Fin da piccolo sono stato abituato a leggere il giornale. Anche adesso, nonostante durante la settimana mi informi unicamente in rete, almeno il sabato e la domenica cerco di muovere il culo fino all’edicola in fondo alla strada e compro un quotidiano da leggere durante la colazione/aperitvo/cacata alcolica (dipende dalla serata precedente).
Il bello delle edicole è che ci trovi di tutto durante tutte le tue fasi della vita: gomme, Topolino e le figurine durante l’infanzia; Turiste Affamate, Dylan Dog e TeleTutto durante l’adolescenza e poi riviste come Ciak, Focus, Focus Storia, Focus D&R, Focus Animali, Chi, Oggi, Gente, Grandhotel, Sorrisi&Canzoni, Calcio2000, GuerinSportivo, Wired, Glamour, GQ ( a cui sono stato abbonato a mia insaputa, ma questa è un’altra storia) cronaca nera e tanti altri piccoli capolavori del nostro tempo.
Il brutto delle edicole è che a causa di internet, di tutti i siti di informazione gratuiti, dei siti dei quotidiani e del fatto che tanti non solo non si informano ma nemmeno leggono, stanno chiudendo.
Propongo quindi a tutti di acquistare nei prossimi giorni un quotidiano, e per aiutarvi ad orientarvi nella scelta ecco a voi la “Piccola Guida su quale Quotidiano Leggere”:
La Repubblica
Perché sì: perché è il più venduto e quello che allo stesso prezzo vi dà la maggiore quantità di carta. Se c’è una notizia trascurabile, una curiosità, repubblica gli dedicherà almeno mezza pagina, con a lato casi analoghi. L’anno scorso ha pubblicato un articolo che analizzava cause, fattori e conseguenze di un’epidemia zombie che a dire dell’articolista era già iniziata (in quanto in america un barbone aveva azzannato un altro barbone.)
Perché no: perché ogni giorno della settimana ha una rivista allegata (anche di qualità) che raddoppia il prezzo, perché se osservi bene la differenza di pagine è data dalla differenza di pubblicità, perché è una testata che mette in risalto travi e bruscolini, purchè siano negli occhi degli altri
Il Corriere della Sera
Perché sì: perché anche il corriere di belle notizie ne sbosca sempre. Si erano fissati su un ragazzino che era una specie di super truffatore, in Florida. In sei mesi ci hanno scritto tre articoli.
Perché no: le curiosità di Repubblica sono meglio.
Il Sole 24 Ore
Perché sì: per darsi un tono, se lo legge Nicolas Cage in Lord of War ci sarà un motivo-
Perché no: perché a meno che tu non sia un esperto di finanza, della maggior parte delle notizie non te ne fregherà un cazzo.
Il Manifesto
Perché sì: perché parla al popolo come gli parlerebbe il più grande studioso vivente di Marx.
Perché no: perché parla al popolo come gli parlerebbe il più grande studioso vivente di Marx.
Il Fatto Quotidiano
Perché sì: perché, piaccia o no, si condividano o no le opinioni, è il giornale più indipendente d’italia.
Perché no: perché su venti pagine, diciotto parlano di scandali politici, una è l’editoriale di Travaglio sugli scandali politici e una è pubblicità della prossima puntata di Servizio Pubblico.
Il Giornale
Perché sì: perché il giornalismo che fanno a Il Giornale è il più difficile del paese.
Perché no: perché “assalto giudiziario: arrestato cosentino” non è giornalismo.
Libero
Perché sì: perchè cerca di menare a destra e sinistra, con un’ironia becera che non è da tutti.
Perché no: perchè mena a destra e sinistra, ma senza mai scottarsi.
L’Unità
Perché sì: perché non la legge più nessuno.
Perché no: vedi sopra, e di motivi ce ne sono a iosa.
Il Tirreno/La Nazione e tutti i quotidiani locali
Perché sì: perché magari, a tua insaputa, ci potresti essere anche te!
Perché no: perché il furto di una Ford Focus, l’apertura del nuovo Yamamay e i risultati Uisp non sono notizie.
Il Secolo XIX
Perché sì: perché, seppure improntato sulla cronaca ligure, ha buone firme e a Genova fra bande di latinos, casini nei vicoli e pazzi slegati riescono sempre a trovare qualcosa di interessante da leggere.
Perché no: perché alla quarta intervista esclusiva a Gastaldello in due mesi inizi ad odiare persino il pesto, ed è un peccato.
La Gazzetta dello Sport
Perché sì: perché è il più completo giornale di sport in italia. Con pure perle nella sezione calcio estero del mercoledì ( per perle intendo tette.)
Perché no: se per sport non intendi calcio, calcio, un po’ di ciclismo quando c’è il giro e un altro po’ di calcio.
Tuttosport
Perché sì: perché “Juve-Messi: si può!!!” non ha prezzo.
Perché no: vedi Gazzetta, solo metti Juve al posto di calcio e Torino al posto di quel poco di ciclismo.
Se nessuno di questi vi ispira non disperate… ci sono sempre la Padania, il Foglio, Il Corriere dello Sport, Lotta Comunista ( ma quello lo vendono i fattoni solo fuori scuola), il Resto del Carlino (mai comrpato né visto a qualcuno, probabilmente non esiste.)e tanti altri, ma la vostra pazienza sarà quasi esaurita, mentre la mia è scomparsa ben prima dei quotidiani sportivi.
Vi lascio con tre citazioni, che spero vi ispirino nella vostra scelta di tornare a leggere quotidiani, come i vostri padri e i loro padri prima di loro e i loro padri prima di loro. Saluti.
Una sola frase basterà a descrivere l’uomo moderno: egli fornicava e leggeva i giornali. (Albert Camus)
Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera. (Jorge Luis Borges)
Buona parte del giornalismo rock è gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere. (Frank Zappa)
Già attore di scarso successo (La prima cosa bella), scrittore decisamente ignorato (Junk Words - un libro di carne putrida) e pittore a tempo perso (F.lli Salvadoreson); adesso anche giornalista per IMDI, oltre che impiegato di banca.
30 Maggio 2017
22 Marzo 2017
8 Agosto 2015
26 Gennaio 2015
20 Gennaio 2015
Già attore di scarso successo (La prima cosa bella), scrittore decisamente ignorato (Junk Words - un libro di carne putrida) e pittore a tempo perso (F.lli Salvadoreson); adesso anche giornalista per IMDI, oltre che impiegato di banca.
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