In aggiornamento continuo

COSA SAPPIAMO

Gli scontri

• Nella notte fra il 15 e il 16 luglio, i militari turchi hanno dato inizio a un colpo di stato. Qui un F16 in volo s0pra Ankara, qui carri armati diretti verso l’aeroporto di Istanbul.
• Il Parlamento sta venendo bombardato secondo l’agenzia di stampa turca. Testimoni riferiscono di un’esplosione e feriti; le esplosioni stanno aumentando col tempo (edit: di nuovo); una di queste ha causato 12 morti, e almeno 1 parlamentare. Un edifico lì vicino è stato colpito da un razzo. Qui il video della prima esplosione del Parlamento dall’interno. Altre esplosioni sono state avvertite nei pressi dell’aeroporto turco, in piazza Taksim e scontri a fuoco sono in corso al ponte di Istanbul.
  EDIT: alle 3:50 soldati golpisti hanno aperto il fuoco sulla folla nei pressi del Parlamento. In generale, la situazione a Istanbul appare sotto controllo, non altrettanto ad Ankara.
• Il golpe, secondo il capo dell’intelligence turca, è fallito, e anche secondo il ministro dell’interno. Dopo qualche successo iniziale, sono cominciati gli arresti e le forze fedeli al governo hanno ripreso la sede della tv di stato, nuovamente in onda già dalle 2:00; la conduttrice afferma di essere andata in onda perché minacciata da un’arma da fuoco. Trasmissioni interrotte dalla sede della CNN Turk a causa della presenza di soldati in studio, poi allontanati.
• Per qualche ora la Turchia è stata più o meno in mano all’esercito. I due ponti sul Bosforo sono stati bloccati, l’aeroporto di Istanbul ha bloccato tutti i voli e teoricamente vigeva la legge marziale. Il “teoricamente” è dovuto al fatto che i golpisti non avevano la forza per far rispettare la legge. Alle tre alcuni membri dell’esercito stanno tenendo dei giornalisti in ostaggio.
• I social newtork in Turchia (Facebook, Twitter) hanno problemi tecnici. Snapchat, Reddit e Periscope invece funzionano.
• Nonostante i problemi, la polizia turca ha twittato in favore del governo, invitando la popolazione a scendere in piazza per difendere la democrazia. Anche le moschee hanno chiamato i fedeli in piazza, pur non essendo l’ora della preghiera.
• La popolazione ha mostrato il suo supporto a Erdogan, scendendo in piazza anche di fronte all’esercito e mettendosi di fronte ai carri armati per bloccarli, o aggredendo fisicamente i soldati.
• Nonostante il golpe sia stato orchestrato dall’esercito, il capo delle forze armate, secondo l’agenzia governativa, è tenuto prigioniero (EDIT: è stato liberato), e il capo della marina non aderisce al golpe, rimanendo neutrale. L’esercito si è diviso fra un atteggiamento neutrale ed uno favorevole alla rivolta, comunque senza che nessuno abbia preso apertamente posizione a favore del presidente. Per ora non ci sono notizie di scontri fra militari, anche se Reuters afferma che il capo delle forze speciali è contrario al golpe
  EDIT: un elicottero dei golpisti è stato abbattuto da un F16 dell’aviazione, e la polizia ha cominciato ad arrestare soldati dell’esercito. Senza il supporto del resto dell’esercito, la situazione per i golpisti potrebbe rapidamente volgere al peggio.
  NUOVO EDIT: Agenzie turche affermano che i jet dell’aviazione stanno sorvolando Ankara per abbattere gli elicotteri golpisti. Ankara ora è no-fly zone; alle 4:04, gli ordini sono di abbattere i velivoli dei golpisti.
• Elicotteri hanno aperto il fuoco contro la national intelligence agency turca, presso Ankara, e contro i manifestanti.
• 17 poliziotti sono morti nell’attacco a una caserma secondo la CNN Turk.
• Alle 2:56 ora italiana, il presidente Erdogan è tornato a Istanbul, accolto dalla folla.
• Alle 3:15 ora italiana, il presidente Erdogan ha rilasciato un discorso per la stampa condannando il golpe; “questa ribellione è un atto di tradimento, e i responsabili pagheranno caro”; gli arresti, afferma, sono in corso.
• Alle ore 3:22,  i morti sembrano essere almeno 20 e i feriti almeno 150. Le cifre non sono definitive.

