In questo periodo di profonde trasformazioni della politica italiana e di svecchiamento di tutte le gerarchie precedenti, si stanno facendo strada i nuovi leader con cui cresceranno le generazioni future; noi che siamo cresciuti con D’Alema, Bossi, Casini e Berlusconi dobbiamo lasciare il passo alla generazione di Renzi, Grillo e ancora Berlusconi.
E Salvini.
La Lega Nord negli anni passati è stata praticamente decimata: diversi scandali finanziari e il fatto che fossero un partito composto praticamente solo da cerebrolesi hanno portato il suo elettorato a lanciarsi verso diverse formazioni. Il tracollo sembrava inevitabile, e un breve periodo con Maroni segretario non portò nulla di buono.
Poi, arrivò lui. Il Matteo Giusto.
Questo, grazie anche ad un uso veramente accurato dei social network. (è incredibile quante interazioni riesce a creare con qualsiasi boiata dica, vedere per credere) Salvini sta riuscendo a riportare la Lega all’antica gloria. Anzi, le sta facendo addirittura sorpassare quelli che erano sempre stati i suoi limiti, vale a dire la natura strettamente territoriale della sua offerta politica; ad oggi Salvini vuole inaugurare anche una Lega Sud, e l’idea non sembra campata in aria; specie nelle isole, il disagio per la forte di presenza di immigrati è presente e tangibile.
Della Lega Nord si parla in questa analisi, e l’idea di parlarne mi è partita in questa conferenza stampa, suggeritami da un amico.
Perché decido di scrivere della Lega Nord?
Il motivo è molto semplice. Noi a IMDI non ci occupiamo anche di smentire o confermare le bufale che girano su internet (per quelle ci sono i ragazzi di Bufale un tanto al chilo, che sono anche molto bravi), però quando è troppo è troppo. Comincio con un’analisi dei post che mediamente possiamo trovare sulla pagina Facebook di Matteo Salvini; l’obiettivo è che qualcuno apra gli occhi sul becerismo di Salvini, esattamente come altri li hanno aperti a me quando credevo alle bufale di Grillo: è un favore che devo alla società.
PISAPIA ha scelto le 3 zone di Milano che potrebbero ospitare una MOSCHEA. Via Esterle (via Padova), via Sant’Elia (Lampugnano), via Marignano (Rogoredo). Per la Lega non c’è spazio per NESSUNA MOSCHEA a Milano! Chi le finanzia? Cosa si predica? In che lingua? Da sabato, la Lega raccoglierà le firme per un Referendum: voi che dite
I fanatici islamici hanno DECAPITATO un altro ostaggio. C’è ancora qualcuno favorevole ad aprire altre MOSCHEE in Italia? Dove c’è un Leghista, noi diremo NO!
Una famiglia milanese, con due bimbi di 7 e un anno, non ha ancora avuto la casa popolare e dorme in un capannone. Ma gli immigrati che sbarcano, hanno diritto a vitto e alloggio gratis. E la parlamentare del PD si è detta “orgogliosa”… Che dite?
In generale, nei suoi post ogni tanto parla di sburocratizzazione, riduzione delle tasse e di aiuti agli italiani prostrati dalla crisi. Mai spiega nel dettaglio come vuole sburocratizzare, con che criteri abbassa le tasse e con che criteri voglia aiutare chi. Non posso debunkare queste opinioni perché sono una dichiarazione programmatica di intenti: come faccio a dire che è possibile o no? Non dice come vuole farlo.
Tutti gli altri post (e sono la maggior parte) si dividono generalmente fra invettive contro le moschee, contro Mare Nostrum\immigrati e contro Renzi, più qualche tirata ogni tanto contro i gay.
Allora, parliamoci chiaro.
A me i musulmani non piacciono, e non pregherei mai in ginocchio verso La Mecca.
Ma se loro vogliono farlo e si pagano la moschea coi loro soldi, non c’è motivo per impedirglielo. Probabilmente neanche io piaccio a loro, ed è a posto così.
Prima che salti fuori il solito fenomeno a dire “Eh, ma Salvini non dice questo… lui vuole solo sapere chi frequenta le moschee, e vuole solo maggiore sicurezza sull’insegnamento che danno, sapere chi le paga e perché”.
NO.
NON è questo quello che dice.
Lui in TV sostiene posizioni ragionevoli, simpatiche ed edulcorate per il pubblico pulito e sbarbato di Porta a Porta.
Sulla sua pagina Facebook dice che le moschee, dove ci fosse anche solo un leghista, non si fanno e basta. È diverso.
Perciò nella migliore delle ipotesi è un bugiardo e nella peggiore uno stronzo.
POI, sugli immigrati
Le persone che vengono in Italia, regolari o no, lo fanno spesso perché nel loro paese non si può rimanere. Mi spingerei fino a dire che molti se ne vanno da casa loro per cose come questa (che facciamo noi), ma qui si entra nel campo delle opinioni. Personalmente, comunque, ritengo probabile che rimarrebbero nel loro paese se fosse possibile.
Ma quando Salvini e il suo fidato Iwobi (è quel cagnolino ammaestrato signore di colore che Salvini si è messo di fianco per non farsi dire che è razzista) dicono alla conferenza stampa “Aiutiamoli a casa loro!!!” probabilmente ignorano che il coltan con cui hanno stampato i circuiti dei gingilli elettronici da cui il Capitano spara cazzate è estratto in Africa con enormi costi umanitari, idem dicasi per l’oro dell’IPad da cui cazzeggia sempre; faccio notare che alimentare il mercato che li fa fuggire da casa loro non li aiuta, e qualcuno dovrebbe davvero dirglielo.
