“Io i premi non me li aspetto mai, ne ho ricevuti moltissimi ma non ci penso, penso a quello che scrivo e fare il meglio possibile e poi quello che sarà sarà“. Scrive così, LaPresse, riprendendo un’intervista del compositore romano parlando della sua biografia “Inseguendo quel suono: la mia musica, la mia vita” ai microfoni di Rtl 102.5. Ennio Morricone, artista di fama mondiale, conosciuto semplicemente come “Maestro”, ha scritto musiche di oltre 500 film, creando dei capolavori assoluti che verranno ricordati nella storia tra le migliori musiche mai composte: tra queste ricordiamo le colonne sonore dei film diretti da Sergio Leone: “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto e il cattivo”, “C’era una volta in America”. Indimenticabili tra queste anche la colonna sonora di “Nuovo Cinema Paradiso” (premio Oscar miglior film straniero 1990), e tante altre collaborazioni con registi del calibro di Pasolini, Bertolucci e Tarantino. Proprio con il regista di “Pulp Fiction”, Morricone è riuscito conquistare la statuetta degli Academy Awards, alla sesta nomination per il premio, dopo averla vinta una prima volta nel 2007 ad honorem per la carriera. Con il premio vinto nel 2016 per la OST di “The Hateful Eight”, Ennio Morricone si è guadagnato la propria stella nella “Walk of Fame” coronando così una carriera di successi assolutamente straordinaria.
Il genio musicale di Ennio Morricone deriva da una consapevolezza dei propri mezzi e da un approccio nei confronti della composizione musicale migliorato nel corso degli anni avendo lavorato come arrangiatore di musica per la TV e per il palcoscenico, prima di arrivare al grande schermo, portandolo a capire quale melodia abbinare ad ogni genere di situazione scenica che gli viene proposta. Il suo metodo consiste nel guardare il film e nel mentre cominciare a pensare quale musica potrebbe essere più adatta, aggiungendo valore e contenuto ad ogni scena. – Prima di tutto, ascolto il regista molto attentamente. Quando è possibile, guardo il film, e poi comincio a pensare al tipo di musica che servirà rendere le immagini al meglio, arricchirne il significato – aggiunge – Allo stesso tempo deve essere coerente con la mia personalità e il mio stile – Per Morricone è importante non avere imposizioni e avere modo di inventare, creare in totale e assoluta libertà, prerogativa fondamentale per lui. In un’intervista quando un regista (rimasto anonimo) chiese a Morricone “Maestro, mi faccia un bel Čajkovskij!” egli replicò con “Io non le faccio un c***o di niente” sbattendogli il telefono in faccia. Che Ennio Morricone preferisca lavorare con dei registi con cui ha già scritto musica difatti non stupisce, infatti con Sergio Leone ebbe una lunga relazione di lavoro, piena di successi, sostenuta da una grande amicizia che va fin dai tempi delle scuole elementari, che frequentarono assieme.
Il legame di Ennio Morricone con la musica, a sua detta è assoluto, ben oltre ogni premio. Il riconoscimento vero è il pubblico. Generazioni di spettatori che si sono appassionate alle storie scritte dai registi, aiutati ad immedesimarsi in un’azione scenica trascinati da una musica evocativa che crea l’atmosfera giusta per ogni ambientazione, là dove l’immagine da sola non può arrivare. Pertanto l’unica preoccupazione di Morricone mentre dirige la sua musica è quanto possa essere apprezzata da chi la sta ascoltando – Quando sono sul palco e sto dirigendo, non penso mai quando io sia stato bravo o quanto io mi sia divertito. Tutto quello che ho in mente è che io abbia fatto il meglio mentre componevo e dirigevo la mia musica. – aggiungendo – Sono sempre molto soddisfatto quando il pubblico gradisce la mia musica, e mi innervosisco quando non c’è una reazione immediata – . Con questa mentalità, con questo impegno, passando una vita dietro al pianoforte a scrivere, a creare arte, il Maestro ha donato al cinema una profondità assoluta, associando delle melodie a dei suoni sperimentali che fanno emozionare ancora oggi gli appassionati di cinema anche a sentire solo alcune note. Immaginate di vedere le scene delle pellicole più famose, quelle stesse ambientazioni senza le melodie del Maestro… Probabilmente non avrebbero lo stesso fascino.
23 Febbraio 2017
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.