Recentemente é uscita l’ultima ala dell’espansione di Hearthstone “A Night in Karazhan”, di cui abbiamo parlato qui. Abbiamo chiesto a Riccardo “Bloor” Basso, noto pro-player di Hearthstone per il team DMTK Brawlers e streamer, le sue opinioni su come cambierà il meta con la nuova espansione.
Riccardo, in quest’ultimo mese é stata rilasciata la nuova avventura: ti é piaciuta?
Come sempre amo i contenuti che crea Blizzard, a molti l’avventura non era piaciuta già dal trailer mentre io avevo trovato geniale il buttare sulla simpatia questa parte della lore di Warcraft con Medivh che tiene in mano un drink. Tra l’altro, ho seguito l’evento di presentazione in diretta dove avevano mostrato alcune carte e grazie alle quali si cominciava ad capire verso che direzione si stesse spostando il meta e i nuovi deck in arrivo.
Ti aspetti che questa nuova espansione permetterà la nascita di nuovi archetipi?
Nuove tipologie di deck sono arrivate, altre arriveranno. Ne è la prova lampante il Beast Druid, un archetipo che Blizzard ha in mente di sviluppare da anni ormai, infatti ogni avventura o espansione si è cercato di introdurre una nuova bestia di classe per rafforzare questo deck. Mi è capitato spesso di far review sulle carte dicendo “questa carta al momento non trova spazio, ma in un futuro potrebbe trovarlo!”. Bene, siamo arrivati al momento, adesso il Beast Druid è effettivamente un deck valido e giocabile, soprattutto la sua versione Midrange che si è vista questi giorni con la fortissima carta Managerie Warden, ma anche una sua versione più aggressiva che ho testato io ultimamente sia in torneo che in ladder.
Quali classi hanno maggiormente beneficiato dell’espansione, secondo te? E quali meno?
Abbiamo visto che nonostante nerf vari alla combo da 14 danni il Druid riesce pur sempre a rimanere in meta, sia grazie a Yogg-Saron che a questo nuovo archetipo. Sono molti anche gli archetipi di sciamano visti ultimamente: permane l’aggro, si è provato a giocare il midrange, ma anche l’Evolve Shaman può dire la sua. Tuttavia, quest’ultimo è un deck fortemente basato sull’rng dal momento che da un’evoluzione può davvero uscire qualsiasi cosa, come il temutissimo Doomsayer che esce dai Drop a 1 (ad esempio i totem), oppure situazioni in cui vorresti migliorare la board che hai in campo ma vai addirittura a peggiorarla. Questo potrebbe essere il motivo per cui un deck così divertente non troverà troppo spazio in ladder, mentre lo troverà nuovamente il Face Shaman quando finirà la fase di testing di questi mazzi più orientati al midrange style. Il grande dispiacere è quello di vedere una classe come il Priest sempre così poco guarnita: dopo l’uscita dalla Standard Mode di Lightbomb, difficilmente il Sacerdote è rimasto in meta per del tempo. Al momento, non mi sento di dire che verrà molto giocato nella sua versione control o il nuovo “Ress Priest”, perché sono archetipi che tendono ancora adesso a giocare in maniera troppo passiva, e arrivano ad un punto in cui esauriscono le rimozioni e le risposte e non hanno modi effettivi per recuperare. Invece, trovo che potremmo vedere nei prossimi mesi qualche tentativo di Dragon Priest dal momento che come archetipo è già forte, ed in più viene rafforzato da alcune carte di questa nuova avventura. Anche il Warlock adesso finalmente può giocare un nuovo archetipo, il DiscardLock, un mazzo basato sullo scartare carte per ottenere vantaggi da altre. Sono molto contento dell’arrivo di questo deck perché lo Stregone da tempo ormai viene giocato solamente in versione Zoo o Reno, c’era quindi l’esigenza di dare qualche nuova possibilità di gioco agli amanti di questa classe. Sarà un deck meta-breaker? Forse no, ma sicuramente è una buona alternativa allo zoo siccome lo stile di gioco è simile ed amici che l’hanno provato mi hanno raccontato alcune situazioni di gioco davvero molto divertenti da provare sulla propria pelle…
Si é parlato molto di Barnes, che ha già trovato posto in questo “meta di transizione” in molte liste: credi che ci sia spazio per lui nel meta futuro?
Sicuramente: oltre a mazzi come il N’Zoth Paladin o il midrange hunter, salgono tutti quei deck stile Miracle / Malygos, che grazie a Barnes possono ora sfruttare questo “attivatore” a 4 di mana per piazzare in campo un Gadgetzan Auctioneer che permette di pescare più carte, o addirittura Malygos per aumentare notevolmente i danni fatti dalle proprie spell. Questa carta, Barnes, si è vista molto giocare anche in deck con Deathrattle e trova un buono spazio grazie alle sue statistiche. Tuttavia, deck come Malygos Rogue o MalyShaman difficilmente rimangono in meta per molto tempo, probabilmente anche a causa dei numerosi deck aggro che ci troviamo in circolazione e all’estrema difficoltà che hannno questi archetipi nell’essere giocati al meglio.
Quindi cosa incontreremo in ladder nei prossimi mesi?
Ci sarà sicuramente una fase di test di più o meno un mese dove si continuerà ad alternare i deck che troveremo in ladder, poi il meta comincerà a stabilizzarsi. A questo punto dovremmo trovare come sempre la predominanza di deck aggro e midrange con qualche control come il Warrior o, eventualmente, il Dragon Priest. Il meta di Hearthstone, per quanto mi riguarda, è sempre stato un ciclo: uscita della nuova avventura o espansione, fase di testing, poi tutti a giocare gli stessi archetipi, ossia il miglior deck face del momento, poi lo zoo lock che rimane sempre un ottimo deck aggro ma che necessita di un ottimo controllo sulla board, i migliori midrange del momento e pochi control. Per poi ricominciare, a ciclo, con le nuove avventure o espansioni. In ogni caso, sono molto felice di questa nuova standard mode che rispetto a prima ha comunque diminuito l’RNG (nonostante ciò c’è ancora da lavorare) ma soprattutto dato la possibilità di aumentare l’alternanza di deck in ladder e tornei.
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