Premessa: non sono un summerfag e sono conscio che il seguente articolo può essere considerato come una violazione clamorosa delle regole 1 e 2 dell’internet, ma non ne faccio un problema dal momento che l’enorme notorietà di 4chan dimostra come le regole siano obsolete e ridicole.
Inutile che vi spieghi cos’è 4chan, perché se aveste avuto il minimo interesse a proposito lo sapreste di già; ritengo più utile esplicitare il suo valore, ormai più che altro simbolico: il quadrifoglio lo si può amare o odiare, ma è indubbio che sia considerato la Mecca dei cultori dei meme. Se nomini un meme a caso originatosi dal 2005 al 2009 quasi sicuramente è nato o comunque si è diffuso su /b/ (tra le oltre 30 board di 4chan, /b/ da sola raccoglie oltre la metà del contenuto, è l’unica board veramente caotica al 100% guadagnandosi meritatamente l’appellativo “random”) prima che nel resto del web. Non dico 2009 a caso, vedrete nel prossimo articolo.
La migliore definizione che abbia mai letto di /b/ la si trova su Encyclopedia Dramatica (che sta un po’ a 4chan come i vangeli stanno a Gesù, scusate per il paragone): “/b/ is the asshole of the internet”. Assolutamente appropriato. Essendo l’unica imageboard di successo in occidente, 4chan ha 4 caratteristiche che la rendono unica e ne hanno sancito il successo virale enorme a partire dal suo lancio nel tardo 2004:
1)è un’imageboard, quindi per aprire un thread bisogna per forza postare un’immagine, e spesso e volentieri vengono usate in rapporto di senso preciso col testo nelle risposte: questo formato da solo ha permesso all’immagine su internet di resistere all’attrattiva del video e rimanere come la forma di contenuto grafico più diffusa.
2)è (quasi) assolutamente anonimo(in apparenza), quindi i peggiori stronzi dell’internet si sentono protetti a postare e scrivere qualunque cosa. Da qui il razzismo estremo, il cinismo, la misantropia e in generale il tono “senza compromessi” che è diventato tanto convenzionale da diffondersi persino nel web per nulla anonimo (la nostra pagina di Facebook ne è un buon esempio), oltre alla diffusione di un certo tipo di contenuti (leggi camwhore e cose simili) che non sarebbe stato possibile in ambienti dove chi scrive è rintracciabile.
3)Non ci sono limiti di contenuto, eccetto il porno pedofilo;essendo l’unica vera regola, l’unico modo per violarle è appunto postare dell’hard candy: da qui la fama inquietante e spesso lontana dalla verità degli oldfag=pedos, e lo stesso successo del meme pedobear, ma di questo è meglio parlarne a parte.
4)E’ la board più frequentata di tutto l’internet, quindi la quantità di contenuto è enorme e la vita effettiva di un singolo thread di solito va dai 15 secondi alla mezz’ora. Questo fattore, cruciale visto che la temporaneità dei post (se non vengono archiviati su siti esterni, ma è un altro discorso) è la base stessa del suo successo, ha reso impossibile il successo di imageboard rivali, semplicemente perché senza la quantità enorme di partecipanti non puoi essere al livello di 4chan.
A causa dell’estrema volatilità dei suoi contenuti (eccetto gli screen che diventano meme, ma difficilmente sono granché rappresentativi) è difficile valutare l’evoluzione di 4chan al fine di riassumere la sua storia e soprattutto la rilevanza nel mondo dei meme; diciamo che fino circa al 2008 /b/ si è contraddistinta per la diffusione di immagini repostate ossessivamente senza alcun effetto di senso particolare se non appunto il nonsense (if i see that fucking cat one more time, cockmongler etc.), oppure veri e propri meme, basati non tanto sui caption quanto sulla reiterazione dell’elemento grafico stereotipato in date circostante (pedobear), con thread frequenti di photoshoppate che hanno generato veri e propri meme diffusi poi viralmente sul resto dell’internet. A differenza dei “giorni nostri”, dove l’uso di siti esterni ai chan dedicati alla diffusione di contenuti preesistenti e alla generazione di nuovi è massiccia, ai tempi molti meme rimanevano “chiusi” dentro 4chan, con la presenza costante di repost su /b/ la cui diffusione massiccia poteva durare una settimana o qualche mese, ma difficilmente di più (non è un caso se meme dimenticati hanno avuto a seguito di alcuni anni una nuova diffusione su scala molto più vasta indipendentemente da 4chan, come nel caso di Dat Ass).
L’influenza totale che /b/ aveva in quegli anni sulla sottocultura e la scena dei meme è dimostrata dal fatto che l’esplosione dei meme sui social media (Facebook in Italia, Reddit e Tumblr, tra gli altri, in ambito internazionale) non sarebbe stata possibile senza /b/- Non è un caso se i tre “macro-meme” (non saprei bene come definirli) che hanno avuto un’espansione fortissima in tutto il web e costituiscono l’universo concettuale con cui abbiamo a che fare oggi sono nati e si sono sviluppati su 4chan: sto parlando dei Demotivational poster, dei Rage Comics e degli Advice animals; se nel primo caso la moda sta un po’ passando (anche se ne girano ancora molti), negli altri due non passa un mese che nasce qualche nuovo meme a ravvivare il panorama, con successo o meno. Rage Guy (l’omino incazzato che fa FFFFFFFUUUUUUUUUUU) nasce infatti su /b/ come evoluzione di un meme preesistente ma “statico”, la Rage Face; il connubbio con quella che all’epoca si chiamava Coolface (e sostituisce molto presto la Trollface verde e non stilizzata, ormai dimenticata) dà vita alle famose vignette di 4 o più pannelli che ormai vediamo dappertutto. Advice Dog stesso, da cui poi sono nati insanity wolf, foul bachelor frog e cazzi vari, ebbe una diffusione virale pesantissima su 4chan verso fine 2008, al punto che la maggior parte degli oldfag autoproclamati (il vero cancro di /b/, sappiatelo) deragliavano prepotentemente lo scroto a chiunque cercasse di lanciare thread divertenti e caption originali bollandolo come “cancro” e “forced meme” (tutti i meme sono forzati in un certo senso, come vorrei dimostrare in un altra sede); l’enorme diffusione virale, che ha conosciuto non tanto il cane dai consigli sciocchi e inappropriati quanto le sue innumerevoli varianti, dimostra come gli “oldfag”, come al solito, dicessero solo cazzate.
E poi? La diffusione enorme di tutto ciò cambio il mondo dei meme, Facebook cambio il mondo dei meme, Know Your Meme cambiò il mondo dei meme, Memegenerator cambiò il mondo dei meme, eccetera. E siccome il mondo dei meme, all’epoca, era solo e soltanto 4chan, 4chan stesso inevitabilmente cambiò. In peggio, credo, del resto chi sono io per dirlo? Ma per parlare di tutto ciò e di molto di più dovete aspettare la parte conclusiva della trilogia: “I meme ai nostri giorni e l’esplosione dei social media: cambiamento gattopardesco o rivoluzione?”
Marchetta: se ti è piaciuto l’articolo, troverai molto di più in “Facebook killed the internet Star”, disponibile su Amazon e tutti gli store di ebook al prezzo di una birra piccola (in un pub di periferia)
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