È così, è successo, è stato finalmente dimostrato. Chi lo diceva da tempo aveva ragione, chi l’ha capito dopo era un ingenuo, chi ancora lo nega è cieco.
Di cosa parlo? Ma di Grillo-leaks, ovviamente! E delle rivelazioni che sono uscite su di lui.
I FATTI
Cos’è Grillo Leaks? È un sito; anzi, era un sito. Adesso è irraggiungibile, ma nel corso della sua breve esistenza ha postato un certo quantitativo di materiale riservato del Movimento; contatti privati e registrazioni di conversazioni fra le altre cose. Il Fatto Quotidiano, (incredibile, oserei dire) ha fatto quello che i giornali veri hanno tralasciato: pubblicare per intero qualcosa. Gli unici spezzoni che si trovano vengono da La Repubblica, sono tagliati e vengono dal colloquio fatto in seguito all’espulsione di Artini e Pinna; qua invece abbiamo l’audio (quasi) completo; onore a Travaglio e Gomez, che finalmente hanno deciso di fare qualcosa da veri giornalisti (chi dicesse “è la legge dei grandi numeri” avrebbe ragione).
Ora il Movimento 5 Stelle ha fatto la denuncia alla Polizia Postale e il sito è in down (non necessariamente le due cose sono legate, ad ora non c’è modo di saperlo); questo è quanto.
Ora, vorrei offrire un paio di considerazioni personali al riguardo; prima, però, è doverosa una premessa.
Nella Commissione Direttiva di IMDI si stava discutendo democraticamente su chi dovesse scrivere questo articolo, e si è deciso che, come nella mafia a uccidere i pentiti devono essere i parenti più stretti, a parlare del più grosso scandalo grillino degli ultimi tempi dovesse essere uno che al Movimento era vicino. Per questo motivo, la scrittura è stata affidata a me. Ex grillino, ex complottaro, ex animalista eccetera eccetera eccetera.
Detto questo, seguono le considerazioni.
Prima cosa: è ironico che Grillo e grillini, dopo aver passato mesi a pubblicare spazzatura di registrazioni smezzate su TzeTze, ora sporgano denuncia perché la pratica al contrario non gli piace. Sulla liceità delle registrazioni in tanti dicono un sacco di menate: la verità si trova qui. In sintesi, registrare le conversazioni a cui partecipi è lecito, usare in processo le registrazioni che hai ottenuto lecitamente è fattibile, farle ascoltare a terzi può costituire reato.
La seconda considerazione è più legata al contenuto delle registrazioni. E cioè che quelli che dicono che Grillo è un bravo capo non hanno più scuse. Perché Grillo come capo fa schifo. Partiamo dal sito di Repubblica, che posta questi quattro estratti
Primo estratto: i grillini volevano organizzare una seduta del Parlamento FUORI dal Parlamento, in una piazza di Roma. L’idea era stata lanciata da Grillo, ma non se n’era fatto niente. Nel corso del colloquio i motivi vengono fuori: i parlamentari si aspettavano che la cosa venisse lanciata dal blog affinché avesse risonanza (e anche per non rimanere soli come quattro coglioni in una piazza altrimenti vuota per sostenere un’iniziativa di cui nessuno sapeva niente); una simile idea non è nemmeno passata nell’anticamera del cervello di Grillo, che dice “non devi informare che vai fuori. Vai e basta! La comunicazione viene dopo l’azione, non prima.”
Ora, Grillo è probabilmente l’organizzatore di grandi eventi che tutti vorrebbero. È geniale.
In pratica, funziona così: prima ti sbatti per organizzare qualcosa e farlo, poi avverti la gente. Però DOPO averlo fatto. Io mi immagino un ragionamento simile applicato ad Expo: facciamo lavorare la gente per anni ai padiglioni, alle infrastrutture e al marketing, ci teniamo sei mesi di esposizioni, e poi martelliano pesante di pubblicità sull’Expo una volta che è finito. È il futuro, gente.
Secondo estratto: dicono a Beppe che Artini non ha rendicontato sul sito perché il sito non funziona. Continuano a dirgli in tre o quattro che non funziona, e lui risponde soltanto che invece funziona perché lo dice la Casaleggio, e se la Casaleggio gli ha fatto fare il blog e gli ha permesso di arrivare al 25% col suo motore di ricerca (motore di ricerca…? Ma è un termine a casaccio come il “Sistema Operativo 5S”, o hanno veramente fatto una roba tipo Google? Non so, non sono sicuro di voler sapere), allora sanno fare le cose bene. Indubitabile: se un programmatore è riuscito a fare un miracolo una volta, qualsiasi cosa programmerà in futuro sarà sempre priva di bug. Matematico, sicuro, certo.
