Sono riuscito a vedere, nonostante molti anzi moltissimi dubbi nel farlo, il reboot di Ghostbusters uscito qualche settimana fa. Parto col dire che non sono mai stato un grande fan della saga originale, ma li ho sempre apprezzati quando li vedevo da bambino, pertanto non aspettatevi commenti quali “il primo era meglio perché è la mia infanzia” anche perché ci sono ben altre ragioni per dire che il primo fosse migliore, rispetto a una semplice critica nostalgica.
Non volevo inizialmente vederlo date le innumerevoli polemiche scoppiate tra SJW (più produttori) da una parte e critici dall’altra su sessismo e altri irrilevanti argomenti. E infatti non ho voglia di scrivere nulla sulla manfrina del dopo-trailer (che peraltro non ho seguito minimamente) e parlerò solo del film in sé. Cosa difficile, dal momento che tra il criticare Ghostbusters ed entrare in quella inutile polemica di mesi fa il passo è breve. In generale posso dire che Ghostbusters NON È così brutto come sembra dai trailer. Certo non è così brutto ma neanche un capolavoro; un film del genere poteva essere certamente fatto meglio, anche perché, diciamocelo, l’idea di fondo di usare solo donne come protagoniste avrebbe potuto creare risultati interessanti. Solo che, come c’era purtroppo da aspettarsi, hanno preso l’occasione e buttato nel cesso ogni elemento di originalità. Come dire, un ennesimo caso di spreco di opportunità e ripetizione di schemi già visti che non creano altro che film anonimi e senza volontà di vera innovazione. Un po’ come Fantastic Four (2015), anche se Ghostbusters non è affatto disastroso come quest’ultimo.
Parto col lato peggiore di Ghostbusters, quello che durante il film ho digerito di meno: il montaggio. Quando l’ho visto non sapevo se il regista fosse al suo primo tentativo con film del genere, ma di sicuro potrei dire che non è per quello che ha preso la parte. Il passaggio da una scena all’altra è confusionario, vengono fatte interruzioni a mio parere innaturali senza tempistiche adeguate: alcune scene potevano essere allungate di più, altre tagliate del tutto o ridotte nella tempistica (tipo la scena in cui ballano la musica alla radiolina –lì davvero sono stato infastidito dalla inutilità complessiva). Altro punto è la sceneggiatura: troppo, troppo confusa, certe cose potevano essere spiegate meglio in Ghostbusters. Senza contare la mancanza di nesso tra le azioni dei personaggi: perché Patty si unisce a loro così su due piedi? Perché il cattivo del film (manco voglio ricordarmi il nome per quanto è inutile) fa le azioni che fa? Nella parte iniziale non è così per fortuna e nel finale si riprende, ma durante la metà del film mi sono sentito molto confuso dalla poca cura con cui la sceneggiatura è stata scritta. Oltretutto sarebbe bastato un minimo di sforzo in più per scriverla meglio, nulla di irrecuperabile.
La comicità è da B-movie: può piacere e non piacere, pertanto non ritengo corretto giudicare l’intero film per il suo humour “di bassa lega”. Posso però dire che certi aspetti comici in Ghostbusters sono troppo forzati e in alcuni casi creano nello spettatore più cringe che vera ilarità (tipo la scena con il direttore dell’università di Abby, mentirei se dicessi che non ho sorriso ma comunque era tra le peggiori). In generale però Ghostbusters fa ridere, per quanto alcune battute si ripetessero. Una cosa che ho apprezzato sono alcune scene che rompono la “meta” della battuta, ma sono poche nel film.
Le scene d’azione invece sono fatte sufficientemente bene, stesso vale per gli effetti speciali: le critiche sui fantasmi del film sono legittime ma a mio parere in una commedia sul paranormale queste ultime lasciano il tempo che trovano. Sottolineo però che non sono un cinefilo né un esperto di effetti speciali per cui prendete le mie opinioni su questo campo con le pinze e giudicate voi quando/se vedrete il film. Non voglio invece fare critica alcuna sull’interpretazione dato che ho visto Ghostbusters in italiano e non si può criticare l’interpretazione di un attore doppiato, ma per quello che ho visto posso dire che alcune sembrano troppo caricaturali (soprattutto Patty: Hollywood, sei capace di creare personaggi femminili neri che non ripetano schemi già vecchi dieci anni fa? Lo stesso discorso vale per il ruolo di Hemsworth).
Un ultimo appunto riguarda la scelta di un cast femminile (e qui torno anche sulla polemica dei trailer alla fin fine): ripeto, la scelta è legittima ma così come è stato fatto Ghostbusters non va assolutamente bene. Se non fosse per una regia più accorta e il fatto che il film dà effettivamente allo spettatore quello che si aspetta, cioè una commedia demenziale sul paranormale che alla fine strappa una risata ogni tanto, il film avrebbe davvero rischiato di diventare un altro Fantastic Four. Il box office deludente (causa polemiche che i produttori potevano risparmiarsi) impedirà di certo un sequel, ma se mai si farà spero che siano coscienti delle inadeguatezze del film. E per l’amore del cielo pensino alla produzione del film e non al contorno: puoi mettere anche queer o transessuali per quel che mi riguarda, ma il film deve puntare a divertire lo spettatore, non concentrare una campagna di marketing sul fatto che il cast sia femminile, cosa che non frega sinceramente a nessuno a parte i SJW di Tumblr e quelli di 4Chan. (Sì, ho detto SJW di 4Chan, non vedo differenze tra le due community se non per il fatto che i secondi hanno ragione su molti aspetti di Ghostbusters).
Vado dunque dritto al punto: è Ghostbusters un film che consiglierei di vedere? La risposta è sì; se volete vedere un film leggero per farvi due risate un sabato sera senza grandi pretese allora potete vederlo e gustarvelo, anche se una serata a tarallucci e vino potrebbe essere un’idea migliore. Se siete fan della pellicola originale, potreste apprezzare i cameo di attori e fantasmi che hanno contribuito al classico degli anni ’80, ma se siete dei fan davvero fedeli e non volete rovinarvi il fegato per ogni aspetto del film potete lasciare perdere. Il reboot è complessivamente inferiore al film originale, dunque tanto vale vedervi in streaming il primo se non lo avete mai visto, prima di dare un tentativo a quest’ultima uscita.
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