Il 2016 è passato, con i suoi figli legittimi, quelli illegittimi, quelli che avremmo volentieri buttato da una rupe e quelli che tutt’oggi dormono beati nella culla dorata della nostra libreria. Siccome la mamma dei videogiochi è sempre gravida, e il 2017 non fa differenza, diamo uno sguardo, con il cuore al passato e la mente al futuro, alle ecografie più promettenti, alle promesse più mirabolanti e agli enigmi più torbidi: i giochi più attesi del 2017.
Annunciato nel Gennaio 2013 e sognato già nel lontano 2007, è il seguito spirituale del leggendario Planescape: Torment, pietra miliare degli RPG insieme a Baldur’s Gate. Appare sul sito di Kickstarter nel Marzo 2013 e la sua vita fino ad ora non è stata per nulla facile, e con la data di rilascio rimandata per ben quattro volte sembra far fatica a lasciare il grembo di mamma inXile. Ma bando alle preoccupazioni: la campagna Kickstarter ha ricevuto così tanto consenso che 6 ore dopo la pubblicazione sul sito di crowdfunding la soglia minima di fondi necessari era stata raggiunta; da lì è stata una galoppata in discesa e senza freni, raggiungendo mese dopo mese, anno dopo anno, quote intermedie poste come traguardo per l’aggiunta di features aggiuntive, che hanno di fatto dilatato il tempo di sviluppo. Avendone potuto assaggiare un pezzo con la Beta Release uscita la scorsa estate, forse l’attesa per la fine del primo quadrimestre dell’anno corrente sarà più dolce. Neanche a dirlo, Tides of Numenera fa del proprio punto di forza la trama, aggiungendo al classico impianto gdrristico qualche tocco personale e fresco come l’introduzione dei Tides, che di fatto approfondiscono il concetto di allineamento, in funzione del proprio personaggio e del modo in cui interagisce con gli NPC.
Un po’ a sorpresa si affaccia al mercato lo sviluppatore dei vari Killzone, Guerrilla Games. Fermi da due anni, all’E3 2015 aprono il sipario sul loro Horizon Zero Dawn. Dando adito ai vari trailer, HoZD si presenta come un titolo sbalorditivo e dal design quantomeno intrigante. Horizon Zero Dawn si colloca nei classici giochi di ruolo open world ambientati in un futuro post-apocalittico, ma rimescolandone le carte e fondendo gli opposti dà vita ad alcuni binomi unici: gli esseri umani, raccolti in tribù primitive, uniscono armi da neolitico a tecnologia da fantascienza; la Terra è ora un posto selvaggio: gli animali e la natura sono tornati padroni di ciò che una volta apparteneva all’uomo, e con loro, robot zoomorfi perfettamente inseriti nell’ecosistema terrestre. Compito della protagonista, Aloy, sarà farsi strada in questo mondo selvaggio, esplorando le antiche rovine delle città, scoprendo, nell’oscuro e misterioso passato che ha generato questa apocalisse, come le macchine abbiano vinto, chi le ha create e perché. Insomma, un impianto che sa di FarCry: Primal ma con una ventata fresca a gonfiargli le vele. L’uscita è prevista per l’1 Marzo, e sarà solo per PS4.
Se non avete paura di piangere come dei bambini avrete apprezzato To the Moon e amerete Finding Paradise. La storia di due dottori che, attraverso un’operazione particolare, possono far rivivere ad una persona la sua intera vita. Questo avviene interamente nella testa del paziente; è inoltre un procedimento così invasivo e particolare che può essere fatto solo sul letto di morte e sarà l’ultimo ricordo prima di spirare. La grafica è semplice (è sviluppato usando il motore RPG Maker) ma le musiche e le tematiche sono così ben costruite e intessute da renderlo un capolavoro dello storytelling. Finding Paradise si costruisce fortemente sull’eredità del primo capitolo, l’unica vera novità sarà la trama, non sembrano infatti esserci innovazioni lato gameplay. Il tempo di un ricordo e vedremo se questo figliolo sarà all’altezza del padre, svagatevi e accumulate un po’ di lacrime in vista dell’estate, stagione di rilascio.
