Prendete un disabile. Un rispettabilissimo disabile affetto dalla sua disabilità, del tutto incolpevole di ciò. Apponetegli un modem sulla testa e andate bellamente in giro a dire alla gente che è disabile perché avete privilegiato le sue qualità online. Cercate di vendergli il disabile. Cambiate paese.
E infatti il consiglio più umano per gli sviluppatori di Resident Evil: Operation Raccoon City (a leggerlo è facile, provate a scriverlo… da ora in poi sarà RERC) è proprio questo: cambiate paese. E mestiere.
Perché creare un gioco disabile per mancanza di mezzi e spacciarlo per presentabile solo perché ha un buon comparto online da qualche parte pure lo puniranno con la pena di morte. Ecco, andateci, così la voglia di provare non vi viene proprio. Ma basta con le recriminazioni (che sarebbero legittime solo e soltanto se l’avessi pagato) e passiamo ad un po’ di sana, costruttiva e impunita descrizione di RERC. (Provate a dire tre RERC contro tre RERC.. vabè..)
Siete la UCBS.. UCBB.. ‘spettate che lo copia incollo.. siete la Umbrella Biohazard Countermeasure Service, una squadra della Umbrella Corporation (quella guidata da Albert Wesker, il superuomo in perenne conflitto con il suo barbiere) e il vostro compito è di eliminare una serie di prove e testimoni lungo un gioco costellato di:
-personaggi ben strutturati
-eccitanti combattimenti
-quesiti esistenziali sulla vita di un mercenario
-domande sul perché cazzo avete speso stì soldi
– Personaggi: voi siete dei fucili.. cioè vabè sareste dei personaggi, avete persino un nome in codice, ma alla fin fine la vostra personalità non è poi così divergente da quella di un bimbominkia in piena crisi d’identità. Con un fucile. Vi hanno fornito nomi così fighi che si sono presi anche la briga di spiegarvi che cazzo significano, e sapete essere inutili in diversissimi modi:
-Beltway (Demolizioni): siete uno stereotipo vivente con una protesi in acciaio al posto della gamba destra a seguito di una mutilazione. Una di quelle che generalmente vi danno la pensione a vita senza che dobbiate mai più fare un cazzo in vita vostra. E voi andate a combattere gli zombi insultandoli mentre usate il vostro tatticissimo fucile a pompa.
-Four Eyes (Scienziato): Già il nome non prometteva niente di buono. Fate schifo a metà tra l’healer e il ricognitore, con l’eccelso risultato (peraltro mai raggiunto, anche lessicalmente) di non essere né zuppa né pan bagnato, ma di agitare convulsamente una sorta di arma siringa dalle fattezze vagamente dilidiche finché qualcuno non vi straccia a metà.
-Bertha (Medico): E chi chiamerete quando avrete perso braccia e gambe e sarete ridotti ad un moncherino sanguinante? La logica vorrebbe l’obitorio, oppure sviluppare un sistema non così splatter per far sembrare realistiche le resurrezioni dell’healer. Ahah, sfigati, ci avete creduto? Un bagliorino magico che negli script è intitolato “machicazzosenefottedicomevienequestogioco” vi riporterà all’istante al massimo della salute e con tutti gli arti, senza se e senza ma.
-Spectre (Sorveglianza): Sareste i più fighi del gioco se il gioco fosse un gioco. Fate schifo ma con qualche mossa di autodifesa per prendere in ostaggio gli zombi! Gli zombi! In ostaggio! O cambiano paese loro o lo cambio io, ecco..
-Vector (Ricognizione): Siete poco meno di Spectre, ma con uno svantaggio infinito. Non solo avete meno mosse fighe, una salute indecente e servite veramente a poco, ma avete anche la maschera più brutta della storia dei videogiochi (e quante ce ne saranno state, di maschere brutte)
-Lupo (Assalto): Lupo perché madre protettrice del branco, e infatti la troverete sfracellata ovunque perché si è data da fare per proteggervi, facendovi perdere un milione di partite per andarla a recuperare o trovandovela contro come zombi pronto a trombarvi.
-Eccitanti combattimenti: e qui c’è il meglio del meglio del putridume di questo gioco. L’apoteosi dei soldi persi e la fiumana di danaro nel cesso. La cosa interessante è che questo aborto clandestino digitale risponde a due sole lettere: IA. Per chi non lo sapesse, parliamo di Intelligenze Artificiali. Le peggiori mai fatte. IA campate completamente a cazzo: un’orda di militari affetti dalle peggiori malattie mentali intenti a mitragliare il niente per ore finché non riescono a colpirvi, il tutto mentre i vostri compagni escono dalle coperture e vanno a farsi esplodere chissà dove. Ma non è tutto. Magari fosse tutto. Gli sviluppatori hanno ben pensato: “vabè ma se sono facili da battere perché sono coglioni un modo per risparmiare e alzare il grado sfida ci sarà”. Purtroppo c’era. Vita triplicata: soldati affetti dalle stesse identiche malattie di prima, solo con il triplo della vita e dei colpi necessari per essere mandati a terra, creando così combattimenti allucinanti, una cacofonia di spari e IA obbrobriose intervallata da boss che sono bersagli mobili senza strategia alcuna, il tutto immerso in un contesto degradante che presto vi porterà al punto tre, sempre che riusciate ad ammazzare i cattivi a vita triplicata. A proposito: per rendere la sfida più interessante la vita non l’hanno triplicata anche ai vostri compagni. Sono dementi e basta, quelli della UB.. UC.. fanculo.
-Quesiti esistenziali sulla vita di un mercenario: ce n’è ovviamente solo uno e per di più è una pirlata. Un gruppo di persone che fino a quel momento ha fatto tutto assieme, si è battuto contro i medesimi zombi e ha sofferto le stesse pene, a un certo punto si divide su una cazzatona immane con i dialoghi peggiori mai scritti e decide di farsi la guerra. Diventate nemici di voi stessi, alcuni dei vostri compagni diventano cattivi e li dovete ammazzare a seconda di quale scelta avete fatto (no spoiler a questo giro, non mi va di dirvi che sono indecisi se ammazzare o no Leon). Fortunatamente i vostri avversari sono cerebrolesi per via della magnifica IA e quindi l’epica battaglia finale la finirete in cinque minuti, scivolando come uno sfigato su una merda dritti al punto finale
-Domande sul perché cazzo avete speso sti soldi: Non lo so. No è mio problema. Io soldi no spesi, voi volere spendere? No è problema mio. Seriamente, ma ve lo chiedo per favore: non compratelo a meno che non vogliate farvi tante sane risate con gli amici o non siate patiti dell’online, che è forse l’unica cosa salvabile del gioco, ma in tutti gli altri casi preservate il vostro quoziente intellettivo mantenendolo sulle due cifre necessarie a dimenticare questo gioco ancor prima di averlo visto.
PS: Se incontrate gli sviluppatori del gioco, ovunque li incontriate, augurategli non una malattia, non un male incurabile: auguratevi che gli nasca un figlio e che cresca con la stessa IA dei loro personaggi di merda!
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