Terzo e ultimo capitolo sugli anelli in Dark Souls 3 (con la possibilità di un capitolo extra per gli anelli del DLC in uscita proprio oggi), dopo i primi due che hanno inaugurato questa bellissima guida. Ne son rimasti pochi, quindi via che si fa in fretta.
Anello Scaglie di Drago (Dragonscale Ring):
Questo anello può risultare utile quasi solo a giocatori che usano armi particolarmente pesanti e lente, e che dunque rischiano il backstab con ogni attacco. Ha meno senso usarlo con armi veloci, soprattutto se consideriamo il fatto che il backstab non è istantaneo, ma c’è una piccola finestra durante la quale gli si può sfuggire, cosa che chi usa armi con recovery frame molto bassi può fare abbastanza facilmente. Può avere la sua utilità se ci si ritrova a combattere col principale nemico del gioco, ovvero il lag. Trovandosi di fronte a un avversario che manifesta una latenza (latency) preoccupante, indossare questo anello per minimizzare i danni fatti dai probabili lagstab può essere una buona idea.
Anello della Magia/del Fulmine/del Fuoco/dell’Oscurità (Magic/Lightning/Fire/Dark Clutch Ring):
Anelli che trovano il loro posto quasi solo in build glass cannon, in PvP hanno un’utilità ridotta (nonostante ufficialmente il danno elementale riceva un boost del 15%, questo è vero solo in PvE, mentre contro altri giocatori si infliggono danni minori), rendendosi utili quasi solo a personaggi pure caster, in quanto un giocatore melee sarebbe troppo svantaggiato dal malus alle proprie difese. Provare a scambiare colpi utilizzando questi anelli, ad esempio con la Moonlight Greatsword (Spadone della Luna) e l’Anello della Magia, è generalmente una pessima idea.
Anello del gatto (Silvercat Ring):
Chiaramente inutile nei duelli, può rivelarsi molto utile a un invasore, sia per scappare da un gruppo di gankers utilizzando percorsi inusuali, sia per farsi seguire dall’host e/o i suoi phantom cadendo da altezze tali da uccidere o ferire questi ultimi, lasciando l’invasore illeso. Questo ovviamente limita l’utilizzo dell’anello solo a determinate aree ricche di aree rialzate, ma è comunque una possibilità da tenere a mente nel caso si voglia essere proprio QUEL TIPO di invasore. Da non dimenticare che la stessa tattica potrebbe essere adottata da un host per liberarsi di invasori particolarmente aggressivi e non troppo attenti.
Anello Sanguigno di Carthus (Carthus Bloodring):
Quest’anello viene usato soprattutto da giocatori che ancora non hanno fatto del tutto propri i timing delle rotolate, o da quei giocatori che vogliono annientare l’effetto del lag ampliando il numero dei loro i-frames (frame di invincibilità). In ogni caso, gli effetti di questo anello si sentono eccome, e può essere incluso anche in build molto veloci per utilizzare tattiche hit and run estremamente aggressive, dato che sarà molto più difficile punire le rotolate successive a questi attacchi. Per applicare una tattica del genere però bisogna essere abbastanza sicuri di ciò che si sta facendo, dato che la riduzione delle difese è significativa e si potrebbe essere aspramente puniti per la propria arroganza.
E così è conclusa la sezione sugli anelli di Dark Souls 3 per il PvP, con questo scoppiettante terzo episodio. Dal mese prossimo si comincerà a discorrere di altri aspetti del PvP, seguiteci per imparare come diventare i giocatori più odiosi e tryharder immaginabili, mancate solo voi.
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