Privo delle “Storie Tese”, Elio inaugura la stagione 2016/2017 del teatro Ambra Jovinelli di Roma col suo Largo al Factotum, uno spassoso viaggio all’interno della storia della musica classica con la partecipazione del pianista Roberto Prosseda e di una volta pagina che, a detta dello stesso Elio, ha assorbito gran parte del budget per lo spettacolo.
«Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me».
– Stefano Belisari (Elio)
È doveroso precisare, fin dal principio, che con Largo al Factotum non parliamo di un semplice concerto: può altresì essere definito, infatti, uno spettacolo a pieno titolo. Partendo da Mozart, passando per Rossini e Weill arrivando fino al contemporaneo Luca Lombardi, Elio gioca mantenendosi in perfetto equilibrio sulla sottile linea che intercorre tra il cantato e il recitato. Nel farlo, mischia con successo testi originali a proprie rivisitazioni fondendo insieme il tutto con tale maestria da lasciare lo spettatore – almeno quello privo di una ferrea cultura musicale – in preda al dubbio circa la paternità delle parole ascoltate, per tutta la (pur breve, ma su questo torneremo) durata dello spettacolo.
Gli ultimi decenni hanno registrato un drastico calo del numero degli estimatori del genere, relegando la musica classica a genere di nicchia. Il mercato, nel “paese del bel canto”, punta oramai tutto sulla musica leggera, così leggera da risultare a tratti inconsistente. Come fare, dunque, per riavvicinare il grande pubblico a delle sonorità che sembrano ormai destinate solo a una stretta cerchia di ascoltatori? Secondo Elio la risposta è semplice: scherzandoci sopra. Ecco perché il suo spettacolo risulta permeato da un profondo senso dell’ironia. Le figure stesse del cantante e del pianista vengono spogliate del loro alone di sacralità, rovesciate e rese comiche, al punto che tutto il merito della buona riuscita dell’esibizione viene attribuita alla volta pagina.
I testi originali vengono stravolti, ma la musica dei grandi compositori resta. Durante lo spettacolo si ride, è vero, tuttavia non mancano i momenti in cui lo spettatore può limitarsi a chiudere gli occhi e godere dell’arte del maestro Prosseda. La comicità e le prese in giro, infatti, non scalfiscono minimamente la forza delle note che giungono al nostro orecchio.
Nel processo di riavvicinamento al genere Elio si impegna a mostrare al pubblico quanto la musica classica possa essere contemporanea e versatile, e lo fa con alcuni estratti da Minima Animalia, una raccolta di odi agli “animali minori”, quelli bistrattati, quelli cui nessuno aveva mai dedicato attenzioni. Ci canta così, sentitamente, del moschino, del pidocchio, della zanzara e del criceto, sopra le musiche del compositore Luca Lombardi. I testi sono autografi. Serve dirvi altro? Insomma, tra il serio e il faceto, Largo al Factotum è un concerto da andare assolutamente a vedere. C’è molto da ridere, ma c’è anche soprattutto molto da ascoltare. L’impressione generale, quel che rimane addosso, è quella di aver assistito ai deliri di un uomo che vi invita a godere della sua stessa donna, che prende in giro ma che al contempo ama profondamente.
Giunti a questo punto, sebbene dispiaccia parlarne, risulta necessario farlo. Ed ecco allora l’unica nota dolente: lo spettacolo dura veramente pochissimo. Poco più di un’ora. In pratica, Largo al Factotum dura la metà di uno spettacolo comune, eppure si paga a prezzo pieno. Il costo dei biglietti varia infatti dai 17 ai 33 euro, a seconda che la preferenza vada alla poltronissima o alla galleria. Un po’ troppo forse, considerata la durata dell’esibizione. Se versate in condizioni economiche floride, comunque, non avete scuse, dunque non perdetevelo. Avete tempo sino al 30 ottobre!
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