Negli ultimi anni, uno degli argomenti più spinosi riguardanti il mercato videoludico, è sicuramente quello dei giochi Early Access, ovvero tutti quei titoli (generalmente venduti su steam) che vengono messi in vendita molto prima del loro completamento, venendo, in teoria, supportati da continui aggiornamenti fino al giorno della release ufficiale. Di solito viene fatto dalle piccole software house, per finanziare il progetto in itinere, anche se molte volte i giocatori si sono trovati per le mani prodotti mediocri, incompleti, e che non verranno mai finiti. Fortunatamente esistono anche casi di giochi Early Access che promettono bene, e che nel tempo continuano a ricevere aggiornamenti. Uno di questi giochi è Stonehearth, titolo sviluppato dalla Radiant, software house californiana fondata nel 2011.
GAMEPLAY
Stonehearth è un videogioco gestionale, nel quale il giocatore prenderà il comando di un piccolo gruppo di coloni, con lo scopo di farli sopravvivere raccogliendo cibo e risorse, costruendo case e rifugi e lottando con le varie razze di mostri che popolano la mappa di gioco. Al momento della creazione della partita, il giocatore potrà:
Scegliere la razza
Al momento, sono disponibili due razze di coloni tra cui scegliere, la Ascendancy e i Raya’s Children. Le uniche differenze per adesso sono solo stilistiche, scegliere l’una o l’altra razza non influenzerà l’esperienza di gioco.
Scegliere il bioma
A differenza della scelta della razza, quella del bioma influenzerà l’esperienza di gioco. Scegliendo il bioma “temperato”, la mappa di gioco sarà ricca di fonti cibo (animali e cespugli di bacche) e di legname, rendendo più semplice iniziare la partita. Scegliendo il bioma desertico, la mappa sarà ricca di minerali, ma sarà più difficile procurarsi cibo e legname.
Selezionare la difficoltà
Uno degli ultimi passi da fare prima di iniziare una partita, è selezionare il livello di difficoltà. Si può scegliere se affrontare una partita senza mostri e pericoli esterni, con il numero base di mostri, oppure selezionando il livello di difficoltà massimo, con un gran numero di nemici, più grandi e cattivi di quelli base.
Coloni e risorse iniziali
Dopo aver selezionato il livello di difficoltà, è il momento di scegliere i nostri coloni, che verranno generati casualmente. Il giocatore avrà a disposizione una piccola somma di denaro, con la quale potrà scegliere se acquistare alcuni strumenti o del cibo, oppure non acquistare niente e tenersi i soldi per la partita.
Generare la mappa
Ultimo passo prima di iniziare la partita è generare la mappa e scegliere il punto in cui stabilire la colonia, cercando un’ottima posizione ricca di risorse.
Parlando del gameplay puro, la chiave per la sopravvivenza in Stonehearth è diversificazione dei ruoli. Fondamentale per la sopravvivenza è creare una fonte di cibo rinnovabile, quindi destinare un paio di coloni all’agricoltura è doveroso, così come addestrarne altri all’uso di armi, per difendere il villaggio dalle minacce esterne. Il ruolo più importante di tutti è quello del carpentiere, dato che è l’unico che può costruire gli strumenti da lavoro e le armi per gli altri coloni, oltre che le varie parti per costruire le case. Parlando della costruzione di case e altri edifici, Stonehearth offre al giocatore un numero predefinito di costruzioni preimpostate, oltre a un editor, che permette di costruire edifici in libertà. L’ultimo aspetto del gameplay è quello del numero di coloni a disposizione. Al sorgere di ogni nuovo giorno di gioco, verranno conteggiati tre fattori: la quantità di cibo a disposizione della colonia, il morale dei coloni e la ricchezza totale, data dalla quantità di denaro a disposizione e dal valore degli oggetti creati. Se questi tre fattori raggiungono un valore minimo (che aumenta in base alla popolazione della colonia), verrà aggiunto un nuovo colono.
GRAFICA
Dall’ avvento di Minecraft sul mercato, sempre più software houses hanno scelto di utilizzare per il propri titoli una grafica “cubettosa”, creando un’infinità di cloni senza anima. Gli sviluppatori di Stonehearth hanno optato per una via di mezzo, scegliendo uno stile grafico Minecraft-like meno spigoloso, molto colorato e che alla lunga non stanca. La luce e le ombre sono molto scenografiche, così come il fuoco di torce e falò è fatto molto bene. Ben dettagliati e fatti bene i mostri.
SONORO
La colonna sonora, Composta da Raj Mann, è veramente bella, e alcune tracce, ricordano le soundtrack dei vari The Legend Of Zelda. Difficilmente si trova qualcosa del genere in un gioco Indie. Un lavoro fatto benissimo, che può dire la sua anche nei confronti di colonne sonore di giochi ad alto budget.
GIOCABILITA’
Imparare a giocare a Stonehearth è semplice, e anche per padroneggiare tutti gli aspetti del gioco non è necessario un gran dispendio di tempo. Questo permette di godersi fin dalle prime partite il gioco nella sua interezza, aspetto fondamentale per un titolo ancora incompleto.
LONGEVITA’
Parlare di longevità per un titolo ancora in Alpha è molto difficile, tuttavia è doveroso fare alcune considerazioni. Allo stato attuale dello sviluppo, La longevità di Stonehearth è data dalla voglia del giocatore di fare più o meno le stesse cose ripetute all’infinito. L’introduzione di nuove classi di lavoratori ha aiutato a rendere il gioco molto più vario, e sicuramente gli aggiornamenti futuri verteranno su questo aspetto, dato che dal punto di vista grafico, il titolo è già a un ottimo punto di sviluppo. L’introduzione di nuovi biomi e nuove razze di coloni (magari ognuna con caratteristiche diverse ed esclusive) può sicuramente rendere il titolo ancora più longevo.
CONCLUSIONI
Per essere un titolo ancora in versione Alpha, Stonehearth dimostra già di avere il potenziale per imporsi sul mercato dei giochi gestionali e strategici, grazie a uno stile grafico accattivante, una buona profondità delle sue meccaniche (sopratutto la varietà di ruoli per i coloni è notevole) e una colonna sonora eccezionale. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
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