Ciauz utente IMDI come stai? bene? mi auguro di no! (ihihhihihihihihii k ribelle)
In concomitanza con il Lucca comics che si avvicina sempre di più, ho deciso di dedicare il mio articolo ai sempre più numerosi cosplayer italiani.
Btw, noi a Lucca ci saremo e saremo in giro tutto il giorno a deridere gente e ad essere molesti, perciò se volete essere dei nostri trovate qui tutti i dettagli organizzativi.
Cooooooomunque, tornando alle cose serie (?), parliamo un po’ dei cosplayer italiani.
Chi sono? da dove vengono? quanto fa 4585 x 46449?
Il cosplayer, solitamente, è un grande fan di un anime/manga e appassionato della cultura jappo in generale, che decide per qualche strano motivo (farsi notare da un ragazzo/a, o per farsi notare in generale) di imitare il proprio idolo.
Come ben sappiamo la cultura Jappo da cui derivano i cosplay è la cultura più WTF di questo globo terracqueo, perciò il cosplayer medio non ci sta tanto bene con la testa. Per nessun cosplayer (o quasi) si tratta di mettersi semplicemente un costume, la cosa è ben più complicata: vediamo ora di analizzarla.
I cosplayer si possono dividere a grandi linee in due categorie:
Cosplayer per hobby: Gente più o meno normale che spende il giusto per il costume e partecipa alle fiere per divertimento. Essendo persone normali e non potendo perciò sfotterle passiamo avanti.
Cosplayerfag: Spendono maree di denari per i travestimenti. Ci tengono molto, troppo, e i risultati spesso non valgono i soldi investiti. Si cerca inutilmente la perfezione del travestimento, quando si potrebbero risparmiare cifre non irrisorie per risultati forse leggermente più modesti e sensati, visto che nelle competizioni ufficiali che contano qualcosa i fattori che servono per la vittoria sono altri. I cosplayerfag perciò sono dei reietti, giustamente sfottuti dai cosplayer per hobby che hanno risparmiato per eoni sul costume e vengono ignorati nelle competizioni ufficiali.
Competizioni ufficiali: Dopo aver mezzo spoilerato come si concludono, mi sembra giusto fare un breve inciso su queste competizioni, che in realtà non sono così importanti all’interno della fiera. Durante i contest vengono fatti rosikare i più accaniti, in quanto conta di più la simpatia o l’essere figo/a, soprattutto la seconda che ho detto. Non è raro, perciò, veder trionfare qualcuno che si era iscritto a cazzo e veder piangere quelli che avevano speso tanto denaro e tanto tempo per la preparazione del cosplay.
Dopo aver parlato delle maggiori categorie di cosplayer parliamo invece di altre categorie di personaggi che popolano lo strano mondo delle fiere dei fumetti.
Ragazzina Giappominkia: Come suggerisce il nome questa non è altro che la bimbominkia dei cosplayer. Frequenta le fiere solo per guardare i bellocci di turno, indossando costumi molto arrangiati o con una maglietta di Naruto o simili. È brutta, grassa, il mondo le fa schifo, nessuno la capisce ecc. ecc.. Sono insomma fottutamente uguali alle loro coetanee che tanto odiano, hanno solo modi d’apparire diversi.
Lesboposer: Ragazze che pur di attirare l’attenzione di tutti si limonano in pubblico altre ragazze, provocando l’attenerezione di tutti i passanti. In realtà non hanno tendenze omo ma, visto che va di moda, limonarsi una donna diventa cosa buona e giusta. Sono la principale causa di tendinite ai polsi che affliggono i maschietti che frequentano le fiere.
Gente triste che prova ad esprimersi dietro a una maschera: Il titolo spiega tutto. Sfigatissimi reietti della società che riescono o cercano di esprimersi nell’unico ambiente che forse li capisce, quello delle fiere. Passa il tempo fra una fiera e l’altra rinchiuso in casa uscendo solo per comprare fumetti.
Gente cancerogena: L’esempio più lampante che mi viene in mente è quello del cosplay di Jack Sparrow. Se indossi un cosplay che indossano tutti sei una brutta persona visto che uno degli scopi principali dei cosplay è quello dell’originalità. I cancerogeni sono insomma gente che ha iniziato a invadere le fiere negli ultimi anni con “cosplay di massa”, un pò come succede sull’internet con i meme.
Donne che hanno perso il senso della realtà: Mia cara, se sei in sovrappeso, hai il culo grosso e pieno di cellulite, le tette mosce e magari sei pure pelosa (sei per caso fan di De Andrè?), il cosplay di Lamù non lo puoi fare. Purtroppo le fiere sono piene di cosplayer con una strana ed esagerata autostima che girano facendo strasbordare grasso, bruttezza e tristezza all’infuori di costumi troppo stretti. Il perchè di questi cosplay è molto semplice. I maschietti vanno alle fiere per cercare qualche cosplayer fighetta da bombarsi nelle toilette pubbliche (non è che abbia fatto un indagine ma più o meno tutte le interazioni sociali dell’uomo sono dovute a questo obiettivo). Perciò se all’inizio nessuno ti fila visto che i ragazzi ci provano tutti con la stessa Lamù dal culo perfetto, l’ultimo giorno quando la Lamù avrà deciso il suo partner o avrà mandato in bianco tutti, la cicciona che tutti non avevano considerato diventerà appetibile e verrà soddisfatta da qualche giovine che preferisce lei piuttosto all’astinenza (visto che probabilmente la fiera è la sua unica possibilità per avere un rapporto di tipo fisico con l’altro sesso).
Vi consiglio infine se volete inziare a fare cosplay di mettervi il costume che più vi aggrada (NON JACK SPARROW) e di divertirvi sfottendo coloro che invece ci tengono eccessivamente.
Ringrazio infine Gianluca Villeneuve Piccolo per le preziose informazioni e lo sputtano con la pagina creata da ragazzine giappominkia a lui dedicata (qui)
Ah, comunque 4585 x 46449 fa 212968655.
23 Ottobre 2017
18 Maggio 2017
7 Maggio 2017
18 Aprile 2017
13 Aprile 2017
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.