Pensavate di esservi liberati di noi dopo la sosta. Lo sappiamo. I vostri sguardi la dicono lunga a riguardo. E invece no, siamo ancora qui. Pazienza oh, poteva andare peggio. E quindi visto che ci troviamo, l’ottavo turno della Serie A ve lo raccontiamo e anche volentieri. Poi non dite che non vi vogliamo bene.
Sabato ricco di gare, ben tre. La più importante, ovviamente, è il big match della giornata: Spalletti fa uno sgarro all’amico Sarri e la Roma batte il Napoli al San Paolo 1-3. Primo gol praticamente regalato da Koulibaly, il quale cerca di impressionare la sua nuova ragazza in tribuna con un dribbling a ridosso della sua area di rigore. Peccato che in questo fondamentale l’africano sia bravo quanto un grillino nell’argomentare, di conseguenza Salah ruba palla e serve Dzeko per la rete del vantaggio.
Lo stesso calciatore bosniaco sigla lo 0-2 colpendo di testa nelle lande desolate della difesa azzurra, la quale riesce a far sembrare un campione persino tale pippone. Con lo slancio della terza gamba Koulibaly stacca di testa e accorcia, in contropiede però Salah detto “senza scipola” mette l’1-3. Da segnalare l’ennesima straordinaria partita di Gabbiadini, un uomo dalla grinta paragonabile a quella di un tennista che sfida Federer sul 6-0 5-0. Giustamente panchinato e fischiato, probabilmente verrà messo in una cella da Sarri, che a lui preferirebbe persino Tommaso il magazziniere.
Come se ce ne fosse bisogno, è meglio ribadire come il campionato sia ormai terminato da un pezzo. A farlo ci pensa la Juventus, che batte l’Udinese per 2-1 grazie a Paulo Dybala. Il distacco sulla nuova seconda aumenta e praticamente la Juventus potrà perdere questo Scudetto solo attuando un suicidio di massa che Jonestown levati proprio.
Nel pomeriggio, invece, Pescara-Sampdoria termina 1-1. Fa praticamente tutto Campagnaro. Il difensore prima regala una gioia alla sua ex squadra con un autogol, poi a quella attuale con la rete del pari. Insomma, riesce a rendersi utile in due squadre contemporaneamente, mica male. Caprari dimostra invece grande freddezza sbagliando il rigore decisivo. Il calciatore è ormai già pronto per l’Inter.
Ennesima figura di merda dell’Inter ieri. I nerazzurri sono capaci persino di regalare la prima vittoria esterna della stagione al Cagliari. 1-2 a San Siro con le reti di Joao Mario e di Melchiorri. Preziose le prestazioni di Icardi e Handanovic: il primo, davvero poco sotto pressione dopo lo scandalo dell’autobiografia, sbaglia un rigore e gioca una gara da fantasma. Tornato a casa, trova quaranta tifosi pronti a menarlo e uno striscione intimidatorio. Una domenica tranquillissima per lui, condita dalle bestemmie sue per il rinnovo e da quelle dei fantallenatori per il penalty.
Fantallenatori che augurano le peggiori malattie anche ad Handanovic, il quale con grande classe plasma un’autorete importantissima che fa vincere una squadra i cui esterni sono Isla e Padoin. De Boer continua a maledire il giorno in cui è nato mentre, in lontananza, un uomo di nome Roberto Mancini festeggia sguaiatamente insieme al suo foulard. Da segnalare anche la felicità di Aldo: rischiare nella vita paga.
C’è un’altra parte di Milano che però se la passa bene. E’ quella rossonera, con la squadra di Montella che batte il temibile Chievo per 1-3. Dopo la seconda rete Niang dedica il gol a Montolivo, con la speranza che si riprenda in fretta. Le notizie sono buone, poiché, entro il 2030 il capitano dovrebbe tornare ad allenarsi. Ora il Milan è secondo in classifica al pari della Roma, ma farà di tutto per perdere posizioni già dalla prossima gara contro la Juventus.
Ancora male invece la Fiorentina: i viola pareggiano 0-0 contro l’Atalanta, evidenziando ancora una volta una difesa solida ma anche un attacco da pianto greco-romano. Momento magico per i bergamaschi che vanno a punti da 7 partite e che sono riusciti a mantenere Gasperini su una panchina diversa da quella del Genoa.
Genoa-Empoli è l’altro 0-0 di giornata. Ancora una volta ai rossoblu si dimostrano squadra molto pacata, collezionando l’ennesima espulsione. Anche Juric in panchina viene cacciato, sbroccando incredibilmente. Purtroppo per noi viene fermato prima di accoppare l’arbitro, in un impeto di follia. Il sogno del Crotone di agguantare la prima vittoria in Serie A termina in pochi minuti contro il Sassuolo. I calabresi passano subito in vantaggio ma poi vengono rimontati da Sensi e Iemmello, due che in Serie A nemmeno avevano mai segnato. Match comunque poco emozionante, con sole 4 traverse colpite.
Pareggio thrilling tra Lazio e Bologna. Helander porta in vantaggio i suoi, poi Da Costa si trasforma nella reincarnazione di Neuer parando anche i “mortacci tua” dello stadio. Al sesto minuto di recupero, però, la genialità prende vita sotto forma di due pirla. Oikocoso e Masina, pronti a scambiarsi gentilezze in aerea di rigore, dimenticano il pallone. Il tutto viene impreziosito dalla simulazione di Wallace, caduto a terra come colpito dall’American Sniper ma nemmeno sfiorato. Immobile sigla il rigore dell’1-1 mentre Donadoni carica la sua pistola in direzione di due difensori. In serata tutti pronti per il grandissimo match Palermo-Torino, un incontro destinato a cambiare la vita di molti appassionati di calcio ma anche no.
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