Terzo estratto: Grillo mena il can per l’aia durante tutta la registrazione, rispondendo ad altro, buttando la conversazione in caciara e gettando frasi a random quali “ma quindi lo fate per i soldi” o “vi fidate di me?”. Una delle pochissime risposte dirette la dà quando chiedono chi ha deciso l’espulsione di Artini. Risposta “io e Casaleggio”. Perché? “Perché non dà i rendiconti”. Una voce pigola, timidamente, questo
“Mancano i rendiconti. I rendiconti della campagna elettorale delle europee. Voi quelli non li avete pubblicati”
Di fronte a questa ultima frase, mi piace pensare che Beppe abbia assunto un’espressione simile a questa.
Ovviamente non ha risposto nel merito, ma, se TzeTze non fosse una pagina satellite del blog, mi consola pensare che avrebbe titolato qualcosa del tipo “GRILLO SENZA PAROLE DI FRONTE AL DEPUTATO! L’INCREDIBILE AFFERMAZIONE CHE SMASCHERA IL LEADER DEL CINQUE STELLE”.
Quarto estratto: profondissima analisi politica sulle motivazioni della sconfitta alle europee. In sintesi hanno perso il contatto con il territorio perché quelli fanno le interviste sui giornali.
Premetto: io ho una visione un filino diversa sui motivi che stanno dietro a quella bruttissima batosta, ma sono opinioni, oh. Per me hanno contato le espulsioni più becere della storia, campioni umani come la Lombardi e Crimi messi a rappresentare il Movimento, le uscite improbabili della Taverna su euro e sperimentazione animale, e gli annessi grillini insultanti e deliranti. Ma anche lo staff di comunicazione peggiore della storia, pagine spazzatura come TzeTze e la Fucina, i senatori che si sdraiano per impedire il voto allo Sblocca Italia, le apologie di fascismo (io ricordo ancora “Mussolini non uccise Matteotti, gente) e genericamente tutta l’aria di improvvisazione e pressapochismo che circonda il 5S. Quest’ultimo, per inciso, è un difetto che condividono anche con Renzi: pure lui si muove a braccio, vedendo di volta in volta su cosa concentrarsi senza un piano di lungo termine(specie nei primi giorni del suo governo; ora molto meno). Anche le espulsioni ci sono negli altri partiti, idem le prese di posizioni per la pancia dell’elettorato e i campioni della deficienza umana. Il 5S, però, porta tutto questo all’estremo: se gli altri hanno parlamentari cattivi, loro portano quelli cattivissimi, se gli altri votano leggi porcata, loro fanno porcate ancora peggiori, se gli altri espellono, loro scomunicano con ignominia.
Allora lo stesso ragionamento, di incremento all’ennesima potenza, lo applico anche a loro. Se gli altri non li voto perché non mi piacciono, loro LI VOTO ANCORA MENO, perché mi fanno schifo marcio. Se facessero una legge elettorale con il voto al negativo, calcherei sul loro simbolo così tanto da fare nulla la mia scheda e le cento successive, lo giuro su tutto ciò che ho di più caro.
Ogni tanto confesso che mi capita di pensare che forse i 5S possano guarire. “Forse”, mi dico “limando un po’ questo, e cacciando via questi due, e scusandosi con gli altri, potrebbero tornare un’alternativa. Non dico seria, per carità, ma che almeno non mi faccia vergognare di essere nato in quest’epoca”.
Sono palle.
Leggo i commenti a un qualsiasi post, e mi rendo conto che per ognuno che ci mette dell’impegno e della sana voglia di fare del bene, ci sono cento leghisti mancati. Guardo i parlamentari, e per ognuno di quelli che si sbattono e che ci credono ci sono altri cento che sposano battaglie stupide, populistiche e demagogiche. E comunque, anche quelli che si sbattono perché ci credono, siano essi parlamentari o cittadini comuni, comunque non sanno niente di ciò di cui parlano. Il Movimento si vuole suicidare; è stato il mio primo amore politico, ma non mi risparmierò di sorseggiarmi uno spritz mentre aspetto che il cadavere passi lungo la riva del fiume.
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