Ieri si sono svolti i sorteggi dei gironi di Champions League e tra le varie squadre presenti nelle urne di Nyon c’è quella che ha compiuto il miracolo calcistico dell’anno. Non stiamo parlando del Leicester di Claudio Ranieri ma del Rostov, squadra russa che a sorpresa farà parte delle regine d’Europa.
Facciamo un salto indietro al 6 dicembre del 2014. Il Rostov allora guidato da Igor Gamula perde per 1-0 contro l’Arsenal Tula e viene abbandonato in fondo alla classifica con soltanto 11 punti e con ben 37 reti subite in 17 partite, una media che pare quella di una squadra di calcetto con poca qualità. Quel 6 dicembre il presidente Viktor Goncharov, che non è un magnate del petrolio o del gas ma un semplice ex giocatore, insieme al comune della città (che è proprietario della squadra) decide di esonerare Gamula e di prendere al suo posto il turkmeno Kurban Berdyev, in patria visto come una sorta di Diego Simeone. Il novello Cholo decide di rivoluzionare il modulo passando al 5-4-1, la squadra non dispone di grandi finanze e Berdyev deve arrangiarsi con i pochi soldi che possiede a disposizione. Il lavoro del tecnico dà i suoi frutti e il Rostov riesce a salvarsi raggiungendo i playout e condannando il Tosno ma ancora è presto per parlare di miracolo.
Per la stagione successiva Berdyev non ha molti soldi a disposizione ma grazie a qualche telefonata e a qualche cessione il tecnico porta a Rostov due giocatori che fecero le sue fortune ai tempi del Rubin Kazan: il difensore centrale Cesar Navas e il regista ecuadoriano Noboa. Entrambi sembravano destinati a non durare visto anche la loro età, 36 anni Navas e 31 Noboa. Inoltre Berdyev nella sessione estiva riesce a prendere in prestito l’Iraniano classe 95′ Sardar Azmoun, sempre dal Rubin Kazan.
La stagione parte con un pareggio ottenuto in casa contro il Terek Grozny, poi la vittoria contro l’Ufa e un pareggio contro il Krasnodar. La quarta giornata segna la svolta per la stagione del Rostov, la squadra dell’Oblast sconfigge per tre reti a zero il già abbondantemente citato Rubin Kazan e ottiene un quinto posto che durerà otto giornate, fino a quando una sconfitta contro lo Spartak Mosca farà cadere la squadra di mister Berdyev in settima posizione. I giocatori non si perdono d’animo e portano a casa due vittorie di fila. L’undicesima giornata il Rostov si presenta in casa dello Zenit forte di due vittorie consecutive ma la formazione di San Pietroburgo vince con un netto 3-0 e spedisce a casa i giocatori avversari e i 4000 tifosi accorsi a seguirli. I giornalisti in Russia iniziano a parlare di “fine della favola Rostov”: errore fatale. Il Rostov fa quello che ha dimostrato di saper far meglio: rialzarsi. I giocatori di mister Berdyev portano a casa cinque vittorie consecutive e alla sedicesima giornata il Rostov si trova in seconda posizione, una terra sconosciuta per il club e i suoi tifosi. nella diciassettesima giornata arriva la sconfitta contro il Krasnodar che fa scivolare ala formazione dell’Oblast in terza posizione. Ancora una volta il Rostov si rialza e riprese il secondo posto che durerà fino alla ventunesima giornata quando un 2-0 contro lo Spartak porta la squadra di mister Berdyev in prima posizione che viene persa la giornata successiva contro l’anzhi ma per l’ennesima il Rostov lo rifà, si rialza e si riprende il primo posto che durerà altre due giornate, quando la superiorità del CSKA Mosca si fa evidente e le fatiche iniziano a farsi sentire. A nulla servono le quattro vittorie di fila ottenute prima che finisse la stagione. Il Rostov non vince il campionato e porta a casa un secondo posto che lascia i tifosi della formazione dell’Oblast felici per l’impresa ma con un pizzico di amaro in bocca. Ora però arriva la sfida più duro: il secondo turno preliminare di Champions League.
