La sua controparte buona è capace di racimolare più consensi di un pescivendolo nell’istituto delle lesbiche non vedenti, tutti lo amano e lui ama tutti, o almeno così pare. Non tutti sanno, però, che il buon Gianni Morandi, cantautore disimpegnato e nuovo eroe del web 2.0, ha un fratello gemello assolutamente malvagio e spregevole. Il suo nome è Djanni Morandi, ultimamente sta avendo un gran successo su facebook, anche se non ancora paragonabile a quello della sua nemesi. L’ho incrociato mente era fatto come una pigna in Piazza Verdi, così mi ha concesso un’intervista.
Ciao Djanni innanzitutto, e grazie per il fumo che mi hai venduto l’altro giorno, era una bomba.
Ciao Frullo!
Mi hai detto la stessa cosa che mi disse il mio amico Aziz, prima di prendere il volo per New York per cercare fortuna.
Non l’ho mai più sentito.
Dai tuoi post, è facile notare che, a differenza del tuo bonario fratello, sei un grandissimo pezzo di merda. Come mai questa differenza?
Beh, la differenza sostanziale sta nei nostri hobby: ad esempio, mentre lui è impegnato a fare la spesa, tagliare la verdura e girare il mondo, io mi dedico alla zoofilia. Credo sia quello il nocciolo della questione.
Hai deciso di creare la pagina per il gusto di divulgare le tue malefatte, o forse c’è invidia verso il successo di tuo fratello?
Certo, la fama non mi dispiace e i badboy sono pieni di figa, però ero anche un po’ invidioso dei milioni di fan di mio fratello: o creavo la pagina o assoldavo gli hacker dell’ISIS (a proposito, ciao Abdul, un abbraccio!)
Cosa ne pensa Gianni della tua pagina e in generale delle tue orribili nefandezze? E’ buono e comprensivo anche con te?
Per ora non mi è ancora arrivata la lettera di diffida nè una denuncia, per cui credo che un po’ si diverta a leggere le cose che scrivo.
E poi lui è l’ultimo Messia, non potrebbe non essere comprensivo.
C’è qualcuno che ti ha scambiato per tuo fratello nei commenti?
Qualcuna sì.
C’è da dire che la fan-media di mio fratello ha circa 50/60 anni e usa internet solo per la pagina di Gianni Morandi e per trovare le ricette del risotto su Giallozafferano, per cui è facile che non capiscano.
Il problema non è tanto quando confondono me con Gianni, ma quando prendono una Tic-Tac credendola una pastiglia per la pressione. E non l’hanno comprata da me, la Tic-Tac.
Va bene, grazie Djanni per le belle parole, ora però smettila di accarezzarmi le gambe.
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