Dopo StoneHearth, anche il prossimo gioco della rubrica IMDIE sarà un titolo early access. Nello specifico, verrà recensito DungeonRift, titolo di debutto della RiftyGames.
(Tutti gli screenshot presenti nell’articolo sono stati catturati da chi scrive l’articolo).
Grafica
Graficamente parlando, DungeonRift non è niente di eccezionale. Le mappe di gioco sono piuttosto scarne, anche se i mostri e il personaggio controllato dal giocatore sono carini da vedere. Non è certamente il suo punto di forza.
Sonoro
Ogni area di gioco ha una sua colonna sonora predefinita, tutte ben fatte. Buoni gli effetti sonori delle armi e dei mostri.
(Non è stato possibile trovare le singole tracce del gioco staccato dai gameplay, alla fine della recensione verrà linkato un video gameplay per permettere di ascoltare l’audio di gioco).
Giocabilità
Imparare a giocare a giocare a DungeonRift è molto semplice: tutto quello che si deve fare è muoversi, e attaccare a distanza o da vicino. avere dei comandi così semplici da imparare rende il gioco molto immediato e fruibile appiena sin dalla prima partita. Il titolo può essere giocato sia con mouse e tastiera che con un pad da gioco (tipo quello del XBox 360).
Gameplay
Il vero punto di forza di DungeonRift è il gameplay. Il personaggio si ritroverà all’interno di arene generate casualmente, e per superare ogni livello, sarà necessario uccidere tutti i nemici presenti. La particolarità di DungeonRift è che il personaggio controllato dal giocatore non aumenterà di livello e non migliorerà (eccetto per i pochi potenziamenti che possono essere trovati nei forzieri durante la partita), mentre i nemici lo faranno, diventando sempre più potenti e guadagnando nuove abilità, rendendo la sfida sempre più difficile. Una formula semplice ma estremamente efficace. Per rendere il tutto più divertente, è possibile giocare in multiplayer locale (al momento solo fino a due giocatori)
Longevità
All’interno di DungeonRift vi sono due modalità di gioco principali: quella classica e la modalità PolandRift, dove il personaggio controllato dal giocatore sarà la famosa PolandBall, con lo scopo di eliminare le altre countryballs, per una partita ad alto tasso memico. Si tratta comunque di una modalità parallela a quella principale, che non aggiunge niente all’esperienza principale in termini di gameplay. Per aumentare la varietà dei livelli proposti, è presente anche un editor, facile da imparare ad usare.
Conclusioni
Nella sua estrema semplicità, DungeonRift si dimostra un gioco divertente e facile da imparare, ma che al momento soffre di una mancanza di contenuti che deve essere colmata entro la release ufficiale. Nella pagina Steam del gioco gli sviluppatori parlano di alcune migliorie che verranno apportate proprio per rendere il titolo più profondo e longevo.
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
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