POI, sull’Ebola
Questa è una stronzata senza senso, e non so neanche se valga la pena includerla in questo articolo, ma tant’è. Il periodo di incubazione dell’Ebola va dai 2 ai 21 giorni, e finché non compaiono i sintomi, non è contagioso. Chi parte con l’ebola, muore banalmente per strada, semplice così, e in Italia non ci arriva neanche. I viaggi della speranza non sono qualcosa che affronti in due settimane, figuriamoci poi se parti già malato; per approfondimenti, andare qui e qui.
Ora, se l’immigrazione sia un problema è qualcosa che va oltre le mie competenze. Forse lo è, forse non lo è, non ho la preparazione per dirlo, davvero.
Quello che so di sicuro è che l’Italia segue direttive europee sull’immigrazione a cui non può trasgredire.
Se si vuole cambiare questo stato di cose, sono gli europarlamentari a doverci lavorare.
Una categoria di cui Salvini fa parte.
E infatti la voglia di cambiamento di Salvini è così grande che è presente a circa una votazione su sei.
In pratica: le cose come sono non gli piacciono, può cambiarle e si lamenta perché nessuno le cambia. E con nessuno intendo che non le cambia neanche lui.
Il discorso è populista, demagogo, vecchio, ma inconfutabile: provate voi a lavorare un giorno alla settimana (all’incirca) e lamentarvi col datore di lavoro perché l’azienda va a rilento. Vedete cosa vi risponde.
Segue confutazione delle più comuni balle leghiste
“A OGNI IMMIGRATO DIAMO X EURO AL GIORNO“
Rimando qui, hanno già fatto loro un buon lavoro.
“TOGLIERE IL REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA AVREBBE AIUTATO A TENERLI LONTANI”
Certo. Siccome quell’immigrato non lo vogliamo in Italia, lo chiudiamo a forza in Italia, pagandogli vitto e alloggio in carceri italiane già sovraffollate e pagando pure un processo nei tribunali italiani per tenerlo a forza in Italia.
Molto meglio dell’atto amministrativo di espulsione. Geniale, sicuramente.
“VOGLIONO VENIRE QUI PER DELINQUERE”
Non nego che ci possano essere dei delinquenti fra gli sbarcati, ma faccio notare due cose, e scusatemi se sono prolisso.
1) Un sacco di coloro che sbarcano in Italia se ne strafottono di rimanerci. Cercano di non farsi beccare perché, se vengono registrati qui, da legislazione europea, qui devono rimanere, e loro vogliono andare in altri paesi. Spesso al nord. Tranquilli che di questa bettola di nazione non frega niente a nessuno.
2) Quelli che vogliono rimanere a volte\spesso\raramente\non lo so delinquono. Ma faccio un ragionamento semplice: se io vengo, voglio lavorare e non c’è lavoro, come sopravvivo? Rubo. Non è che ci siano altre scelte. E il discorso “non ti piace? Torna a casa” funziona fino a un certo punto, perché per tornare servono dei documenti e dei soldi che spesso non hanno.
A poco vale il discorso “Bravo, bravo, buonista del cazzo! Quanti ne ospiti a casa tua?”; potete dirlo solo se non avete nulla di made in Africa. Se avete prodotti made in Africa, avete accettato di pagare gli africani come schiavi per avere il vostro gingillo a buon prezzo, e allora non potete biasimarli se se ne vanno a cercare un’esistenza migliore (in altre parole, è facile fare il frocio col culo degli altri).
INB4: entra regolare. Diciamo che, in quei contesti di povertà, entri un po’ come riesci.
Come risolvere il problema: semplice, creando lavoro (1), così sistemiamo sia gli italiani che gli immigrati.
Ci arriverebbe anche un deficiente che incolpare gli immigrati dei problemi strutturali italiani è folle, ma Salvini evidentemente no.
A tutte queste boiate si aggiungono le menate sugli omosessuali, che però davvero non mi va di commentare; diventa un dibattito ideologico e davvero non vale la pena di discuterne in questa sede.
La conclusione, in sé, è chiara: la nostra nazione fa indubitabilmente schifo per un sacco di motivi, ma la colpa non è degli immigrati, regolari o irregolari che siano.
La colpa è di gente come Salvini, quella che getta la responsabilità a generici “altri” per evitare che si veda quanto fanno schifo loro. In chiusura, sulla faccenda delle moschee, vorrei riportare le parole di un mio amico, che dovrebbero essere stampate su dei volantini e distribuite a tutta la nazione per quanto sono significative.
“Comunque non voler aprire una moschea per paura dei musulmani che decapitano la gente è come boicottare la sagra della polenta taragna per paura di trovarci Salvini.”
Amen.
(1) Nei commenti mi è stato fatto notare che “creare lavoro” è un’espressione ariosa, che dà l’impressione che io sostenga l’assistenzialismo di stato per tenere posti di lavoro che non servono. Siccome la mia espressione era poco chiara, è mio dovere spiegarmi meglio: ho inteso “creare lavoro” nel significato di “creare le condizioni affinché ci possa essere lavoro”; vale a dire che gli imprenditori devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare, crescere e assumere, e chi vuole diventare imprenditore possa farlo senza diventare cretino fra tasse assurde, leggi assurde e burocrazia elefantiaca.
Ringrazio chi mi ha fatto notare questa mia imprecisione.
5 Aprile 2017
29 Marzo 2017
1 Marzo 2017
5 Dicembre 2016
3 Dicembre 2016
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.