Londra, 1918. L’influenza Spagnola imperversa tra le strade come una tempesta, una bufera di sangue con tuoni di morte. Su questa tela caratteristica Dontnod Entertainment dipinge la storia di Vampyr. Ancora abbastanza criptici sul gioco, viene presentato come un action rpg dove impersoneremo Reid, un medico reso vampiro da un personaggio sconosciuto, mentre faceva ricerche sull’influenza. Trovare chi lo ha maledetto sarà la sua missione. Dovremo strisciare nei vicoli della capitale inglese, scegliere se essere preda o cacciatore, decidere chi deve vivere e chi deve morire, trovandoci, spesso, faccia a faccia con i lati più oscuri dell’uomo e della bestia, arrivando al potere ultimo: salvare la città e noi stessi o abbracciare la nostra nuova natura.
In concomitanza con il lancio della sua nuova console, Nintendo ha annunciato un nuovo capitolo dell’immortale saga di Link. Questa volta sembra fare un passo in più verso la nuova generazione degli action rpg, introducendo nel gioco meccaniche più tipiche: un mondo aperto molto grande e totalmente esplorabile e un sistema dal vago sapore di crafting in funzione di meccaniche, ancora vagamente, survival (accendere fuochi, raccogliere cibo, ecc…). Unendo il tutto alla componente prettamente action tipica della saga. Tutto quello che si sa della storia per ora è che Link si risveglia molto tempo dopo un nuovo attacco ad Hyrule da parte di Ganon, villain della saga, che, nonostante sia stato magicamente intrappolato nel castello ora in rovina, accresce il suo potere. I punti forti di questo nuovo capitolo sembrano essere la possibilità di manipolazione del mondo circostante tramite un artefatto magico, con il quale potremo sconfiggere i vari nemici, ma anche il senso di esplorazione di un mondo in rovina, assolutamente inabissato nel suo lato più selvaggio. La nuova battaglia per Hyrule inizierà il 3 Marzo.
La saga di Bioware ha lasciato non pochi fan con un sentore amaro in bocca. Molto si è disquisito sul finale della trilogia, così tanto che gli sviluppatori hanno rilasciato, mesi dopo, una patch/DLC che cambiava gli ultimi battiti cardiaci dell’opera terza, approfondendo gli eventi accaduti subito dopo la distruzione dei Reapers. Un salvataggio in extremis di una saga che sapeva di capolavoro, una giusta conclusione a centinaia di ore di gioco suddivise nei tre capitoli. Con la mente solo in parte rivolta a questo scivolone, guardiamo ora alla nuova fatica: Andromeda.
Tre specie stanno lasciando la via lattea alla volta della galassia Andromeda. Sarà un viaggio di 600 anni atto a trovare un nuova dimora, una colonia oltre qualsiasi confine dello spazio conosciuto. Ogni specie avrà il suo Pathfinder, un esploratore, un soldato, uno scienziato, che dovrà non solo trovare un pianeta adatto allo scopo, ma anche instaurare i primi contatti con, presumibilmente, alieni mai visti nel corso dello svolgersi degli eventi della prima trilogia. Un risveglio che ha fatto storcere il naso anche ai più appassionati di Mass Effect, dato che non solo le implicazioni di trama si lasciano alle spalle tutto quello che abbiamo imparato ad amare di questo universo, ma anche le meccaniche che ne facevano un action rpg, innestandoci pianeti aperti ed esplorabili e la possibilità di colonizzarli. Staremo a vedere se il nuovo è sempre meglio, dopotutto ci resta solo da aspettare fino al 23 Marzo.
28 Marzo 2017
21 Marzo 2017
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13 Gennaio 2017
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