I (pochi) soldi su cui il Rostov poteva contare grazie alle “magie” di mister Berdyev sono triplicati e la squadra può contare su una buona base economica. Durante la preparazione per il primo turno di qualificazione Berdyev lascia la squadra e al suo posto
in panchina arriva il suo vice, Dimitri Kirichenko. L’ex calciatore ha collezionato ben 15o presenze per il Rostov e si guadagna subito la benedizione dei tifosi, decidendo di cambiare il modulo di Berdyev e di passare ad un 3-5-2 offensivo (già collaudato durante le ultime partite della stagione) e di non fare dunque mercato fino alla fine dei preliminari. Il primo avversario per il Rostov è subito tosto, si tratta dell’Anderlecht, una formazione in cui giocano piccoli fenomeni come Tielemans e Praet. I russi non si fanno intimorire dalla squadra belga e strappano un prezioso 2-2 in casa degli avversari. Al ritorno la formazione di mister Berdyev porta a casa un 2-0 che gli consente il passaggio al terzo turno preliminare. Ancora una volta l’urna regala una sfida difficile al Rostov che si ritrova ad affrontare l’Ajax. La formazione dell’Oblast il 16 Agosto si presenta all’Amsterdam Arena senza paura e porta a casa un sorprendente 2-2 ma non finisce qui, perché i russi mercoledì 24 Agosto scrivono un pezzo di storia portando a casa un 4-1 che spedisce i “Lancieri di Amsterdam” a casa.
Ieri durante i gironi gli dei hanno nuovamente sfidato il Rostov, i russi si giocheranno la qualificazione con il Bayern Monaco, l’Atletico di Madrid e il PSV Eindhoven. Chissà se il Rostov, ancora una volta, saprà “rialzarsi” e mettere a segno un altro miracolo della sua recente storia.
In mezzo ai grandi colossi e al Rostov c’era però una realtà minore, che nel suo piccolo ha fatto la storia: stiamo parlando del Dundalk FC. Squadra dell’omonima città irlandese, il Dundalk FC è il secondo club più vincente del campionato irlandese, dietro gli eterni Shamrock Rovers (che molti ricorderanno per via di un doppio confronto con la Juventus di Del Neri), con 11 titoli d’Irlanda e 10 coppe nazionali. All’inizio di questa stagione gli irlandesi, detti anche Lilywhites, hanno cominciato il loro percorso europeo nelle qualificazioni per la UEFA Champions League, e sono stati la prima squadra ad andare avanti oltre il terzo turno di qualificazione. A farne le spese è stato il BATE Borisov, che dopo aver vinto in Bielorussia è caduto in Irlanda con un risultato di 3-0. Con questa vittoria gli irlandesi hanno avuto la possibilità di giocare il playoff per entrare alla fase a gironi di UEFA Champions League, contro i polacchi del Legia Varsavia. Sconfitto in casa per 2-0, il Dundalk FC nella partita di ritorno è partito bene andando in vantaggio con Benson al minuto 19, cercando di portare la sfida ai supplementari, per poi subire il pareggio dei polacchi nel finale, rimasti in inferiorità numerica per doppia ammonizione di Hlousek. Con il pareggio di Kucharczyk svanisce il sogno Champions League per il Dundalk, che rimane in ogni caso la squadra irlandese ad esserci andata più vicina.
Nonostante l’eliminazione nel preliminare di Champions League, il club prenderà parte all’Europa League in una prima volta ugualmente storica, visto che nessuna squadra irlandese è arrivata così in fondo ad una competizione europea. Il Dundalk giocherà in un girone composto da Zenit San Pietroburgo, AZ Alkmaar e Maccabi Tel-Aviv. Visto l’andamento calcistico di questo 2016, un’altra sorpresa da una Cenerentola del pallone non è assolutamente da escludere.
18 anni, appassionato di motori e tifoso della Fiorentina, aspirante giornalista sportivo, una volta ho preso 8 a Latino.
18 anni, appassionato di motori e tifoso della Fiorentina, aspirante giornalista sportivo, una volta ho preso 8 a Latino.
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