“Anno nuovo, vita nuova” diceva qualcuno. C’è da dire che i fan dell’automobilismo – o delle corse in genere – sanno che i primi giorni dell’anno segnano effettivamente l’inizio della stagione degli sport motoristici. Ebbene sì, questo appuntamento è arrivato. Il 2 gennaio è cominciata la 38° edizione della Dakar, una corsa automobilistica particolare e unica nel suo genere. Dal 1978 – anno della sua fondazione – si è sempre distinta tra le altre competizioni per essere alquanto imprevedibile. Nel corso degli anni ha regalato momenti – alcuni felici, altri un po’ meno – che hanno segnato la storia di questa manifestazione, rendendola avvincente e piena di emozioni. Al via hanno preso parte piloti da tutto il mondo suddivisi in quattro categorie: cars (auto), quad, bikes (moto) e trucks (camion).
La paternità della Parigi-Dakar è attribuita a Thierry Sabine: il pilota francese inventò un percorso diverso rispetto ad un altro rally-raid, quello che era la Abdijian-Nizza. Il pilota francese, stando al sito ufficiale della competizione, si perse nel deserto della Libia durante una tappa di quella che era l’antenata della Dakar. Sebbene si fosse perso nel deserto, rimase affascinato da questa esperienza, tanto che promise di voler condividere questo sentimento con più persone possibili. Proprio da questa vicenda è nata l’idea della Parigi-Dakar, riprendendo quella del rally-raid Abdijan-Nizza, invertendo però il percorso (dall’Europa verso l’Africa). La prima edizione della Parigi-Dakar è datata 1978, con un percorso intercontinentale che ha attraversato Francia, Algeria, Niger, Mali e Senegal nel corso di dieci prove speciali.
Una sfida per chi va. Un sogno per chi rimane dietro.
-Thierry Sabine (13 giugno 1949 – 14 gennaio 1986)
Dopo la creazione del rally-raid più famoso del mondo, Thierry Sabine ha preso il controllo dell’organizzazione dell’evento, fondando la TSO (Thierry Sabine Organization). Proprio durante un’edizione della Parigi-Dakar, il pilota francese ha perso la vita in un tragico incidente nel 1986. Nei pressi di Rharous, in Mali, precipitò l’elicottero in cui era a bordo assieme ad altre tre persone. In seguito a questo evento tragico, la TSO passò in mano al padre di Thierry, Gilbert Sabine, fino al 1993.
L’edizione del 2008 del rally-raid non fu disputata. Dopo l’uccisione di quattro turisti di nazionalità francese e di tre soldati maliani – sempre stando al sito ufficiale – poco prima dell’inizio della competizione (24 dicembre del 2007) il ministro degli esteri francese consigliò di non andare in Mauritania: in quella edizione della corsa, nello stato africano si sarebbero corse ben otto prove speciali. Oltre all’appello del ministro francese, ci furono minacce dirette proprio all’evento, costringendo gli organizzatori a cancellare la manifestazione praticamente un giorno prima della partenza. La decisione venne accettata con responsabilità da parte dei partecipanti: il 1 febbraio 2008 ci fu un attentato terroristico nel cuore di Nouakchott, confermando così che le precauzioni furono giustificate.
Si arriva così all’edizione 2009, che ha segnato una svolta nella competizione: per la prima volta la Dakar si disputò in Sud America, con l’aggiunta della categoria quad. Dal 2009 fino a quest’anno la competizione non ha risentito molto di questo cambio logistico, anzi, L’imprevedibilità delle condizioni e del meteo è rimasta la stessa, ha solo cambiato location. La fama di questa competizione ha portato a far partecipare letteralmente chiunque a questa corsa, rendendola quasi un’occasione di festa.
Ad esempio in questa edizione della Dakar 2017 l’ANSA ha riportato che sarebbe tornato a gareggiare un pilota sassarese, Luca Manca. Il ragazzo sardo ritorna al rally-raid dopo aver già partecipato nel 2010. In quella manifestazione, Luca era settimo nella classifica generale delle moto quando fu protagonista di una brutta caduta: in seguito a quell’incidente subì un trauma cranico che lo costrinse al ritiro dalla competizione. Sempre durante la stessa corsa nel 2010, il pilota sassarese – in puro spirito “dakariano” – si fermò ad aiutare il suo compagno di team in bisogno di soccorso. Cosa ci riserverà questa edizione? Riuscirà Stéphane Peterhansel ad aumentare il suo palmarès? O ci saranno delle sorprese? Staremo a vedere…
26 Marzo 2017
16 Settembre 2016
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