Il problema è che il libro vale se è un buon libro, se ha senso quello che c’è scritto
Da grande sostenitore del cartaceo quale sono, mi sono posto una domanda che sì, mi ero posto anche in precedenza ma mai in maniera concreta come questa volta: Desideravo acquistare la versione cartecea di Doctor Sleep ma… è disponibile solo in formato Kindle, mentre non è ancora certa la data di pubblicazione col supporto cartaceo. Questa cosa oltre a farmi girare enormemente le palle mi ha fatto riflettere un attimo, anche egoisticamente e pensando non solo a quello che difendo o penso, ma a quello che VOGLIO, adesso. E su questo si concentreranno anche le mie teorie.
E allora mi sono chiesto, meglio il cartaceo o il digitale?
Essendo molto tradizionalista ma anche realista vorrei affrontare e spingervi a dare la vostra opinione sui pro e contro dei due supporti. Per quanto mi riguarda preferisco il supporto cartaceo soprattutto, e sono certo che vale per tutti, sono nato e sviluppato in un periodo in cui il supporto digitale non era ampiamente utilizzato.
Può essere una questione nostalgica, ricordo i vari Topolino e i primi Stephen King, il Guerin Sportivo, il profumo ( non la puzza!) di inchiostro fresco e di ottima qualità delle pagine, purtroppo ricordo anche la puzza della carta riciclata di alcuni tascabili.
Il solo aggiungere alla libreria o alla collezione di Dylan Dog un nuovo albo mi faceva ( e mi fa) sentire ‘ completo’. Non c’è niente di meglio di sfogliare un libro sotto le coperte mentre fuori fa un freddo cane senza temere che la batteria finisca o che qualcosa vada in tilt, col libro non succederà mai.
Sono strane sensazioni eh. Sentirsi quasi un pionere dopo che il mio prof. Di Epigrafia Medievale disse: ”Solo il cartaceo, l’impresso sopravvive ai tempi, quindi se volete tramandare qualcosa alle generazioni future, cercate di conservarlo e tramandarlo‘. Belle parole.
MA, finendo da fare riflessioni da checca vorrei esaminare con occhio più critico e realistico la questione.
Credo che l’utilizzo di un materiale o dell’altro dipenda dalla destinazione che vogliamo affidare all’uno a all’altro supporto.In breve quindi esaminiamo i pro e i contro dei due supporti:
– Il supporto cartaceo è spesso costoso e ovviamente richiede tempi di lavorazione più lunghi ma ha una resa grafica a mio avviso migliore. Inoltre il fatto stesso che sia tangibile non è da sottovalutare, toccare l’informazione ecco. Probabilmente, anche come vedremo più avanti questo formato ispira più fiducia perchè difficilmente le notizie riportatevi vanno perse.
– Per quanto riguarda invece il supporto digitale ovviamente richiede meno costi e tempi di trasmissione più brevi, non ha problemi di tiratura e di aggiornamento. Inoltre rispetta gli alberelli no? Un altro grande vantaggio del digitale è che permette a giovani scrittori esordienti di aver la possibilità di essere notati facendo si che nelle librerie nei magazzini non si accumulino libri inutili e ingombranti come quelli di fabio volo.
Dopo aver accennato in breve quali siano le differenze sostanziali fra i due supporti, è anche importante conoscere alcuni particolari che riguardano questi supporti che però, più che i formati in se’, riguardano chi li utilizza.
Abbiamo accennato all’uso al quale deve essere destinato l’uno o l’altro supporto, infatti credo che gli studenti preferiscano studiare su un libro materiale e leggere qualcosa di rilassante magari su un e-book, anzi è quasi sicuramente così. Perchè?
Perchè, le notizie o storie pubblicate su carta rimangono più impresse nella memoria rispetto a quelle lette online o su un e-book per svariati motivi, perchè leggere su un monitor stanca e perchè il lettore ritiene le notizie in digitale come effimere perchè possono svanire da un momento all’altro ( studi condotti nell’Università dell’Oregon da Arthur Santana).
Indubbiamente però il formato Kindle è molto più comodo perchè è possibile leggerlo ovunque e non venite a dirmi che anche il libro tradizionale si può leggere ovunque perchè vorrei vedervi a leggere Tolkien in autobus oppure e portarvi un tomo da 1000 e passa pagine stretto al petto come delle verginelle. E poi è possibile leggere quello che si vuole, il genere che si vuole quando si vuole. Ecco, IO VOGLIO.
Per questo io riassumerei la questione non come un antagonismo fra i due supporti, bensì come punto di incontro. Infatti come anche Umberto Eco ha affermato, ed è stato uno dei pochi, ben venga il libro digitale affinchè permetta di far leggere anche solo un libro in più e credo abbia decisamente ragione. Soprattutto quando viene preso come esempio il dizionario, il peso di ogni studente per eccellenza che NECESSITA di una versione online.
Per questo io la vedo in questo modo, leggere un e-book in autobus, al parco, ovunque ma, tornati a casa sfogliare un buon libro sulla nostra poltrona preferita con una buona tazza di tè caldo. Alla fine è proprio questo il vantaggio che abbiamo, la scelta. Possiamo decidere di utilizzare e goderci quello che vogliamo e dobbiamo ritenerci fortunati di poterlo fare.
TommyWarsaw
Post Scriptum di Frullo
Dal momento che mi occupo proprio della pubblicazione di ebook, e non libri cartacei, con Nativi Digitali Edizioni, mi sento quantomeno chiamato in causa dall’eterna diatriba “cartaceo vs digitale”, che ricorda un po’ quelle “mazzo nero vs mazzo bianco” ai tempi delle Magic o “Kira vs L” per i giappominkia; la prima percezione è che esistono solo ultras a difesa di una “filosofia di lettura” piuttosto che l’altra, ma in realtà chi ha un minimo di senno è conscio di pregi e difetti di entrambi le “modalità”, qui illustrati egregiamente da Tommy, e quindi è serenamente disposto ad accettare la loro coesistenza, che è un beneficio per tutti.
Io ho scelto di puntare sul digitale perché, almeno in Italia è ancora territorio inesplorato, con i rischi e il fascino che ciò comporta. Con ogni probabilità il “formato” degli ebooks non si irrigidirà, e in futuro la lettura in digitale sarà diversa da come la concepiamo oggi. Però, che il digitale sia “here to stay“, in un modo o nell’altro, non ci sono propri dubbi. Quindi la carta morirà? Assurdo pensarlo, almeno in tempi brevi. Io posso essere sostenitore dei vantaggi del digitale finché ne hai voglia, ma quando arriva il “momento del bisogno”, sul trono di ceramica preferisco sempre distrarmi con un libro di carta piuttosto che con l’ereader. Vorrà pur dire qualcosa.
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