Lo Chiamavano Jeeg Robot: la “recinzione”
Prima di “Lo Chiamavano Jeeg Robot” 25 Febbraio 2016, 23:22 p.m. GMT+1
San Paolo, diaologo, esterno notte:
V.O. commenti su ‘sto Jeeg?
C.B. Glorioso!
V.O. M’hai detto tutto…
C.B. Apre una nuova stagione per il cinema di genere in Italia e pesca a grandi mani dalla ribalta dei cinecomic d’oltreoceano, il punto più alto è comunque l’antagonista. Con un interpretazione strepitosa Marinelli disegna un villain concreto, tangibile, figlio dei nostri tempi, spinto e motivato dalle stesse cose che ci fanno impazzire tutti i giorni. Promossa anche la trama romantica e motivazionale del protagonista, molto bilanciata tra momenti di dolcezza e il puro disagio sociale, senza minimamente cadere nella leziosa retorica a cui siamo stati abituati dal cinema drammatico degli ultimi anni.
Unica vera mancanza come era ovvio è il budget per gli effetti speciali, che però costringe Mainetti a un magistrale lavoro di regia e montaggio, sullo sfondo di una fotografia cupa, esistenzialista.V.O. A cà.. chiedevo un’impressione personale no la recensione del times!
C.B. Fa piagne, fa ride, fa fomentà e se vedono pure du tette.
V.O. Ooooooooooooooooo
In nome della testa, dei componenti e del magnetismo santo.
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