Ogni mese, verso il 27, mi reco in edicola, cerco il reparto fumetti, controllo le ultime uscite e poi compro Dylan Dog.

Ogni mese, verso il 28, il 29 al massimo, prendo il Dylan Dog in questione e lo impilo a quello del mese precedente, poi mi chiedo se è il momento di smettere di comprarlo.

Ho ancora il ricordo di quando ho smesso di leggere Topolino, le storie mi sembravano tutte uguali, ripetitive, meno brillanti di quelle che leggevo anni prima.

[MA EHY, NON SEI TROPPO GRANDE PER LEGGERE TOPOLINO?]

Qualche mese dopo iniziai a collezionare i vecchi Dylan Dog, saccheggiando mercatini e fumetterie dell’usato, ricordo le prime storie lette, le scene splatter, qualche tetta, le citazioni più svariate…

Ora che è stata annunciata una “ristrutturazione” del personaggio, l’introduzione di un nuovo ispettore, il pensionamento di Bloch, l’acquisto da parte di Dylan Dog di un cellulare (!) e di un computer (gli sceneggiatori sono indecisi se dotarlo di un pc o di un mac, tanto per rendersi conto del livello di chi segue DD!), mi sono chiesto cosa proverei se avessi iniziato la collezione solo uno o due anni fa, con “la collina dei conigli”, per esempio, forse il punto più basso di tutta la serie, una storia di una banalità inverosimile e di un buonismo disturbante.

[DELLE STORIE MIGLIORI ABBIAMO PARLATO DIFFUSAMENTE QUI]

Probabilmente sarei rimasto tutta la vita ai “corna vissute” ed ai “i casi della vita” (una volta vi voglio scrivere anche di questi capolavori del fumetto italiano… altro che Manara… il vero fumetto porno italiano… pieno di SBOOOR!!! e SRAAAP!!! li trovate nelle peggiori edicole delle peggiori stazioni italiane in confezioni da due a 3.50€, ma sto divagando)

Mandare in pensione Bloch è come chiedere a Groucho di fare una battuta che faccia ridere

Tutta questa introduzione per consigliare 5 dei vecchi numeri di Dylan Dog, cinque storie che meritano di essere lette, indipendentemente dall’essere fan o no della serie, indipendentemente dal ritenere DD un “fumetto da barbiere” (cit. Frullo, che ne parla qui), cinque storie che magari faranno capire perché come tanti coglioni continuino a comprare un fumetto che, da qualche tempo a questa parte, tra speciali, maxi, maxi invernali, giganti e color fest, è sempre più una merda.

Quelle che consiglio qui sotto non sono storie “speciali”, non sono state scritte per anniversari o numeri a colori, non raccontano il passato di Dylan Dog e non sono nemmeno le più citate (a ragione) dai fan, come “Jhonny Freak” o “Il lungo addio”, per intenderci.

[E PENSARE CHE IN CASO DI CRISI DI IDEE POTEVANO CHIEDERE A FRANCESCO BURZO, CHE ABBIAMO INTERVISTATO QUI]

Sono solo storie a fumetti, senza prequel e senza sequel, horror, fantascienza, splatter si mescolano alla vita normale, ciò che sembra sovrannaturale non lo è e viceversa… insomma sono vecchie storie di Dylan Dog… Che nostalgia.

1 Il signore del silenzio

Strani omicidi collegati ad un antico mito si susseguono a londra, il Signore del Silenzio, a cavallo di un coniglio bianco, arriva, uccide e scompare, mentre Dylan Dog indaga…

2 Delirium

Un assassino sfigurato uccide belle ragazze senza pietà, infine ne rapisce una con un passato misterioso. Uno dei più bei finali di sempre.

3 Il volo dello struzzo

La fuga di un killer con un sorriso da Joker a bordo del maggiolone di Dylan Dog, tra quesiti di logica e curiosità sui volatili.

4. Tre per zero

Una famiglia rinuncia all’acquisto di un frigorifero e questa scelta scatena una crisi economica a livello globale, intrecciandosi con rapinatori di diamanti e ovviamente Dylan Dog. Questo ha anche un sequel.

5. Il sonno della ragione

Dylan Dog trova una ragazza in fin di vita, con i muscoli atrofizzati e con metà del cervello asportata. Se dico altro vi rovino la storia.

Questi sono solo alcuni degli splendidi albi degli albori, mi vengono in mente “dopo mezzanotte”, “il ritorno del mostro”, “memorie dell’invisibile”, “necropolis” (ce ne sarebbe per altri venti/trenta articoli), poi penso a “blacky”, “il feroce Takurr” (cazzo parla di carte da gioco, forse è quest’albo il punto più basso), quella cazzo di collina dei conogli… “scusi, ha mica qualche “turiste affamate”??