Quando si parla di From Software, ad ogni minimo sentore di novità che bolle in pentola l’hype e l’eccitazione dei seguaci non mancano mai. Forse è per questo che nella giornata di ieri, prima sul loro canale YouTube personale e poi su quello di Namco Bandai, i From si sono sentiti abbastanza magnanimi (o crudeli, vista l’enorme impazienza che si è generata?) da soddisfare in parte l’appetito dei propri fan, servendo un antipasto a dir poco succulento che si è rivelato freddo, freddissimo, gelido, proprio come il nuovo mondo esplorabile che aspetta i giocatori di Dark Souls 3 in Ashes of Ariandel, la prima espansione scaricabile in uscita il 25 ottobre. Se prima di iniziare questa lettura cercate anche informazioni sul primo trailer uscito circa un mese fa, vi sarà d’aiuto quest’altro articolo. Ovviamente seguiranno degli spoiler.
Quando trapelò il fatto che Ashes of Ariandel sarebbe stato ambientato nella ennesima location innevata, qualcuno ebbe ben ragione di storcere il naso. Effettivamente, dopo aver già visitato Ariamis, Eleum Loyce, Cainhurst ed Irithyll (quest’ultima facente parte dello stesso Dark Souls 3), il timore di trovarsi davanti ad uno scenario che sa di minestra riscaldata era comprensibilmente grande, ma ciò che è stato mostrato nel trailer di ieri dovrebbe schiarire ogni dubbio, perlomeno nel cuore di coloro che credono nelle capacità e soprattutto nell’onestà di From Software.
Comunque sia, nonostante tutti i pregiudizi che possiate avere a riguardo, Ariandel (o qualunque sia il nome del luogo in cui ci troveremo) sembra soddisfare e superare le forse scarse aspettative iniziali, almeno alla vista. Il trailer, con molta calma e tranquillità, ci accompagna attraverso alcuni scontri e situazioni di pericolo dove la scarsa visibilità causata dalla neve renderà i giocatori facili prede di imboscate e trappole ambientali (e chissà che goduria saranno le invasioni stealth in quest’area…). Il pacing dell’esplorazione sembra essere lento e teso, e dopo quella che tutti i fan dei Souls ricorderanno come una delle esperienze più traumatiche della loro intera vita videoludica, è bello poter vedere che i From hanno deciso di riprovarci con, si spera, una realizzazione migliore rispetto alla nefasta (e nefanda!) Eleum Loyce.
Quello che riesce davvero a catturare l’attenzione dei giocatori più avidi di novità e più avvezzi alla speculazione, si sa, sono i dettagli più minuti e spesso ritenuti solo di contorno: la presenza di alberi che assomigliano a corpi femminili con i capelli che si mescolano alle fronde e con delle strane lucciole o fiammelle posate sui rami; i soldati del luogo che si nascondono tra la vegetazione con l’ausilio della nebbia e ci tendono imboscate lanciando giavellotti e agitando torce infuocate, probabilmente per farci capire che agivano in questo modo con l’intento di cacciare animali selvatici come i lupi che si sono visti nel trailer precedente; i grossi nemici dall’estetica un po’ vichinga con corna di cervo sull’elmo, un’arma che non è ma assomiglia fin troppo alla Crescent Axe (trattasi di una reliquia di grande valore della Via Bianca) e uno scudo che ricorda il Chaos Shield legato in qualche modo ad Aldia. Tutta questa cura nei particolari fa ben sperare sulla buona riuscita del lavoro.
E come se tutto questo non bastasse, ecco che From ci delizia con una carrellata di scene provenienti dalle attesissime bossfight. In ordine abbiamo un lupo gigante (questa volta senza spada!) che sembra essere aiutato da un uomo vestito in modo alquanto bizzarro, e una donna con falce che parla ad un certo “Father”, ovvero la bestia legata alla sedia al centro della stanza. Naturalmente, un occhio attento si accorge subito che si tratta di cose bene o male già viste e l’espressione “brodo di pollo” usata in precedenza, in riferimento alla sensazione di minestra riscaldata, trova anche qui il suo perché: il lupo “è” ovviamente Sif, la donna con la falce ricorda molto le movenze di Gehrman e Lady Maria e si vocifera che sia addirittura Velka ed infine la bestia, almeno esteticamente, non è molto dissimile da una Cleric Beast, salvo il fatto che questa usa un qualche tipo di recipiente come arma.
Dovendo tirare le conclusioni per questo trailer, sarebbe da ipocriti dire che su internet non sia stato apprezzato. La voglia di novità è tanta dappertutto perchè Dark Souls 3, purtroppo, è partito con un piede giusto e con l’altro già nella fossa e sarebbe un vero peccato se i due dlc non bastassero a scusare le sviste di From Software. Soprattutto considerando che, fino a prova contraria, si tratta dell’ultimo Dark Souls e tutti vogliono una conclusione per la saga che sia veramente all’altezza del suo nome. Quello che è certo è che per ora non ci rimane che aspettare altri 33 giorni per poter provare con mano Ashes of Ariandel, e magari nel frattempo diventare più bravi nel PvP con questa utile guida.
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