Signore (Rivolgendomi solo ad uno di voi) e signori (Rivolgendomi a tutti). Sono sempre Nì.

“Ogni qualvolta una massa evita di autodefinirsi all’unisono, è lì che si scorge la netta superiorità dei pinguini”. Inizialmente non ero in grado di interpretare questa frase tratta da Gatteo 1:33. Di solito infatti, quando un individuo necessita di un ideale in comune con un gruppo di singole entità poco sicure di sé per compensare la propria vuotezza e la di lui mancanza di idee, esso individuo non fa che ostentare l’ideale di cui sopra in modo da essere accondisceso nella pubblica piazza da chi segue la medesima filosofia di un altro. Poi però, recentemente mi sono interessato alle sottoculture della vostra epoca, e non ho potuto fare a meno di notare che, benché ce ne siano molte che tranquillamente e anzi, fieramente si danno un nome ed istituiscono regole, ce ne sono altre che si negano da sole. Ovvero: ogni individuo appartenente alla sottocultura stessa, sarà convinto per il resto della sua vita di non fare parte di alcuna sottocultura, anzi, per la proprietà transitiva, crederà di esserne l’ideatore ed unico appartenente, escludendo totalmente la possibilità di avere notato  modi di vestire e movenze che ha assunto in seguito passivamente dato che le sue idee, altrimenti, avrebbero continuato a fiorirgli in testa con cadenza semestrale. Regina di queste culture è quella hispter, basata sui pantaloni e le verdure. Questi cari ragazzi, sopportano l’arduo flagello della vita grazie al fatto che ti ci frustano, sbattendoti in faccia il sesquipedale problema della loro esistenza. Mi viene in mente una parabola di Miarco riguardante l’assoluzione dei criceti, dove Miarco stesso afferma che: “A volte un’assoluzione può essere una soluzione, dato che la soluzione all’assoluzione sarebbe assolutamente sensazionalistica una volta selezionato l’azionista da sezionare al consorzio insieme allo zio”. Di certo non mi permetto di contraddire Il Vano* ma mi duole ammettere che ci sono volte in cui al contrario di quello che afferma nella sezione 21 – 18 del suo vangelo, l’assoluzione non solo è carta straccia, ma denota una discreta quantità di “assistenti” in ambito legislativo, e non per essere pedante, ma questo mi scoccia; capirete stranamente infatti anche voi che ho ragione io e lui no. Mi è capitato di trovare un hipster: Quel giorno ero fortemente assetato, ed una volta recatomi dal fruttivendolo per comprare del succo, all’interno dell’attività commerciale del suddetto venditore di pompelmi, ho incontrato un ragazzo: esso era impegnato nella lettura del tomo “Citazioni insolite per risultare fuorviante ed ostentare la conoscenza del cinema se viene criticata la propria originale, assolutamente inattaccabile e non fortemente contraddittoria filosofia di vita inventata esclusivamente da te, e seguita da nessun altro, davvero, nessuno“. Una volta notato il curioso titolo del libro, mi sono avvicinato al ragazzo e ho chiesto lui cosa stesse facendo. Detto questo è partito un dialogo:

–  Sto leggendo.

– Vedo. Posso sapere cosa?

– Certo.

– E.. cosa stai leggendo?

– Un libro. Mi sembra evidente.

C’è stata una breve pausa di riflessione. Dunque ho preso a colpirlo con un machete. E’ stato appagante, nonostante mi abbia impedito di conoscerlo meglio a livello antropologico.

Ni, Il Profeta Del Viola.

*Vano: Il nome con cui viene chiamato Miarco, deriva dalla sua forte inutilità.