Più indesiderato della rottura di un preservativo arriva molesto il nuovo appuntamento con la Serie A di IMDI, al termine di una giornata assolutamente scoppiettante ma anche tremendamente inutile nell’unico spazio che dovrebbe dare senso al calcio, ovvero quello della domenica pomeriggio. Tante, forse persino troppe, le tematiche offerte da questo turno: una nuova capolista, un nuovo capocannoniere ma soprattutto nuove irripetibili e fantasiose bestemmie.
Si comincia subito di venerdì, con l’intrigante Sampdoria-Milan. Montella lascia in panchina Bacca per inserire un Lapadula selvatico, il quale però si confonde con la vegetazione del Marassi senza dare troppo nell’occhio. Dopo due gol annullati agli avversari e un palo di Muriel, ci penserà proprio il subentrato Bacca a segnare il gol della vittoria, evidenziando così il noto culo dell’ex allenatore della Fiorentina. Lo stesso colombiano, assolutamente non risentito per l’esclusione nonostante sia l’unico giocatore decente al Milan da due anni, esulta in maniera decisamente pacata e rispettosa impedendo con un cenno ai due cecchini piazzati in tribuna di gambizzare l’Aeroplanino. Prima vittoria esterna in campionato per i rossoneri, mentre per la Sampdoria è ancora protagonista Skriniar, ormai nostro idolo personale: altra minchiata e altro gol decisivo degli avversari, due giocate decisive che sono valse 6 punti ad altre compagini e presumibilmente le tacchettate in faccia dei compagni di squadra.
Il sabato inizia invece con lo scontro tra Lazio e Pescara. I biancocelesti avrebbero l’occasione di passare in vantaggio, dopo un rigore procurato in maniera leggermente ingenua da Bastos, il quale trancia le gambe dell’avversario mentre la palla è praticamente fuori dallo stadio, evidenziando grande acume. Sul dischetto va l’esperto Memushaj, il quale però proprio in quel momento è vittima di un fulminante infarto al piede destro che gli impedisce anche solo di prendere la porta, calciando uno dei penalty più brutti degli ultimi anni. Da sottolineare anche la gentilezza di Marchetti, che esulta con grande rispetto dell’avversario sbattendosi più di Madison Ivy in un’orgia, peraltro senza merito alcuno.
Nel secondo tempo la squadra dell’Inzaghi sfigato dilaga con ben tre gol, di cui uno siglato dall’ex Ciro Immobile, il quale sceglie saggiamente di non esultare per paura di essere corcato selvaggiamente. Altri 3 punti per la Lazio mentre il Pescara continua ad impegnarsi per continuare a non vincere.
Il giorno con il tasso alcolico più alto della settimana si conclude calcisticamente con Napoli-Bologna: gli azzurri, con il fondoschiena sempre più inguardabile per via dell’ormai nota sponsorizzazione di quest’anno, battono i felsinei 3-1 e si portano in testa alla classifica di Serie A. Il vantaggio arriva con il solito Callejon, che dopo aver finalmente tagliato i capelli stile “leccata di bue” sembra averne guadagnato in fatto di freddezza sotto porta. Addirittura è proprio lo spagnolo il capocannoniere della Serie A in questo momento, una roba che farebbe impallidire persino Dracula. Nel secondo tempo il Bologna pareggia con un gol di Verdi, che tira dalla Salerno-Reggio Calabria beffando in maniera impercettibile il sempre più affidabile Reina, ormai sicuro delle sue potenzialità da portiere quanto un giovane italiano di un posto di lavoro. Ci pensa il solito Milik a togliere le castagne dal fuoco, con il polacco che sfrutta nuovamente la clausola del contratto che lo costringe per forza a segnare due gol alla volta e risolve il match. Una clausola, quella delle doppiette, che genera molta confusione tra i tifosi azzurri, convinti che il ragazzo faccia di nome Arkadiusz Milik Milik e che sia stato portato all’anagrafe da un ubriaco.
Ancora una grandissima prestazione invece da parte di Gabbiadini: la punta italiana gioca 60′ ad altissimo livello, senza toccare un pallone nemmeno per scambio, per poi guardare dalla panchina i gol decisivi di chi lo ha sostituito. L’ex Sampdoria prova immediatamente il suicidio che viene evitato solo dall’intervento tempestivo di Rafael Cabral, il quale intrattiene tutti con una papera, salvando il compagno a suon di risate. Un plauso però all’uscita dal campo del giocatore: effettivamente nemmeno noi avremmo dato il cinque ad uno conciato come Insigne.
Per il Bologna poco da dire: una squadra che propone come terzini titolari una sottiletta wannabe e Torosidis ha ancora tanto da migliorare.
I match più importanti della domenica si giocano tutti in contesti serali. Ovviamente impossibile non iniziare con la sorprendente vittoria dell’Inter di mister rigore parato da Toldo contro la Juventus, con i Campioni d’Italia battuti da una squadra che pochi giorni fa era stata umiliata da un gruppo di immigrati intervenuti a San Siro per caso. Stranamente il grande protagonista del match è Icardi, il quale risulta piuttosto sorprendentemente decisivo per le sorti dei suoi con un gol e un assist. Nella Juventus benissimo Asamoah e Chiellini, fisicamente e mentalmente in forma quanto Galeazzi per correre la maratona di New York. Bianconeri che dunque incorrono nella prima sconfitta stagionale, mentre i nerazzurri si godono l’impresa in attesa di perdere la settimana prossima contro la selezione degli scapoli.
L’altro match clou di giornata è stato certamente Fiorentina-Roma: la squadra viola vince l’incontro grazie al rinomato bomber Badelj, con il croato che eguaglia il suo record gol stagionali andando a quota 1. Notevole la prestazione di Dzeko, che si mostra preciso in zona gol quanto Di Maio in geografia e storia delle dittature. Luciano Spalletti, dopo la polemica conferenza stampa della vigilia di match, reagisce però in maniera zen alla sconfitta, tranciando con un machete l’incolpevole Gerson negli spogliatoi. L’arbitro, che assiste alla scena, concede un calcio di rigore alla Roma.
Agghiaccianti le altre partite della giornata, ricche dello starpower che solo la Terza Serie olandese è in grado di dare. Nel match delle 12:30 il Chievo espugna il Friuli grazie a Cacciatore, il quale purtroppo decide di replicare in una versione potenziata la sua tremenda esultanza, che l’ONU ha ufficialmente giudicato crimine contro l’umanità. Il terzino fa però felicissimo Maran, che aveva seguito la squadra in tribuna tra un porcone e l’altro. Un prete che ha avuto la sfortuna di sedersi vicino a lui durante l’arco del match è stato visto fuori di senno e nudo per le strade della città intento a gridare “E’ arrivato il Papa nero!”.
Benissimo il Cagliari, vittorioso contro l’Atalanta per 3-0 grazie alla rete di Sau e alla doppietta di Marco Borriello, che ha già prenotato un soggiorno estivo alle Hawaii per la prossima estate a nominativo Vieri. Tre punti anche per il Sassuolo che batte il Genoa per 2-0: protagonista assoluto l’ex di turno Pavoletti, il quale si dimostra non solo punta freddissima ma anche difensore attento, con una furbissima scivolata da kamikaze in area di rigore che genera il rigore del vantaggio neroverde.
La scontro diretto tra Crotone e Palermo per decidere la prima retrocessa in Serie B termina con un pareggio che accontenta entrambe le squadre mentre Torino-Empoli è l’unico 0-0 di giornata, con Hart ancora incredulo per essere riuscito a non prendere un gol idiota nella sua vita.
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