Ferdinando Buscaglione, noto per tutti come Fred, nacque a Torino il 23 novembre del 1921 ed è stato un cantautore polistrumentista oltre che attore molto famoso negli anni del secondo dopoguerra: una vera e propria star che ha portato lo swing nella penisola. Assieme al suo gruppo “Asternovas“, Fred Buscaglione ha inciso pezzi indimenticabili come “Che bambola!” ed “Eri piccola così” raggiungendo il successo che l’ha portato ad essere una vera e propria icona della musica italiana. Fin da subito Fred, da “giocherellone della musica”, dimostrò interesse nei confronti di questa e a undici anni si iscrisse al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino.
Dopo tre anni rinunciò agli studi, un po’ per via delle condizioni economiche familiari ed un po’ per il fatto che il giovane Fred Buscaglione (stando a quello che c’è scritto nella sua biografia, redatta da Gioachino Lanotte) non amasse particolarmente la musica classica. Nonostante l’abbandono degli studi continuò a seguire il percorso che aveva tracciato e iniziò ad esibirsi come artista jazz nei locali della Torino degli anni ’30 come polistrumentista, suonando perfettamente: tromba, violino, contrabbasso e pianforte. Proprio durante il suo periodo torinese fece la conoscenza di Leo Chiosso, che notò fin da subito l’esuberanza di quel giovane Ferdinando della provincia di Biella, oltre che la sua dote di vero intrattenitore per il pubblico. I due rimasero amici fino a quel tragico incidente del 3 Febbraio 1960, giorno in cui Buscaglione morì a bordo della sua Ford Thunderbird nel quartiere dei Parioli a Roma.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, come tanti giovani, anche Fred Buscaglione venne chiamato alle armi, venendo stanziato nella caserma di Is Mirrionis, in Sardegna. Tra le tante persone che Fred conobbe durante la sua esperienza sarda vi era Fausto Orizi, trombettista sassarese che suonò proprio con Buscaglione e durante un’intervista a “La Nuova Sardegna” raccontò la sua storia:
«Nell’inverno del ’41, da Torino arriva Buscaglione. È solo un ragazzo di vent’anni, fresco di stellette come noi. Fa un po’ lo spavaldo. Insomma, ci sembra uno sbruffone. Si vede però che ha un buon carattere. In Piemonte suonava già.»
Durante la guerra infatti Buscaglione assieme a Orizi e ad altri commilitoni spesso capitava di intrattenere spettacoli per le truppe, con un complesso chiamato Orchestra Calabria (chiamata così per via della divisione in cui erano stanziati, per l’appunto, Divisione Calabria).
Proprio ad is Mirrionis vi erano le apparecchiature di “Radio Sardegna“, che ebbe un ruolo importantissimo nella storia italiana, perché fu tra le prime radio (se non la prima in assoluto) a trasmettere in maniera libera dopo la caduta della dittatura, annunciando inoltre due anni dopo la fine del conflitto. Dopo l’8 settembre 1943, Ferdinando ed i suoi commilitoni vennero fatti prigionieri dagli alleati, e nonostante la prigionia Fred prese parte alle trasmissioni di “Radio Sardegna” assieme alla sua orchestra nata proprio in quel periodo, il “Quintetto Aster“, che in seguito venne rinominato “Asternovas” e con cui Buscaglione arrivò al successo. Sempre in questa “esperienza americana” Fred ebbe modo di farsi influenzare dal paese stelle e strisce, ed è risaputo che proprio da loro importò lo swing, genere musicale molto in voga durante il periodo e di cui lui si innamorò subito.
Dopo l’annuncio del 7 maggio 1945 la guerra finì. Ferdinando tornò a Torino assieme a quattro ragazzi sardi che conobbe durante il periodo di leva: Franco e Berto Pisano, Gianni Saiu, Carletto Bistrussu con cui aveva formato il “Quintetto Aster“. Ai cinque iniziali poi si aggiunsero Giulio Libano, Fatima Robin’s (moglie di Fred dal 1953 al 1959) e Sergio Valenti. Da “Quintetto Aster” si passò quindi ad “Asternovas“, gruppo che ripartì dalla scena torinese, riprendendo ad esibirsi nei locali più famosi della città, puntando seriamente a sfondare nel mondo della musica. Dopo gli anni di leva ebbe modo di tornare a frequentare Leo Chiosso, amico di lunga data con cui ebbe una lunga relazione produttiva a livello di testi.
Si dice che Fred Buscaglione sia stato uno dei primi a importare lo swing in Italia, e attorno la sua figura si è detto anche dell’influenza americana nello stile di come appariva al pubblico. Baffetto alla Clark Gable, capelli pieni di brillantina, sigaretta a lato della bocca, gessato e ovviamente whiskey facile. Durante la sua breve carriera musicale, Fred Buscaglione riuscì a incidere tantissimi dischi sotto l’etichetta “Cetra“, (che incise anche artisti come Nilla Pizzi e Claudio Villa) la quale registrò il primo 78 giri degli Asternovas nel 1955, che arrivò a vendere quasi un milione di copie, risultato straordinario all’epoca. In brevissimo tempo “Fred dal whiskey facile” raggiunse la notorietà, apparendo spesso in programmi televisivi, radio e anche film. Apparì in tante pellicole cinematografiche, ed ebbe un ruolo di protagonista in “Noi duri“, commedia musicale del 1960 con Antonio de Curtis, in cui Buscaglione recitò la parte di Fred Bombardone, agente federale che aveva il compito di infiltrarsi in un night club gestito da un trafficante di droga (interpretato da Totò).
Infine, il 3 febbraio 1960, all’apice del successo, Fred è vittima di quello scontro fatale, fine di una vita breve ma intensa. La storia di un ragazzo innamorato della musica, che iniziò suonando nei locali di Torino e che passando per gli spettacoli per le truppe, seppe trarre il meglio dall’esperienza di una prigionia per importare un genere quasi sconosciuto in Italia. Semplicemente Fred Buscaglione, un musicista che è diventato leggenda.
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