depresso.
Ecco qua. Vota con coscienza e, soprattutto, porta con te un asciugamano.
E ricorda: DON’T PANIC.
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