Le reazioni

• Erdogan sostiene il golpe sia stato orchestrato dai seguaci del religioso Fetulah Gulen, in precedenza suo alleato. Dal ganto suo, Gulen ha condannato ogni ingerenza dell’esercito nella politica.
• Obama ha espresso supporto per il governo democraticamente eletto, senza citare espressamente Erdogan. L’alto rappresentante per la politica estera e sicurezza dell’UE Federica Mogherini ha chiesto a entrambe le parti di rispettare le istituzioni democratiche. La NATO supporta il governo legittimo. Più prudente il segretario di stato americano John Kerry, che auspica pace e stabilità proseguano in Turchia; ha più tardi espresso sostegno al governo. Il capo delle Nazioni Unite Ban Ki Moon fa appello alla calma.
• Tutti i politici turchi, della maggioranza o meno, hanno condannato il golpe.
• Messico, America e Regno Unito hanno consigliato ai propri cittadini che si trovavano in zona di restare chiusi in casa e di non recarsi al consolato, all’ambasciata e genericamente uscire.
• La Commissione Europea ha rilasciato un comunicato stampa in cui afferma il proprio supporto al governo di Erdogan.
• La lira turca cala.

COSA SAPPIAMO ESSERE FALSO

• Contrariamente ad alcune voci che sono girate per un po’ di tempo, Erdogan NON è stato arrestato.
• Contrariamente a quanto Erdogan aveva sostenuto avrebbe fatto, NON si è diretto ad Ankara.

CONCLUSIONI

Il paese ora sarebbe governato da un “consiglio della pace”, ma è abbastanza chiaro che il golpe non ha più grosse speranze di riuscita; la reazione della popolazione ha fatto perdere terreno ai golpisti e, senza l’effetto sorpresa, non possono riprendere il controllo della Turchia senza passare per la guerra civile. Erdogan è tornato, e, grazie al sostegno popolare che gli è stato mostrato, sembra destinato a rimanere dove sta. Le motivazioni per cui i golpisti ritenevano di dover intervenire sono il crescente autoritarismo del premier turco, oltre la sua incapacità di tenere sotto controllo il fenomeno del terrorismo; tutti i trattati internazionali stipulati sarebbero rimasti validi secondo i golpisti.  Le forze armate turche si ritengono garanti dello stato unitario e laico creato da Mustafa, e sono già intervenute nella vita politica della nazione per 4 volte, e due sono stati autentici colpi di stato a cui sono seguite esecuzioni sommarie e cambi decisi della politica della nazione. Non c’è da sorprendersi, dunque, che Erdogan abbia cercato di cambiare aria; era in volo verso Londra, dopo aver chiesto aiuto (senza riceverlo) alla Germania. Voci non confermate riferiscono anche che sia andato in volo verso l’Iran, per poi dirigersi verso il Qatar. Secondo Flightradar24.com, è atterrato a Istanbul alle 2:17 ora italiana, dopo aver decollato da Dalaman Havalimani e vagato a lungo nello spazio aereo turco.

TL;DR
C’è stato un tentativo di colpo di stato da parte dell’esercito in Turchia. Dopo gli iniziali successi, il popolo è accorso a difendere Erdogan, e, assieme alle forze dell’ordine, ha fatto fallire il golpe, nonostante la resistenza dell’esercito che ha sparato sui civili e bombardato il Parlamento.

Si ringrazia Marco Cherubini per il prezioso aiuto.