Un po’ come Difesa dalle Arti Oscure nell’universo rowlingiano, questa rubrica pare maledetta e destinata ad un infinito tourbillon di redattori.
Stavolta l’articolista (si spera per un po’) sarò io, Luigi, anzi, Gianluigi [cit.], e vi aiuterò ad esplorare quell’infausto luogo abitato da VIP dimenticati, bambinette petulanti e gente che vorrebbe diventare famosa (o perlomeno tanto da riuscire a fare una comparsata da Barbara D’Urso) anche conosciuto al grande pubblico come Twitter.
Precisando che non mi limiterò a copiare i tweet che si trovano schiacciando sull’hashtag, in questa rubrica pubblicherò quelli che mi colpiranno di più e si parlerà di ciò che accade nel mondo e di come viene commentato, spietatamente, dal POPOLO DELLA RETE!!1!.
Nella settimana appena trascorsa, tra le valanghe di hashtag sui One Direction e roba simile che ormai appestano il network, ci si è ritrovati a discutere di argomenti piuttosto disparati.
Al primo posto per lulz troviamo la protesta di Dolce & Gabbana, scatenata da un commento dell’assessore al commercio del Comune di Milano D’Alfonso che venerdì 19 luglio li ha definiti “evasori fiscali”. E solo perché in passato sono stati condannati in secondo grado a pagare 343 milioni di euro a testa per evasione fiscale, tsk.
Ecco i migliori commenti alla vicenda.
1) Dolce & Gabbana chiudono a Milano per 3 giorni:
– Renzi incontra Dolce & Gabbana: voglio parlare ai delusi dall’agenzia delle entrate (@the_enemywithin)
– Enormi disagi a Milano per lo sciopero di Dolce&Gabbana. Gente costretta a fare shopping da Zara. Sono sempre i cittadini a pagare #wpeppe (@StefaniaCarini)
– Sciopero #dolce&gabbana, sotto il sole cocente distribuite bottigliette d’acqua di colonia alla popolazione (@FraPor78)
– Mi sembra che Dolce & Gabbana siano già entrati in campagna elettorale. (@soulista)
– Briatore solidale con Stefano Gabbana. Rido tanto, e poi piango. Merde. (@kikkalenzi)
E di cosa parlare, dopo la protesta di due miliardari, se non del Chris Brown della mutua: Massimo Di Cataldo che picchia, forse, la moglie Anna Laura Millacci.
La polemica è nata dopo che la donna, non denunciando il marito, ha ben pensato, invece, di pubblicare le foto del suo volto tumefatto e di un feto a mollo in un bidet su Facebook.
Qui i tweet che mi hanno colpito:
2) Di Cataldo è finalmente diventato famoso:
– “sei ciò che canti” #massimodicataldo (@Robertosoulsud)
– Mi state dicendo che la vicenda #MassimoDiCataldo potrebbe non essere vera? Ma allora chi è che cantava quelle cagate? (@alexqualcosa)
– #dicataldo #massimodicataldo ” se adesso te ne vai… Ti rompo il culo ” (@jena1977xxx)
– La storia della compagna #massimodicataldo potrebbe essere un fake, le sue canzoni purtroppo no (@GongoGorillo)
– Finalmente #massimodicataldo è riuscito a diventare famoso. (@Restainternos)
Al terzo posto troviamo la nascita del Regal Pargolo della coppia di duchi di Cambridge il Principe William e Kate Middletone.
Effettivamente per hype e risonanza mediatica forse avrebbe meritato una medaglia d’argento ma vaffanculo, noi abbiamo votato per la repubblica, non per la monarchia.
Questo parto si è distinto per il semi-menefreghismo della gran parte della popolazione dei paesi occidentali, la morbosità, invece, dei paesi che lottarono per ottenere l’autonomia dall’Impero Inglese, valli a capire, e per l’infinita durata del travaglio (sarà la parola ad avere un effetto soporifero endemico?)
3) Il Royal Baby e l’infinito travaglio online
– Mi fa un Royal Baby con ghiaccio? (@iloveDannyBoy)
– Se la regina Elisabetta non si affaccia dal balcone dell’ospedale e alza il royal baby stile “Il Re Leone” mi offendo seriamente. (@youmakemesing_)
– Ho appena fatto il mio royal baby mattutino! (@agnesawyer)
– If they’re going to give it a common British name how about Mohammed? #RoyalBaby (@kaiwebb2)
– Secondo me sto #RoyalBaby sarà umile tipo il Papa. Gia vedo i titoli su Repubblica ” il #RoyalBaby si cambia i pannolini da solo” (@MatteoPontes)
– Il #Royalbaby tarda a nascere. Convocato #Alfano come esperto di espulsioni di bambini. (@BorioniStef)
All’ultimo posto troviamo il Papa in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù, Paese che evidentemente ha così tanti soldi da poterli utilizzare per una predica qua e là del Pontefice: pare infatti che le manifestazioni di piazza durante la Confederations’ Cup scorsa furono solamente un modo per combattere l’ansia da visita papale.
4) Il Papa arriva in Brasile da Roma. A piedi.
– In Brasile pare che Papa Francesco sia stato tesserato dal Santos. (@andrea_tromba)
– +++ PAPA FRANCESCO ATTERRATO IN ANTICIPO A RIO: HA PILOTATO PERSONALMENTE L’AEREO, ORA STA SMISTANDO I BAGAGLI +++ (@albertoinfelise)
– Papa Francesco é l’unico che in questo periodo riesce a far muovere l’economia. (@enzogtm)
– Papa Francesco è così umile che ai piedi mette le espadrillas. (@MauroDeMarco)
– Il Papa è finalmente arrivato in Brasile. Sta bene. E’ un maschio. Pesa 82 chili e 800 grammi. (@azael)
P. S. : Non ho appositamente parlato della morte di Antonelli non per una qualche forma di riguardo, ma solo perchè la maggior parte delle battute erano spudoratamente uguali a quelle uscite per Simoncelli e Tomizawa (di lui ve n’eravate già dimenticati, eh?)
Ricordate che se avete tweet che ritenete interessanti su ciò che accade nel mondo menzionate @IMDInternet e, se saranno divertenti, verrete retwittati.
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