Dopo aver cazzeggiato qua e là con articoli di vario genere, più o meno interessanti per voi da leggere ma sicuramente divertenti per me da scrivere, ora mi prendo uno spazio (assolutamente episodico) per una marchetta.
Lo faccio anche perché credo che quello che stiamo (io e la mia socia) per fare, in questo contesto storico di crisi economica, abbia una certa nobiltà (o follia, se preferite chiamarla così). In sintesi: invece di andare a fare aperitivi lamentandoci del precariato o di condividere immagini con dati fasulli su facebook, vogliamo lanciare un’attività. Bada bene: non una startup, perché lo spirito non è quello di voler fare i milioni con una copia di linkedin o un’app per monitorare la frequenza con cui si usa il filo interdentale. Lo spirito, per quanto possa sembrare stucchevole dirlo, è la speranza di riuscire a campare facendo una cosa che ci piace davvero fare. E quello che al momento ci piace fare è occuparci di Nativi Digitali Edizioni.
Ma di che caspio si parla, quindi? Si parla di editoria digitale…sì, lo so che ne sapete quanto prima. Disambiguo: quello che vogliamo fare è cercare autori esordienti per pubblicare (dopo un’adeguata fase di revisione e editing, ovviamente) i testi in formato elettronico, sul nostro sito che abbiamo appena lanciato (dategli un’occhiata, che non fa così, schifo, credo) e su tutti i più importanti distributori di ebook (Amazon, Google, Ibs, iBookstore e vattelapesca). Nativi Digitali Edizioni, non potendo contare sul classico network di leccate di culo reciproche collaborazioni, per la promozione dei testi punta in primo luogo su un’attività mirata al coinvolgimento sui social network (a tal proposito, siete moralmente obbligati a seguirci su Facebook e Twitter, ma proprio come minimo). Coinvolgimento che non vuole dire spam a tappeto, ma contenuti di interesse per la, scusate per il termine, community che vogliamo coinvolgere. Sulla pagina fb mettiamo i gnu memas sui libri, insomma, ma anche news sul mondo dell’editoria digitale, della letteratura e di tutto quello che ci gira intorno.
A questo punto mi prendo l’onere di rispondere a due prevedibili domande “dal pubblico”: Perché l’editoria digitale e gli ebooks? Beh, prima di diventare un fissato di videogiochi prima e di “cultura di internet” poi, sono sempre stato un fervido lettore, di qualunque genere; lo sono del resto tuttora. Stesso discorso per la mia socia. La tecnologia ci potrà distrarre e intrattenere in tanti modi fighi, ma niente riesce davvero a farci evadere dalla realtà e, spesso, a farci riflettere sugli altri e sui noi stessi come un buon libro. Anzi, a dimostrare che l’opposizione “cultura vs tecnologia” sia roba da ritardati lo conferma il continuo aumento di popolarità dei famigerati ebooks, di fatto null’altro che libri in formato elettronico. Non vi sto a farvi la tirata su come gli ebook sono il futuro della lettura e quant’altro, semplicemente perché credo che la loro forma attuale sia transitoria, verso un domani dove libri su carta e testi multimediali complessi da leggere su schermo coesisteranno pacificamente.
Nell’oggi, però, gli ebook hanno già dimostrato tutti i loro vantaggi per un lettore forte (più economici, più immediati da reperire, più facili da trasportare e gestire, ovviamente più interattivi, social e quant’altro) per costituire una validissima alternativa al libro, e di fatto i dati di mercati del libro non terzomondistici come quello americano e inglese dimostrano che l’adozione del formato elettronico ormai è matura, e persino nella provinciale e obsoleta Italia si iniziano a sentire i primi casi di autori che conquistano la popolarità autopubblicandosi in formato elettronico. Perché Nativi Digitali Edizioni? Lo spiego in questo mirabolante pseudo-editoriale, ma per buttarla giù in due righe il progetto nasce con la consapevolezza che quelli della mia generazione, cresciuti con internet e le nuove tecnologie, hanno molte più risorse di quello che si crede, solo che spesso non hanno abbastanza consapevolezza o determinazione per fare la differenza. A questa generazione di Nativi Digitali, di spirito e non di anagrafe, ci rivolgiamo, autori o lettori che siano, con un approccio veramente paritetico (poi vi dico da che libro di marketing ho preso queste espressioni).
E quindi? Quindi, vi rinnovo l’invito a seguire le evoluzioni di questa piccola realtà che prova a combinare qualcosa di originale sui vari canali web, iniziando dal mirabolante sito che ho in qualche modo tirato su e dalla pagina facebook. Se poi in futuro sarete tanto gloriosi e benemeriti da comprare un ebook (i prezzi saranno davvero bassi, tranquilli) edito da me, beh, avrò modo di ringraziarvi. Se invece siete tra i milioni di italiani che abbozzano velleità da scrittore, e il mio progetto non vi fa veramente schifo, vi rimando a quest’altra pagina per tutte le informazioni su come inviarci i materiali etc. etc.
23 Ottobre 2017
29 Maggio 2017
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14 Dicembre 2016
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