La copertina dovrebbe racchiudere il concetto dell’album, la sua essenza; presentare gli autori e le loro teorie, cosa di certo non semplice.
Si parte a bordo del trenino degli errori/orrori discografici/iconografici, a volte involontariamente comici, a volte soltanto terribili.
1) Pantera-Metal Magic
Di norma gruppi come i Pantera non si sono mai dati tante preoccupazioni per il contenuto delle loro copertine, ma nell’ 83 i suddetti hanno dato alla luce qualcosa a mostruoso.
Un gatto/tigre palestrato e glabro, privo di organi sessuali e coperto solo da una cintura si staglia su un panorama crepuscolare (nonostante il cielo sia azzurrissimo).
La mano destra brandisce qualcosa che dovrebbe essere una spada,ma sembra più una lisca di pesce metallica.
2) Franco Battiato-Fetus
Ritornando nel 71′ la copertina del genere riprende tutta la provocazione con la quale è nata, sintetizzando il concetto stesso della vita, trattato nell’album.
Purtroppo sia nel 2014 A.D. è della critica non rimane che un feto appoggiato su carta giallognola.
3) Meshuggah-Caosphere
Le copertine degli svedesi sono decisamente tutte bruttarelle fino a Nothing, che sancisce il passaggio ad un’iconografia meno goffa, ma allo stesso tempo più anonima.
Quella di Caosphere è Chiaramente una noce rosa, rinchiusa nella gabbia appuntita della società.
Imbarazzante il front usato per il titolo, di un melodioso verde militare/vomito.
4) Kayne West-Yeesuz
Fa male pensare che qualche guru della post-produzione abbia affermato che una copertina del genere fosse azzeccata.
Per niente innovativa (Basti citare Steal this album), dovrebbe rappresentare un attacco all’industria discografica, attacco, che va a cozzare con la musica iper plasticosa e sovrarrangiata che contiene. Riciclato fuori e brutto dentro.
5) The Beatles-Yesterday And Today
Quando si è il gruppo più in voga dell’intero globo, qual è la cosa migliore da fare se non distribuire una copertina inquietante come poche, senza considerare dovesse contenere singoli per il mercato americano,per poi farsela censurare dopo un solo giorno?
Tralasciando le speculazioni sulla morte di PaulMcRingoHarrison, la cover è invecchiata parecchio male, diventando qualcosa tra il grottesco ed il ridicolo.
6) ELP-Tarkus
Votata non a caso “copertina più brutta di tutti i tempi”, il titolo è forse esagerato, ma con un fondo di verità.
Un armadillo cingolato, nato da un’esplosione vulcanica, avanza minaccioso, seguendo la sua unica natura, ovvero quella dello scontro contro tutto e tutti.Lo Sfondo sembra il plaid della nonna e la prospettiva è quella di un disegno da terza media.
7) The Cure-The Cure
Chiaramente il disegno di un bambino.
Chiara critica verso il sistema corrotte delle banche, le logge massoniche e la kasta.
Oppure una cosa totalmente a caso, a voi la scelta.
8) Prince-Prince
Attualmente nessuno è a conoscenza di chi ebbe per primo la geniale idea di usare primi piani come copertine, abitudine che nei magici ’80 ha superato qualsiasi confine di genere musicale.
Fatto sta che quel gran figone di Prince, tra capelli tremendamente ondulati, baffi abbinati alla villosità pettorale e quel poco di fard che aumenta la virilità, è autore di una delle copertine più inguardabili della storia; considerando anche il successo che ebbe al tempo.
9) Third World-Hits Antology
Dopo cover su cover, ispirate al rastafarianesimo ed agli affetti familiari, i Third World, formazione che unisce Reggae ad influenze rock e fusion,comprende finalmente che cosa tira veramente il pubblico. Chiarissima l’influenza delle compilation di musica latino-americana da festa ( quelle che si trovano a 3 euro nel cesto delle offertone).
10) Madonna-Hard Candy
Perchè
Perchè il font da giocattolo cinese falsissimo
Perchè la cintura
Perchè leccare una garza
Perchè farlo con quella faccia
Perchè
11) Gerogerigegege-Tokyo Anal Dynamite
A differenza di molti album underground, legati ad una certa iconografia dell’orrendo in modo ironico, i Gerogerigegege sono un gruppo serissimo, che dietro il continuo riferimento musicale e visivo al sesso più triviale e agli escrementi nasconde vere e proprie canzoni di protesta (per citarne una, l’inno nazionale giapponese corredato da muggiti sessuali di innumerevoli coppie).
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