I misantropi vanno in vacanza? Io sì. Ma non mi permetto grandi vacanze per mancanza di soldi e incompatibilità con gli orari di lavoro. Allora non mi resta che trovare qualcosa di decente nei dintorni della mia città. E vi dirò cos’ho trovato.
Avete ancora tempo fino al 24 novembre per esplorare nuovi orizzonti culturali.
Sicuramente indispensabile per gli amanti dell’arte (in senso largo visto che si va dall’arte figurativa al cinema). Ma può essere una bella esperienza anche per coloro che un giorno, non avendo niente da fare, prendono un biglietto per Venezia anziché una bottiglia di rum da divorare tra un goccia di sudore e l’altra. Al massimo, se non vi piace, potrete sempre passare il tempo a prendere per il culo gli pseudo intellettuali che guardano con interesse uno sputo su una tela convinti di comprenderne il significato.
Inutile aggiungere che Venezia è sempre un’ottima meta culturale. Quindi a chi non interessasse la Biennale rinnovo l’invito di dare un’occhiata al Guggenheim (per gli appassionati dell’arte del Novecento) e sicuramente alla Galleria dell’Accademia per gli amanti dell’arte in generale. Là troverete capolavori assoluti dell’arte Veneta. Dalla “Tempesta” di Giorgione, al “Miracolo di San Marco” di Tintoretto, alla “Cena a casa di Levi” del Veronese.
2. Rovereto: Mart/Casa Depero.
Rovereto è una città che non amo particolarmente. Non perché non sia piacevole, ma perché è morta; troppo tranquilla per i miei gusti. Eppure ci vado sempre volentieri grazie alle ottime offerte del Mart.
Io fatico ad associare il Mart ad un museo qualunque. E questo perché ha sempre fatto del movimento suo motto. Un museo in grado di offrire perennemente almeno quattro mostre non può che funzionare. E infatti funziona (almeno per me) perché ogni volta che ci vado trovo ALMENO una mostra interessante.
Quelle che ho visitato e che vi consiglio sono le seguenti:
a. Adalberto Libera. La città ideale.
Un viaggio in grandi progetti (mai realizzati) di architettura razionalista. Vale la pena darci un’occhiata anche solo per curiosità (tanto una volta pagata l’entrata al museo avrete accesso a tutte le mostre).
b. Andata e ricordo. Souvenir de voyage.
Io non v’ho trovato particolare interesse (se non per alcune fotografie) ma ci sono molte chicche. Centinaia di souvenir mischiati a vere e proprie opere d’arte (tra cui disegni, foto e installazioni). Da visitare in ogni caso, anche se a primo acchito può non risultare interessante.
c. (rullo di tamburi) LA MAGNIFICA OSSESSIONE.
La Mostra per il decimo anniversario del Mart.
“La magnifica ossessione sono 2.784 oggetti, un chilometro di cammino, 275 artisti, 418 dipinti, 144 disegni, 100 incisioni, 70 sculture, 11 film e video, 6 installazioni, 6 arazzi, 103 manifesti, 328 fotografie, 217 documenti, 1074 mail art, 64 libri d’artista, 20 modelli d’architettura, 78 multipli… ”
È matematicamente impossibile non trovare in mezzo a 35 sale (ognuna con un messaggio diverso e curata da un esperto diverso) qualcosa che vi affascini.
Potrei parlarvene dettagliatamente ma non avrebbe senso, andate a vederla. Dura fino al 02 febbraio 2014. Se ve la perdete mandate a puttane una grande possibilità. Sul serio, se amate anche un minimo l’arte non potete perdervela.
Ps. Tra i 275 artisti c’è anche gente del calibro di Klimt, Schiele, De Chirico, Depero, Kandinskij e così via.
Ovviamente, se finite a Rovereto, non potete perdervi Casa Depero. Anche perché oltre ai capolavori del futurista vi troverete, fino al 13 ottobre, una mostra fotografica molto interessante di Paolo Ventura. Un artista dei nostri giorni capace di unire passato e presente senza essere tedioso o forzato. Vedere per credere.
3. Verona: Mitoraj a Castelvecchio.
Tolto il fatto che Verona è una città che vale sempre la pena visitare (io mi ci innamoro ogni giorno, eppure ci abito da 10 anni), con grande stupore ho scoperto (ahimè per caso visto che non brulica di pubblicità) la mostra di uno scultore enorme. Il suo nome è Igor Mitoraj.
Alcuni di voi sicuramente lo conosceranno visto che espone spesso in Italia. D’altronde non c’è suolo migliore per le sue sculture. Da una parte infatti egli usa canoni estetici e (spesso) soggetti classici. Dall’altra li mutila. Ognuno ci da il significato che vuole, ma io ci vedo solo realtà: le nostre radici culturali stuprate dalla modernità.
Gran parte della mostra è all’interno del giardino di Castelvecchio, quindi può essere visitata gratuitamente. Per vedere il resto dei lavori dovrete pagare l’entrata al museo, però non ve ne pentirete visto che i suoi lavori sono mischiati alla collezione permanente del museo. Vi troverete quindi di fronte a statue medievali o tele quattrocentesche per poi avere di fronte un statua dell’artista polacco.
Purtroppo, non potendo viaggiare troppo lontano (per ora), mi son sentito costretto a darvi una panoramica di quello che ho trovato nei dintorni della mia città. Ma, onde voi aveste altri consigli per altre città, vi prego di inserirli nei commenti. A qualcuno sicuramente gioveranno.
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