Salve, Sono Ni.
Ferire e riferire significa ferire due volte la stessa entità o ferire un’entità e poi andare a dirlo a qualcuno? Questo dubbio mi ha sempre tormentato, ma ieri, mentre contemplavo il Meow per l’ennesima volta, mi sono imbattuto in questo racconto il cui autore non viene citato, ma che importanza ha!? Tanto è una sorta di documentario. Ecco a voi “La Guerra Del Divano”. (nda: Vi prego di leggere questo articolo con il tono usato solitamente da Piero Angela).
La Guerra Del Divano non ebbe mai un vero e proprio inizio, infatti non iniziò. Le principali cause di questo conflitto che non è mai avvenuto furono la solidarietà tra il regno di Mario V e Nitrito XVI, e l’estrema noncuranza di qualsivoglia tradizione bellica dovuta al fatto che nel 98 D.G. (Epoca del Non – Conflitto) tutti erano privi dei principali arti. Il Rapporto tra i due monarchi si rafforzò negli anni grazie a reciproci doni e vari ‘favorelli’ quali il tendere i panni l’uno per l’altro e la vicendevole accortezza di non appellarsi con il nome di Carmelo*. Da ricordare un connubio di entrambe le convenzioni sociali nel 89 D.G. quando una camicia con ricamata sopra la scritta “Non mi chiamo Carmelo, anzi” venne consegnata ufficialmente tramite posta elettronica alla corte di Nitrito XVI da parte di Mario V che quel giorno non era diverso perché era simile. Da ricordare anche il famoso discorso dove Nitrito XVI lodò lo scialle del Vaticano sottostante. Un altro episodio educativo fu certamente il prestito e l’immediata riconsegna di un tasso vegano imbalsamato tra i due monarchi. Avvenne dunque che i due reggitori si incontrarono nel bosco dell’Acqua Ossigenata all’ombra di un cactus nano. Una volta scambiatisi i reciproci omaggi, Nitrito XVI non ci pensò due volte e consegnò lestamente a Mario V un tasso che egli portava nel taschino in modo di prestarlo senza por tempo in mezzo e togliersi l’impiccio. Trovatosi il tasso nel palmo della mano, Mario V fu sopraffatto dall’ansia di ricambiare immediatamente l’immenso favore: “Sono confuso – disse – lo desideravo da quindici anni, grazie amico mio, te lo restituisco subito.” Commossi del reciproco ‘favorello’, i due monarchi presero a piangere copiosamente, infatti in quel luogo a ricordo del bel momento spuntò un lago spontaneo dove ancora oggi si va a starnutire per le ferie di agosto. Ciao.
Spero che il racconto vi abbia dilettati, se così non fosse è palese che non vi ha dilettato, e allora niente.
Ni, Il Profeta Del Viola.
*Carmelo: Uhm, tu prova a chiamarlo!
Ni è Il Profeta Del Viola. Beh, cosa ci fai ancora qui? Vattene!
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