Con queste parole presenti in una nota ufficiale l’Anpi smorza i toni di uno scontro dialettico che iniziava a risultare molto scomodo in casa Dem. È stato così accettato l’invito fatto da Matteo Renzi dal Caffè della Versiliana per un confronto pubblico da svolgersi all’interno di una delle feste dell’Unità, sulle ragioni a favore e contro la modifica della Costituzione. L’associazione dei partigiani ha così deciso di far ripartire un dialogo che era finito in un muro contro muro nel momento in cui il Ministro per le riforme Boschi aveva dichiarato “Poi però ci sono molti partigiani, quelli veri che hanno combattuto, e non quelli venuti poi, che voteranno sì alla riforma costituzionale”. Da lì in poi la situazione di stallo tra Pd e Anpi non ha fatto altro che peggiorare. Infatti fino a pochi giorni fa vigeva, all’interno delle feste organizzate dal Partito Democratico, il divieto assoluto di far partecipare qualsivoglia associazione contraria alle modifiche della carta costituzionale, uno dei tanti modi per cercare di svilire ogni opposizione all’approvazione delle riforme. Ora il presidente dall’Anpi Carlo Smuraglia apre al dialogo con il Pd accettando di partecipare ad un confronto durante la festa dell’Unità a Bologna, ma ad una sola condizione: “Chiediamo una figura super partes, non legata al Pd. Ripeto, sono io che vado in casa altrui e devo essere garantito”. In fondo anche se in questi giorni di cordoglio lo spirito di unità nazionale la fa da padrone, la politica non si ferma. Se la proposta di Vasco Errani a commissario alla ricostruzione può essere letta in favore di una campagna interna al partito per conquistare più favori possibili all’interno della minoranza del Pd, perché non può esserlo l’apertura a qualche banchetto contrario alla modifica della Costituzione all’interno di qualche festa dell’Unità in Emilia?
Il recupero del dialogo con l’Anpi e con i suoi 120.000 iscritti è diventato uno degli obbiettivi principali nell’opera di recupero delle fratture a sinistra che Matteo Renzi sta cercando di risaldare nel miglior modo possibile prima di arrivare al voto. Si tratta di un’associazione con un capitale storico fatto di lotta per la democrazia, oltre che uno dei simboli politici più importanti d’Italia, e il peso politico che porta è importante. E dopo aver promesso di rimanere alla guida del governo fino al 2018 comunque vada il referendum, ha di fatto ritrattato la personalizzazione del voto che aveva effettuato nei mesi precedenti e come già aveva fatto ai tempi del referendum sulle trivelle; il Presidente del Consiglio se vuole vincere la partita referendaria non può più permettersi alcun passo falso.
Così, mentre un componente di quella che fu l’intellighenzia di sinistra come Guccini plaude al riavvicinamento tra partigiani e democratici, succede che a Firenze, proprio in casa di Renzi, la polemica si riaccende e l’Anpi locale si scontra con la segreteria metropolitana del Pd annunciando la propria assenza nelle feste dell’Unità fiorentine:
“ Il Partito Democratico di Firenze ha invitato la nostra Associazione ad essere presente con un proprio banchino alla Festa che si tiene alle Cascine.
Per massima chiarezza e correttezza, anche a seguito di polemiche sulla stampa locale e nazionale, mettiamo in allegato la nostra lettera di risposta.
Dopo alcuni contatti telefonici la segreteria del Partito Democratico Metropolitano di Firenze ha formalmente risposto dicendo di ritenere difficilmente conciliabile la compresenza di opinioni opposte all’interno di una festa caratterizzata dalla campagna per il Sì al referendum.
Prendiamo atto che a Firenze non si siano potute replicare le soluzioni che altrove, come a Bologna e a Reggio Emilia, hanno permesso all’ANPI di essere presente nelle analoghe feste del PD.
L’ANPI Provinciale di Firenze auspica che permanga comunanza di valori e che si concretizzi la possibilità di un confronto sincero e costruttivo sul tema della riforma costituzionale, e che, nell’interesse di tutte le cittadine ed i cittadini, la discussione possa essere ampia e partecipata
La Segreteria ANPI Provinciale di Firenze. “
Un’altra patata bollente per Matteo Renzi nel cammino verso il referendum.
La dichiarazione di Carlo Smuraglia è tratta da questa intervista del Corriere della Sera.
Mi riaffaccio all'università con qualche anno di ritardo, provando a scoprire cosa si cela dietro "Le Scienze della Comunicazione". Svettano tra le varie passioni quella per la musica, la tecnologia e la politica di cui mi ritrovo spesso a scrivere, come alternativa allo stare tutto il giorno a scalare montagne in bicicletta.
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