L’elezione a sorpresa di Donald Trump come quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d’America ha creato un vero terremoto mediatico. In mezzo a un mare di rane depresse divenute simboli di odio razziale, buona parte dell’internet mondiale ha cercato di demonizzare, per tutta la durata della campagna elettorale, la possibile vittoria del poco moderato Donald, paragonando la sua ascesa al potere all’inizio di un olocausto nucleare. Sarà effettivamente così? Noi per sicurezza ci siamo portati avanti, elencando cinque videogiochi con ambientazione post apocalittica. Conoscerli a fondo potrebbe sempre essere utile.
Una della saghe post apocalittiche per eccellenza. Fallout 3 è ambientato a Washington D.C. , la capitale degli Stati Uniti, e quale miglior ambientazione per iniziare questa lista? La zona contaminata della Capitale è un luogo pericoloso e decisamente poco ospitale. I pochi insediamenti rimasti devono lottare contro innumerevoli pericoli per sopravvivere, dalle bande di predoni alle tante e terrificanti creature nate dall’esposizione alle radiazioni, come i Deathclaw o i Mirelurk. Inoltre uno dei maggiori pericoli è dato dall’Enclave, l’istituzione che ha sostituito il governo americano. Se questo deve essere il futuro dell’umanità, speriamo solo ci siano meno bug rispetto al gioco.
Mentre in Fallout 3 il protagonista del gioco è un individuo normale proveniente da un Vault (giganteschi rifugi anti atomici), In Wasteland 2 il giocatore vestirà i panni di un membro del corpo dei Ranger, i quali hanno il compito di riportare l’ordine e salvaguardare la pace nel nuovo mondo devastato dalle bombe atomiche. Solo i migliori possono sopravvivere in questo mondo devastato che cerca di risollevarsi e di ricostruire un futuro per i suoi abitanti.
Scarafaggi giganti? Robot assassini? Super mutanti alti tre metri? Niente di tutto questo. Nel mondo post apocalittico di Mad Max avremo a che fare esclusivamente con la bestia peggiore di tutte: l’uomo. In un mondo dove le risorse naturali sono praticamente tutte esaurite, gli individui più forti e senza scrupoli si uniscono in bande armate per accaparrarsi tutto quello che possono, lasciando ai deboli e agli indifesi le briciole. Una delle risorse più importante di tutte è il petrolio, indispensabile per raffinare il carburante necessario a rifornire le automobili, mezzo di trasporto fondamentale per sopravvivere in un mondo arido e inospitale.
Cambiamo continente e spostiamoci in Russia, patria di Vladimir Putin, per parlare di Metro 2033, gioco basato sull’omonimo romanzo. In seguito a una guerra nucleare, La popolazione di Mosca si è trasferita sottoterra, utilizzando le stazioni della metropolitana come rifugi, trasformandole in vere città-stato. Il dominio della superficie è lasciato ai Tetri, creature umanoidi che hanno ormai colonizzato la superficie. Cambiano i paesi e i leader, ma la paura di un futuro post apocalittico rimane invariata.
Questo gioco non parla di un futuro post apocalittico, ma riguarda ciò che avviene esattamente prima. Attraverso una grafica vettoriale anni ’80, lo scopo del giocatore sarà quello di eliminare il maggior numero di abitanti della fazione nemica, ricorrendo anche all’uso di armi nucleari. Un gioco di strategia brutale e cinico, dove non è necessario tenere conto delle proprie perdite, l’importante è annientare l’avversario.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, la paura della bomba atomica è rimasta viva nella mente della gente, sopratutto durante la Guerra Fredda. L’elezione di Donald Trump sembra aver risvegliato in molti questa paura. Sarà davvero questo il futuro della razza umana? Ai posteri l’ardua sentenza, anche se potrebbe essere una buona idea fare una buona scorta di tappi, meglio essere preparati a tutto.
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
12 Aprile 2017
30 Marzo 2017
4 Marzo 2017
8 Febbraio 2017
6 Febbraio 2017
Videogiocatore di vecchia data, collezionista di vinili e accumulatore compulsivo di inutili cianfrusaglie.
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