Quando fate qualcosa di buono vi basta la coscienza per essere in pace col mondo? E quando venite accusati ingiustamente? Generalmente no. Perché? Perché l’opinione pubblica è più forte della maggior parte di voi.
Parlerò di questo oggi. E mi aiuterò col primo romanzo di Pirandello: “L’esclusa”.
Chi è l’esclusa? Marta. Una donna siciliana che viene cacciata di casa dal marito perché accusata ingiustamente di adulterio. Esclusa dal marito, ma anche da tutta la società che gliene combina di cotte e di crude. Non le basta sapere che è innocente. Così come non può fregarsene del parere della società. D’altronde provate a trovare un lavoro con la fedina penale sporca.
Pirandello, grande dal primo romanzo, fa una specie di lavoro alla “Inception” e ci ripropone la riflessione generale del romanzo anche in piccoli episodi. Per esempio nella discussione tra due professori:
“Il Falcone s’era scagliato contro quei letterati che inacidivano i loro versi e le loro prose d’una certa ironia mentre poi in fondo rimanevano ossequentissimi alle opinioni imperanti nella società.”
Ma anche tramite l’esempio di Maria Rosa e don Fifo:
“Erano marito e moglie da tre mesi. Da un anno soltanto era morto il primo marito di donna Maria Rosa, don Isidoro Juè detto don Dorò fratello maggiore di don Fifo. E donna Maria Rosa durante la lunga visita non parlò che del marito defunto e del suo primo matrimonio con le lagrime agli occhi e nella voce come se don Dorò fosse morto ieri. Don Fifo immobile ascoltava con gli occhi bassi e le braccia conserte quell’eterno elogio funebre del fratello di cui egli pareva il sarcofago e la moglie il cenotafio.
Ah nessuno, nessuno avrebbe saputo ridire tutte le virtù di don Dorò (le veltù – diceva donna Maria Rosa per parlare in lingua). Ella e don Fifo, mentre Dorò viveva, si erano dati la mano per circondarlo di cure e di rispetto. Egli Dorò era stato la loro guida nella vita il loro maestro. Marito moglie e cognato erano vissuti sempre insieme un’anima in tre corpi.”
Bellissima e bravissima coppia eh, per carità. Hanno solo il piccolo vizio di esternare tutti i loro sentimenti positivi. Un po’ come la Chiesa Cattolica che rende pubbliche le sue opere di beneficienza con pubblicità di migliaia d’euro. Ma è solo per imprimere speranza e dare il buon esempio. Non si pensi male.
Uno dirà: “La Chiesa c’ha l’interesse dell’8xMille”. Al che rispondo che Don Fifo e Maria Rosa c’hanno l’interesse di risultare credibili al cospetto della società. Se ci pensiamo i soldi hanno più o meno lo stesso valore d’acquisto dell’opinione pubblica. Se sei considerato un santo mangi, bevi e vivi gratis. Papa docet.
Molti di voi si chiederanno come finisce il romanzo. Ve lo spoilero (tanto, come ogni altro grande romanzo, vale anche se si sa il finale): l’esclusa viene reintegrata nella società quando compie davvero l’adulterio.
Pirandello docet.
E ora vado a dare da mangiare ai barboni. Ciao.
21 Ottobre 2016
6 Settembre 2016
15 Gennaio 2015
27 Gennaio 2013
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.