Puntuali come ogni autunno tornano anche le notizie di frane e allagamenti, quest’anno è toccato a Genova.
Non sto a riportare i fatti in questo articolo di commento, chi volesse approfondire può trovare dati attendibili qui.
Ciò che mi interessa in questo momento è stabilire chi effettivamente stia lucrando su questo evento; in questa piramide di involuzione umana, forse è possibile partire dal gradino più basso, e parlare di una categoria svantaggiata per natura:
Gli xenofobi e/o razzisti.
Tra le più ricorrenti delle polemiche, al tg5 circola una foto di un italiano che spala il fango mentre un ragazzo di colore lo sta a guardare. Le dita di centinaia di leghisti iniziano a fremere, e danno il via a ipocrite polemiche sui clandestini mantenuti dagli onesti lavoratori italiani.
La smentita arriva nel giro di poche ore, dagli stessi cittadini che segnalano l’impegno degli immigrati per liberare le strade (qui), mentre i giudici da tastiera sono comodamente a casa a pontificare sulle questioni migratorie.
Il poliziotto permaloso.
(Fonte) La guerra tra poveri: un poliziotto viene invitato a dare una mano da uno dei ragazzi che spalano il fango, questo se ne risente e chiede al ragazzo il documento minacciandolo. Gli altri cittadini assistono alla scena e la polizia fa intervenire il reparto mobile per – non so? Sgombrare la scena? Suona assurdo come gettare benzina sul fuoco per spegnerlo.
Il poliziotto in questione poteva avere tutte le ragioni del mondo per risentirsene, poteva aver spalato fango per tutta la sua giornata in permesso, e sarà sicuramente stato incaricato dai gradi superiori di mantenere l’ordine. Anche se fosse stato completamente dalla parte della ragione, rispondere per un moto di orgoglio in una situazione del genere, quando sai di essere osservato da una città intera che lavora per ristabilire l’ordine, e di poter essere ripreso perchè la faccenda arrivi a tutti. Beh, in certe occasioni NON TI PUOI PERMETTERE DI REAGIRE COSI’ senza perdere ogni credibilità.
Beppe Grillo
Probabilmente sapevate dove volessi andare a parare: proprio lui. Uso le parole di un giornalista che non apprezzo particolarmente, ma che in questo caso ha riassunto alla perfezione la questione: Chiunque, di qualsiasi schieramento politico abbia contestato Grillo lo ha fatto sempre a ragione, dal momento che era a lavorare mentre il comico parlava. Qualunque fosse il motivo per cui spalava, dalla propaganda all’altruismo, non ce ne deve importare. L’importante è il fatto.
Grillo che dice “Non sono qui per fare passerella” e non lavora è sempre e comunque il vero sciacallo. Quello che aspetta ogni questione per poter fare sempre e solo campagna elettorale, con la scusa del “non sono un politico”, senza scendere mai in campo, senza sporcarsi mai le mani.
Seguono immagini di lui che va a spalare con i suoi parlamentari (ma ormai la situazione è compromessa), accompagnate dalla solita didascalia: “Ma i media non ve lo dicono”.
Eterna e reiterata bugia, da tirar fuori in ogni occasione, al punto da far sbottare pure Mentana in un’altra occasione ma sullo stesso tema: https://www.facebook.com/video.php?v=777235405656461
E il suo elettore, sa riconoscere la differenza?
Perchè se non voti 5 stelle (unico partito al mondo in grado di poter prevenire le tragedie) devi essere sommerso dal fango. In tutti i sensi.
(Non andrò a indagare sulle cause che hanno portato all’allagamento, anche fossero di ordine politico, non è il ruolo che mi compete e non ho le competenze per dirlo. Mi auguro solo che ci pensi la giustizia a fare chiarezza.)
Bonus finti-giornalisti: Santoro e Travaglio
Qualcuno guarda ancora Servizio Pubblico? Se lo devono essere chiesti anche loro, quando hanno inscenato questo teatrino (e video successivo) dove la prima donna Travaglio reagisce stizzito alle parole di un giovane abitante del luogo e del governatore Burlando, lasciando lo studio. La posizione del direttore del Fatto è chiara: io contesto chi ha fatto quelle cose col mio punto di vista, ma non accetto risposte perchè non l’ho fatte io.
Nel momento in cui si ribatte alla sua posizione, questo abbandona lo studio. E gli ascolti (finora in picco) si rialzano.
Alla luce di tutto questo, la mia risposta alla domanda “Chi è lo sciacallo?” è abbastanza chiara.
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