Questa settimana sono andata al cinema a vedere Cloud Atlas. Ci sono andata proprio a cuor leggero, spensierata, senza aver letto niente al riguardo, senza sapere di chi fosse la regia, avendo giusto intravisto il trailer mentre sorseggiavo dell’ottimo vin brulé fatto in casa. Insomma non avevo la più pallida idea che mi stavano aspettando quasi 3 ore di mirabolanti avventure, salti temporali tra un’epoca e l’altra, tra un genere cinematografico e l’altro; con Hugo Weaving (l’agente Smith ed Elrond, per intenderci) nei panni dell’inseguitore supercattivo (strano…), Tom Hanks nei panni del reietto sperduto chissà dove (mh, mi ricorda qualcosa), Halle Berry nella parte della gnoccona super cazzuta (vabbeh la smetto, tanto avete capito), e via discorrendo.
Ammetto di aver faticato a seguire la trama, se mai ce ne fosse una unica, però tutto sommato sono uscita dalla sala dicendo tra me e me “cazzo, questo film è una bomba, devo scriverci un articolo!”.
Fortunatamente mi sono resa conto che un articolo su quanto ne avevo capito e su quante citazioni avevo trovato sarebbe stato perfettamente inutile, oltre che vanaglorioso (sì, me la sarei tirata parecchio); così ho deciso di parlare in senso più ampio di tutti quei film cervellotici e incomprensibili che per qualche strano fenomeno diventano di culto proprio per la loro imperscrutabilità.
Giusto per fare qualche esempio: Matrix, Mulholland Dr., Memento, Inception, The Prestige sono solo alcuni dei film che qualsiasi sedicente “nerd” (sottoscritta compresa) vi citerà per imbellettarsi davanti ai vostri occhi, affermando di aver districato tutti i nodi cruciali del film e che quindi per lui non ci sono più segreti.
Quanti di voi si sono sentiti fighi perché hanno capito che diavolo stava succedendo in Inception?
Beh, dopotutto non è così strano. Mi spiace dirvelo, ma ci sono alcuni film che sono nati apposta per questo: far sentire lo spettatore più mediamente più intelligente, facendogli credere di avere accesso a una verità che alla maggior parte delle persone è preclusa: praticamente quello che ci succede ogni giorno su internet.
Mi spiace dirvi che se vi metteste a fare un sondaggio tra tutti quelli che hanno visto uno di questi film per capire chi effettivamente ha sbrogliato la trama e chi no, scoprirete che, in fin dei conti, più o meno tutti sono riusciti ad afferrare il senso (magari dopo una seconda visione), e tutti si sono sentiti dei geni assoluti.
Badate bene, sto parlando comunque di film autoriali (dietro la macchina da presa ci sono quindi grandi nomi, come Nolan, Burton, i fratelli Wachowski e via dicendo), con una buona dose di Hollywood e un pacco di soldi spesi in effetti speciali e sceneggiatori con i controcazzi (che spesso sono i registi stessi).
Una volta che avrete trovato il bandolo della matassa, tutte le spiegazioni che cercate arriveranno da sole, e non ci saranno più punti oscuri. Tutto ad un tratto vedrete la luce, e un sorrisetto si aprirà sul vostro brutto muso corrucciato da troppi pensieri. Collegherete i vari avvenimenti del film come unite i puntini dall’1 al 47 sulla Settimana Enigmistica, e il vostro ego verrà pompato a dismisura.
Mi spiace distruggere il vostro castello di carte, ma per quanto strano, visionario, alternativo un film ci possa sembrare, esso in realtà parla un linguaggio semplice e comprensibile da tutti (a meno che non abbiate le capacità intellettive di un’ameba strafatta di oppio), altrimenti come farebbe a sbancare il botteghino?
Per spiegare (semplicisticamente) perché questo avviene si potrebbero tirare in ballo gli studi sulla comunicazione: perché vi sia comunicazione i partecipanti devono scambiarsi le informazioni usando lo stesso codice, altrimenti il messaggio non arriverebbe al destinatario, andando perso. In parole povere, voi capite il film perché esso parla la vostra lingua, non nel senso che è stato doppiato in italiano, ma perché avete lo stesso background culturale di chi ha scritto e diretto quel film, ovvero una mentalità Occidentale.
Se guardaste lo stesso genere di film, ma prodotti in Africa, o in India, o in qualsiasi altro Paese poco o per nulla occidentalizzato, il risultato sarebbe stato completamente diverso, e allora ecco che probabilmente sarebbe stato davvero incomprensibile, perché non avete in comune la stessa matrice culturale. Provo a farvi un esempio tirando di nuovo in ballo Inception (nella speranza che l’abbiate visto, se non altro per poter dire “HA HA MA KUELO È LA MEMA DI LEONIDA DI CAPRI XD”): dunque, è più difficile capire che la scena iniziale del film è ambientata nel “limbo”, o è più difficile capire perché in un qualsiasi film Bollywoodiano i protagonisti si conoscono, si innamorando e si sposano sempre e solo ballando e cantando? Eppure in India è perfettamente normale…
Ovviamente ci sono delle eccezioni anche per i film occidentali, tutt’ora non ho capito cosa ci faccia una donna con una faccia da luna dentro un termosifone, ma la maggior parte di questi sono specchietti per le allodole.
Questo non vuol dire che questi siano film di merda, anzi, tutt’altro! Proprio perché puntano tutto sulla sceneggiatura e sulla costruzione dei personaggi essi diventano dei veri e propri gioiellini, e il successo che ottengono è, in molti casi, ampiamente meritato.
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