Mi rendo conto che per trattare questo argomento alcuni di voi avranno bisogno di premesse, altri più abituati all’ambiente Facebook no. Siccome i bambini più in difficoltà da sempre rallentano il resto della classe che ha già capito, dovrete pazientare mentre spiego agli altri di cosa si parla (o iniziare a leggere più avanti).
È ormai radicato in Facebook il fenomeno delle pagine vendute. Queste pagine postano contenuti assolutamente non inerenti al loro titolo, con testi tagliati contenenti link che rimandano a siti esterni di svariati tipi, dalle news poco probabili, a pubblicità di prodotti, a video di millantata viralità.
Com’è stato possibile tutto ciò? Durante la prima diffusione di facebook c’è stata una profusione di pagine che non postavano contenuti con un filo logico, ma come titolo avevano una qualche attività o abitudine ricorrente comune, per esempio Togliersi il cerume con il tappo della Bic. Quindi per far capire ai vostri amici che vi piaceva ed eravate soliti intraprendere questa attività, si cliccava “Diventa Fan” (ve lo ricordate?) della pagina in questione. In home page compariva una piccola notizia “Tizio è ora fan di togliersi il cerume con il tappo della bic”, contribuendo a quel clima di follia generale tipico degli inizi di facebook, in cui scoprivamo di non essere gli unici a fare determinate boiate.
Ora, la pagina usata come esempio non fa testo, ma molte altrehanno raggiunto centinaia di migliaia di fan, si veda per esempio la vecchia Diventare Fan di qualsiasi stronzata. Ecco un esempio pratico di cosa pubblicano:
Immagini trp sympa per dare una parvenza di normalità, e link fuorvianti a siti esterni pieni di chissà cosa. Come? Perché? È presto detto.
Dato l’alto numero di fan di tali pagine e la loro inattività, loschi individui si sono offerti di comprarle dagli amministratori in modo da poterle usare per indirizzare la gente ai propri siti. Più gente nel tuo sito zeppo di pubblicità = più soldi per te. È un semplice investimento. In questo articolo, il nostro Davidelo vi spiega benissimo il meccanismo di questo mercato nero, mostrandovi come questi loschi individui si fanno vivi, ed un esempio di una pagina su Harry Potter che spamma link su come avere un fisico migliore (lèl).
Ora, sperando che abbiate chiara l’antifona, ecco cosa posta Beppe Grillo:
C’è da dire che almeno Grillo spamma il proprio sito nella propria pagina. In ogni caso, più gente nel suo sito = più soldi per lui.
Ora non posso riempire questo articolo di immagini, ma tutti voi avete tra i “mi piace” qualche pagina venduta / di spam, e potete facilmente confrontare i due comportamenti per conto vostro.
“MA PEPPE RINUNCIA AI FINANZIAMENTI DEVE GUADAGNARE DA QUALCHE PARTE”
Ok, ma mi pareva di aver capito che non vi piacesse essere presi per il culo. Il più delle volte cliccando i link delle pagine spam ci si ritrova davanti a notizie di rilevanza molto scarsa, non coerente al titolo strabiliante con cui veniva presentata.
Lo stesso succede coi link di Peppe, per il quale UNA VERGOGNA INTOLLERABILE ROVESCIAMO QUESTO PAESE VINCIAMONOI corrisponde a qualcosa come un parlamentare che guarda male uno dei suoi Stellini.
Inoltre, la continua ostentazione di menate di poco conto spacciate per tragedie gravissime non fa altro che ridurre progressivamente l’impatto e la rilevanza di ciò che si posta. La vecchia storia di “al lupo al lupo”.
Ha detto @beppe_grillo che è in corso un #colpodistato. Mi pare sia il tredicesimo dall’inizio del 2014. Fate attenzione, mi raccomando.
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 4 Febbraio 2014
“E QUINDI?”
E quindi non cliccate quei maledetti link. Io personalmente non lo faccio mai, per due motivi: uno per non farmi prendere per il culo, e poi perché contribuiscono alla pessima abitudine di distorcere l’internet per i propri scopi.
Pensate ai cari vecchi meme: una volta si usava dire che si autogenerassero in seguito a qualche episodio che ne scatenava la popolarità; dopodiché hanno iniziato a crearli ad hoc scegliendo immagini presentate come “ei questo è una nuova mema!”
Lo stesso succede con i contenuti postati da pagine spam e da Peppe. I video sono virali ed hanno commosso il web perché lo dicono loro, poco importa che fino prima del loro post nessuno li avesse mai visti.
Giusto per farvi un esempio, qualche giorno fa Peppe si lamentava perché i suoi comizi sono un successo e NESSUNO NE PARLA. Sky tg 24 aveva nello stesso momento una finestra dedicata a seguirlo in diretta.
Insomma, se avete a cuore la vostra integrità anale e vedete ancora nell’internet un luogo dove l’auogestione funziona, non contribuite a questi fenomeni.
A meno che non siate Stellini, in tal caso questo è l’ultimo dei vostri problemi.
8 Gennaio 2017
7 Gennaio 2017
14 Dicembre 2016
19 Novembre 2016
24 Ottobre 2016
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.