Data stellare 8 marzo 2014. Badate bene, 2014 non 1014.
Data scelta, a seguito di un fantomatico quanto improbabile incendio, per celebrare le donne.
Donne da celebrare in barba ad ogni rapporto paritario che si è cercato di stabilire dal dopo-guerra ad oggi, conservando quella visione di specialità e preziosità tipica della concezione cattolica della donna, donatrice di vita e sesso debole, quindi da proteggere e da tutelare più dell’uomo.
Questa festa, che ogni anno si spinge sempre più nella direzione del femminismo, è uno degli ultimi tabù intoccabili per gli italiani-bene. L’altro era il Concerto del Primo Maggio, sapientemente distrutto e canzonato dagli Elio e Le Storie Tese.
Quale affronto maggiore alla moralità dell’italiano medio, se non la distruzione di questa parvenza di parità di genere?
La picconata alla Festa della Donna la da @battutiere questa mattina, lanciando un hashtag che farebbe rabbrividire la Presidente della Camera Boldrini.
— battutiere (@battutiere) March 8, 2014
E ovviamente, come accade da sempre in Internet, una cosa del genere diventa virale, scatenando il panico tra gli irriducibili moralisti, quelli che si battono per un’uguaglianza tra uomo e donna non prevista, evidentemente, dal nostro corredo cromosomico.
#NonContaComeFemminicidio se «Amore devo parlarti».
— PARANATURALE (@PARANATURALE) March 8, 2014
#NonContaComeFemminicidio se -piccola non capisco -niente -dai non ho capito -niente lascia stare -ok -Ecco, non te ne frega un cazzo di me!
— bleckrumor (@bleckrumor) March 8, 2014
Vi "indignate" per l'ironico #NonContaComeFemminicidio perché oggi è l'8, ma probabilmente nemmeno sapete perché si "festeggi".
— Scarlett JoHollie (@_hollie__) March 8, 2014
#NonContaComeFemminicidio se fa la moralista contro questo hashtag non capendo che si scherza.
— BlackTumor (@BlackTumor0) March 8, 2014
#NonContaComeFemminicidio se ti fa sentire i denti.
— Andrea (Per Brang) (@decekk) March 8, 2014
Credo di essere un uomo. Rido da mezzora. #NonContaComeFemminicidio
— Jenny (@JennyferInfante) March 8, 2014
A stagliarsi contro questo hashtag si ergono individui dall’elevatissimo tenore culturale, che contrastano l’ironia (probabilmente non capita) con insulti e offese gratuite.
chi ha lanciato l'hastag #NonContaComeFemminicidio non merita di stare in questo mondo
— Elisa Valentini (@EllyValentini) March 8, 2014
#noncontacomefemminicidio se è la mamma di chi ha inventato questo hashtag.
— Coach Reloaded (@MacsZen) March 8, 2014
Lanciano l'ashtag #NonContaComeFemminicidio e poi si chiedono come mai non hanno anche loro una festa! #uominidimerda !!!
— Marina (@_Maraina_) March 8, 2014
Se nel 21° secolo non riusciamo a ironizzare sul femminicidio (termine orribile, imho) e sul femminismo in generale vuol dire che la parità di opportunità è sempre più lontana, allontanata da quelle donne che pretendono gli stessi diritti ma che vogliono più privilegi, da quelle che stasera si ubriacheranno e la daranno via come il pane credendo che questo voglia dire emancipazione e da quelle che si battono per le quote rosa, così da avere come dirigenti delle persone con l’unico merito di esser nate con la vagina al posto del pene.
È il volere di più ad ogni costo a distruggere ogni possibilità di avere pari diritti e doveri tra uomo e donna.
Seguiteci su @IMDInternet, per le donne consumazione gratuita.
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