E’ successo di nuovo. Un appuntamento galante, aspettative altissime, pensi che sia finalmente arrivata la volta buona. Una ragazza carina, simpatica, sorride alle tue battute, non sembra affetta da malattie mentali. La accompagni a casa dopo una cena romantica pagata da te, non aspetti altro che il suo invito a salire, ma qualcosa va storto. Sarà per il vestitino di seta che lei si è messa per far la figa nonostante la temperatura siberiana, sarà per il tuo discorso un po’ troppo entusiasta nel descrivere la tua passione per i piccoli insetti, l’atmosfera è gelida e ci si congeda con un banale saluto e uno sconvolgente bacio sulla guancia.
E quindi puntualmente sei a casa, aggiorni il tuo stato fb con foto di vita che non hai, con pensieri non tuoi, per prendere apprezzamenti di persone di cui non te ne frega niente comunque e poi… Avanti, già lo sai.
Vai su Youjizz perché il tuo cervello ha all’incirca questo stato d’animo:
“Porca puttana stasera sono così incazzato che… AAAAARRGHH!!! Ancora una volta non ho fatto un cazzo, Cristo. Ora devo prendere un video come si deve, e me lo devo menare così forte da sentire il bicipite che si gonfia come un tumore al seno.”
Che riassunto a parole è: “Quasi quasi stasera mi tiro una sega”.
Anche se il livello di frustrazione interiore è quello detto prima.
Il problema è che la routine notturna è diventata così tristemente squallida che, tra un click e l’altro, alla fin fine hai visto praticamente tutto. Guardi un filmato il cui titolo è: “One wet white PUSSY gets TOTALLY DESTROYED by TWO BIG BLACK IRON COCKS.” E pensi: “…Ancora?” “Streetwalker gets TIED and PULVERIZED by 5 RAPERS” “Ah, di nuovo?”. Anche titoli più pittoreschi come: “TRIPLE ANAL FISTING HAS RUINED MY MIND AND FOREVER CORRUPTED MY SOUL” suscitano ormai totale indifferenza.
Per cui l’unico metodo che abbiamo per stimolare l’immaginazione è affidarci al ricordo di qualcosa che ci è piaciuto quando eravamo ancora abbastanza inesperti di Youporn e compagnia da apprezzare il primo video che trovavamo.
“Ah, aspetta… Tre anni fa ho visto quel video di quella tipa bionda in bagno con il tizio…”
e ti metti a cercare digitando tutti i possibili nomi immaginabili.
Così ancora e ancora tutte le notti. Ma tra il nostro vagare sconclusionato troviamo qualcosa che ci distrae spesso e volentieri. E non sto parlando dell’sms della tua (eventuale) ragazza, che sta ormai ronfando felice da due ore con la pancia piena (e il tuo portafoglio vuoto).
Sto parlando delle pubblicità, quelle finestre orribili che, nella nostra ricerca insensata, appaiono a lato e ci fanno dimenticare il senso di quella serata già di per se frustrante.
A partire da immagini normali, tipo quelle da noi Cheesusfaggots abilmente censurate, si raggiungono picchi di squallore che fanno passare una qualunque ombra di erezione. Ecco le 5 categorie più gettonate nei banner onnipresenti sui siti porno:
1. L’allungamento del pene
Quante volte vediamo pubblicità del tipo “Un trucco stupido per un pene ENORME! Il segreto che ha fatto incazzare l’industria del porno! I PORNOATTORI SONO FURIOSI!!”
Già mi immagino Ron Jeremy che entra su Pornhub, guarda il “video shock”, e si mette a picchiare il cane dalla rabbia gridando: “AAAAAARRRGGH!! NOOOO, MALEDIZIONEEEEEEE!!”.
Secondo una logica che ancora mi sfugge, le “aziende” (?) che offrono questo tipo di servizi, propongono foto assurde a fianco di qualunque tipo di video che mostri una tetta. Secondo lo stesso ragionamento chi vuol vedere un normale POV ha bisogno anche di un’aggiustata lì sotto. Come non invogliare un pover’uomo che ha voglia di sfogarsi un po’ ad un’operazione chirurgica o a fantomatici metodi fasulli con una bella immagine di un’enorme verga venosa e pulsante lunga quanto il mio braccio destro e grossa come un collo di papera? Ovviamente non photoshoppata, eh.
L’effetto è decisamente opposto: o ci si demoralizza o ci si mette a ridere. In entrambi i casi si deve cambiare video o ricaricare la pagina causa morte erezione.
Stiamo parlando ovviamente di pubblicità fasulle che simulano il funzionamento di una chat. L’aspetto divertente è che i dialoghi sono impostati in inglese e tradotti con programmi che neanche il Google Translate. Il patetico presunto tentativo di approccio dovrebbe essere all’incirca di questo stampo:
“Hey hello bello.”
“Sono tutta wet, ti andare divertirci insieme?”
“Sto aspettando.”
“Non ti piaccio?” “Dai miele, vieni fare sex tutta la notte lungo.” “Allora?” Eh. Allora un cazzo. Altre risate, cerco un altro video.
3.Le pillole
Viagra, Viagra Pro, Viagra Ultra, Viagra Shining version, Female Viagra e chi più ne ha più ne metta. Il problema non sono solo l’incredibile quantità e qualità di pillole che pubblicizzano, ma come. Stai vedendo il tuo bel Olied fuck bla bla bla e vedi comparire a fianco questa roba. All’inizio non ci fai caso, poi la tua mente matematica la osserva meglio e capisce che c’è qualcosa che non va (son pur sempre un laureando in Ingegneria, deformazione professionale). Sta di fatto che questi deficienti sbagliano i conti. Il sangue ormai è al cervello, hai trovato l’errore, vorresti perfino inviare una mail che glielo faccia notare e nel frattempo il porno va avanti.
4. Le Gif
Ne ho trovate di tutti i tipi. Da Belle di La bella e la bestia che si denunda compiacente a vampiri che impalano licantropi che stuprano alieni che jizzano su ragazzine con un corpo decisamente troppo piccolo per accogliere tutta quella roba che sta entrando. Insomma, un ribrezzo allucinante.
5. LE NONNE
Ebbene si, concludiamo con il peggio. Le pubblicità peggiori mai create, sia per target, sia per le modelle utilizzate, sia per gli slogan presenti. Descriverle? Cazzovelodico a fare, date un’occhiata. E certo cazzo, iscrizione gratuita per sfogliare il catalogo delle nonne! Meno male! ISCRIVIMI SUBITO ALLORA!! ADESSO. CERCHIAMO SUBITO NONNE NELLA MIA ZONA, PRIMA CHE QUALCUN ALTRO SE LE SCOPI. Ho 23 anni e sto guardando un normale titfuck teen, ma sicuramente voglio una bell’anzianotta rugosa e compiacente. Dai piccola, infilami la pensione nell’elastico dei boxer, non vedo l’ora. Se fai la brava ti sostituisco la bombola del respiratore.
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