“Se tu sapessi che questo libro è maledetto lo leggeresti lo stesso??”
C’è una categoria di libri che viene acquistata per la bellezza della copertina, mentre la descrizione del racconto passa in secondo piano; dopo di che, ovviamente, le impressioni post-lettura possono essere contrastanti.
Ecco, ci sono cascato anche io.
Questo titolo salta subito all’occhio perchè ha una copertina davvero intrigante, e dopo aver ammirato quest’ultima, in realtà anche la descrizione della trama mi ha intrigato. Come detto, l’autrice o l’editore hanno saputo giocare benissimo sull’immagine da presentare e sulla presentazione di una trama, all’apparenza, avvincente. E da qui nascono le opinioni contrastanti.
Quindi, questa recensione verrà divisa in due parti, nelle quali spiegherò perchè vale la pena acquistare e leggere questo libro oppure se è meglio puntare su qualcos’altro. Prima però una breve descrizione della trama.
Quest’ultima riguarda le avventure di Ariel Manto (anagramma di I am not real), studentessa che prima vede scomparire il suo professore nel nulla e assiste al crollo della sua università, poi si imbatte nel classico libro misteriosissimo e rarissimo. Qui sono contenuti i segreti della “Troposfera”, regione indefinita in cui la mente umana può viaggiare nel tempo e spazio entrando nelle menti degli esseri umani. Quindi il racconto è un intreccio complessivo di thriller, fantascienza, fisica. Inizierò elencando le motivazioni, che sono molte, che mi spingono a consigliarvi di non leggere questo libro.
Prima però è bene sapere cosa sia realmente la troposfera (almeno secondo l’autrice): ”La troposfera è una dimensione fittizia composta dal pensiero, che assume la forma di un paesaggio urbano, metafora della mente di ciascuno. Da non confondersi con la troposfera che è parte dell’atmosfera terrestre – effettivamente il nome è lo stesso, ma nel libro viene spiegato come Lumas avesse introdotto la parola prima che questo nome fosse usato in metereologia, e dato lo scarso successo del romanzo fosse caduto in disuso. Alla Troposfera si accede grazie alla formula, la cui composizione è:
« una parte di Carbo Vegetabilis, ovvero carbone vegetale alla millesima potenza omeopatica, con 99 parti d’acqua santa » (fonte wikipedia)”.
Perchè non acquistare questo libro.
Le opinioni che ho condiviso con altri che hanno letto questo libro sono abbastanza concordanti: il romanzo, che all’inizio può sembrare intrigante, può a tratti (molti) rivelarsi pesante e può invogliare ad abbandonarne la lettura. L’autrice, forse per mettere in mostra la sua erudizione, si sofferma molto in descrizioni fisico-filosofiche che alla fine nient’altro possono risultare che una enorme accozzaglia di elementi presi solo per arricchire in qualche modo la storia. Sicuramente è un libro fuori dal comune, quindi chi cerca qualcosa di completamente diverso lo troverà appassionante. Altro elemento negativo sono le scene di sesso (n-no homo) inserite spesso quasi esclusivamente per attirare l’attenzione e molto volgari, che non si addicono all’idea che all’inizio ci facciamo della protagonista.
Con il procedere del racconto, inoltre, si ha l’impressione che l’autrice acceleri il susseguirsi dei fatti per arrivare, in qualche modo, alla fine del libro.
Dopo i primi capitoli si può davvero far fatica e può venir meno la voglia di continuare, anzi si può anche arrivare ad odiare la protagonista che magari all’inizio ci risultava innocente e mite, per poi trasformarsi in una drogata scopaiola.
Perchè acquistare questo libro.
Per la copertina (no, scherzo, dai). Come detto all’inizio, la trama è avvincente e sembra qualcosa di diverso dal solito, ed effettivamente è innegabile che lo sia. E, secondo me, se fosse stato strutturato meglio sarebbe stato un capolavoro.
Chi ama la fisica o tutto quello ad essa connessa lo amerà di riflesso, poiché l’autrice si sofferma spesso a descrivere questi aspetti e, a volte, ci si sente davvero ‘dentro’ la storia e in alcuni passaggi particolarmente coinvolgenti, anche quando il lessico è pesante e difficile da capire, ma ben spiegato.
Stimola molto la curiosità, gli esperimenti sembrano semplici e danno l’impressione che potrebbero davvero trasportarci in un’altra dimensione. L’idea stessa della troposfera è avvincente ed originale, tanto da spingerci a verificare se si tratta di elementi realmente esistenti. Quindi la lettura di questo libro può risultare un piacevole ed originale ‘viaggio’. Mi sono piaciute in particolare le atmosfere esterne molto english ma anche la descrizione degli ambienti interni, tanto accurate che si riesce quasi a sentire l’odore del caffè o dei preparati descritti nel romanzo.
Personalmente non me la sento di bocciare questo libro e l’autrice (L’isola dei segreti e PocCo meritano) ma neanche di promuoverne allegramente la lettura; in molti sono stati attratti dalla copertina e dall’originalità della trama, a molti ha lasciato l’amaro in bocca, molti lo hanno amato. Io lo classifico come un ‘libro’ che ho letto,stop.
Dipende da voi ora e dalla vostra curiosità.
Alla prossima,
TommyWarsaw
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