Il bar, luogo di profonde discussioni e culla di pensieri politici già nell’epoca di Pietro Verri, continua oggi a svolgere il compito di far discutere i suoi avventori. È al bar che ci si sente politologi, allenatori ed opinionisti e sebbene questo elemento di fondo sia rimasto, oggi il livello di tali discussioni è pari al programma del buon vecchio Beppe; non fatto “dallagente” per laggente ma sconclusionato, populista e abbastanza casuale. La cosa agghiacciante è che se anche qualcuno volesse argomentare in una “discussione da bar”, farebbe fatica a rispondere ad un vomito di frasi fatte in stile “ci rubano il lavoro!” senza una buona base di attualità, educazione civica, economia ed un po’ di diritto. Ma se avete di meglio da fare rispetto a documentarvi, tipo giocare al nuovo GTA V, installare l’ios7 o finire di lavorare per pagarvi l’iPhone, potreste leggere queste righe, memorizzare qualche argomentazione e mettere a tacere l’improvvisato Sgarbi, o Voltaire, come più vi piace.
La politica offre un campo fiorente per chi cerca consensi facili e la nomina di ben quattro senatori a vita concede qualche facile critica, fra un rutto ed una partita alla tv, per intrattenere i clienti del bar e sentirsi al contempo parte attiva nella lotta verso la kasta, le ingiustizie e la Nazione in genere.
Ma partiamo dalla base, a cosa serve il Senato? Non possiamo eliminarlo, risparmiando i miliardi che nel luogo comune italiano sono imputabili direttamente alla politica?
In Italia, tenetevi forte, vige il bicameralismo perfetto. A che pro? In modo da garantire che una legge, prima di diventare tale, subisca la doppia approvazione di camera e senato, istituzioni esteriormente identiche ma con alcune differenze strutturali. Tralasciando il numero di componenti e le modalità di elezione delle camere, storicamente esse rappresentavano due diverse classi sociali: la camera rappresentava il popolo, il senato le classi più abbienti. Sebbene tale differenziazione sia stata abbandonata dal tempo, rimane un fatto: il Senato è più vecchio. La differenza di età sia nei votanti che nei componenti indica la convinzione che una parte più vecchia sia più propensa alla riflessione e a prova di questo una componente del senato è fatta da ex presidenti della repubblica e persone che “abbiano illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario”, per l’appunto i senatori a vita.
Iniziamo col dire che di senatori a vita non ce ne sono rimasti molti, solamente Andreotti le nuove nomine, e come ex presidente della repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Il loro compito è quindi quello di mitigare eventuali leggi della camera, in effetti una legge non va presa molto alla leggera. Le leggi possono cambiare il nostro modo di vivere e sapendo che gente del calibro di Ilona Staller o di sostenitori dell’esistenza delle scie chimiche possano avanzare proposte di legge forse è il caso di fare un doppio controllo. Parlando di soldi, i senatori a vita guadagnano circa 13.000 euro a testa al mese, una spesa totale approssimativa di 620.000 euro che possono sembrare una cifra esorbitante ma il bilancio dello Stato non equivale al guadagno annuo di un operaio di Mirafiori e se pensiamo che la sola spesa sanitaria è nell’ordine di quasi il 10% del PIL (dati al 2003) capirete che non è questo il fulcro dei problemi del Bel Paese.Vediamo in definitiva chi sono questi fantomatici senatori, probabilmente gente meschina e senza scrupoli, amici di amici il cui fine è l’arricchimento gratuito. Claudio Abbado, Renzo Piano, Carlo Rubbia ed Elena Cattaneo i quali vanno ad aggiungersi al tremendo Mario Monti, noto criminale e nemico di circa tutti i politici, ma non sempre eh, solo in campagna elettorale.
Claudio Abbado, direttore delle più grandi orchestre del mondo e attivamente impegnato in diverse associazioni culturali per la divulgazione della musica. Renzo Piano, architetto forse fra i più famosi viventi ed ambasciatore dell’Unesco. Carlo Rubbia, fisico nucleare, ricercatore del Cern dal 1961, professore di fisica ad Harvard con 32 lauree honoris e premio nobel per la fisica. Elena Cattaneo,neurobiologa, ricercatrice del Mit ed impegnata principalmente nel campo delle cellule staminali.
Dopo un rapido cenno al loro curriculum possiamo notare due cose:
-lo stipendio da parlamentare non rientra fra le loro priorità
-Il loro livello di cultura è superiore a quello della maggioranza delle persone in parlamento
È facile criticare la loro nomina come uno spreco di denaro pubblico, sostenere tesi campate per aria sulla loro inutilità in un momento del genere ma parallelamente accusare la politica della fuga di cervelli dall’Italia. Quando la politica offre uno strumento per premiare personalità eccellenti è giusto utilizzarlo, specialmente se appare come un segno che le istituzioni continuino a funzionare. Dovrebbe essere oggettivo che la presenza di un premio nobel così come quella di chiunque altro di loro all’interno del parlamento sia un pregio per un istituzione Italiana, una possibilità di risollevare il livello generale di chi ci rappresenta.
Detto tutto questo, spero che un’idea ve la siate fatta e tornando all’ipotetica situazione utilizzata come base per allestire il discorso, se l’opinionista da bar riuscisse a prevalere, optate per urlargli una conclusione ad effetto e pure a tema: “Taci miserabile!”
Nato in provincia di Vicenza nel 1990. Laureato in Consulenza del lavoro e laureto in giurisprudenza all'università di Padova, praticante avvocato. Scrivo per IMDI dal 2013.
28 Aprile 2017
12 Aprile 2017
27 Marzo 2017
6 Marzo 2017
9 Gennaio 2017
Nato in provincia di Vicenza nel 1990. Laureato in Consulenza del lavoro e laureto in giurisprudenza all'università di Padova, praticante avvocato. Scrivo per IMDI dal 2013.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.