Ancora una volta dobbiamo dirlo: grazie, Internet. Il low-cost e la disintermediazione non sarebbero infatti possibili senza il web. Oggi con pochi soldi e senza bisogno di competenze specifiche non siamo più costretti ad andare a Gabicce Mare o al bilocale dello zio a Poggibonsi quando ci tira di farci un weekend fuori porta, o a sobbarcarci scomodissimi treni e malfamati ostelli pur di evadere per qualche giorno dall’Italia con 150-200 euro di budget; con quella cifra oggi possiamo farci tre notti in qualsiasi (o quasi) angolo d’Europa, comodi comodi e con la possibilità di toglierci non pochi sfizi.
Però, se siamo stupidi e/o sprovveduti, non c’è low-cost che ci possa proteggere dalle inculate (metaforiche, in genere). Galvanizzati dalle nuove possibilità di fare turismo, molti si lasciano prendere dall’entusiasmo e vanno a Barcellona, Praga, Dublino o quel che è con la pretesa che con qualche banconota da 50 il mondo ci stenda il velluto rosso ovunque, perché sì sa, gli italiani sono furbissimi e amati dappertutto.
E infatti al bar sentirai regolarmente il rincoglionito di turno che si lamenterà di come il cibo abbia fatto cagare (dopo aver mangiato solo in mc donalds e ristorantacci “italiani”), le donne non gliela abbiano data (chissà perché), la gente non parlasse italiano (ma dai?). Ok, questi individui (che si meriterebbero solo calci in culo) forse sono casi limite, ma sta di fatto che moltissimi non sono capaci di viaggiare in modo intelligente. Anzi, non sono proprio capaci di viaggiare.
Senza pretesa di essere chissà quale cosmopolita, credo che diverse esperienze di vagabondaggio in giro per l’europa mi abbiano addestrato a sapermela cavare decentemente quando si tratta di viaggi con budget limitato. Dato che alla fine “tutto il mondo è paese”, vi dispenderei qualche linea-guida generica su come preparare i vostri 3-4 giorni (o più) all’estero e su come giocarvela in modo decente lì. Poi siete liberi di ignorare le mie parole o interpretarle come vi pare, ovviamente.
SCEGLIERE LUOGO E DATA – In questo caso non esistono regole fisse, se avete un minimo di sale in zucca (es: non è da furboni andare in Estonia in gennaio o nell’interno della Spagna ad agosto). Evitate le feste se volete risparmiare; se volete proprio farvi Capodanno all’estero, non andate in una grande capitale a meno che non amiate trovarvi in mezzo a orde di idioti e farvi file ovunque. Di solito aprile-maggio (Pasqua esclusa) e settembre-ottobre sono i mesi migliori per viaggiare. Tempistiche: 7 o più giorni in una città che non è Londra, Parigi, Berlino e forse Barcellona sono esagerati, 3 giorni in tutto per farvi 3 grosse città una dietro l’altra li potreste spendere meglio giocando ad Angry Birds. Non escludete destinazioni potenzialmente poco turistiche (che ne so, Breslavia, Newcastle, Belfast), specie come parte di un viaggio che include diverse città, perché spesso sono quelle che offrono di più come qualità/prezzo, specie se non vi accontentate dei cliché da turista.
PRENOTARE VOLO E ALLOGGIO – Ryanair (soprattutto), Easyjet e altre low-cost (tipo Wizzair per l’est europa) sono nettamente convenienti se risparmiare è una priorità. Ma:
1) Siate pienamente consci che se volate con Ryanair e qualcosa va storto (ritardi, cancellazioni, spostamenti) sono cazzacci vostri. Inoltre i sedili sono stretti e le hostess sono spesso dei cessoni o comunque mica molto ospitali. Se scegliete un low-cost, poi non lamentatevi se non vengono a pulirvi il culo con la seta. In ogni caso, se siete abituati a Trenitalia non dovreste avere problemi.
2) Siate furbi a prenotare il volo. Dite no a tutti gli extra di Ryanair che non servono a un cazzo (non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma non si sa mai). Di solito le tariffe migliori si strappano prenotando 2 o 3 mesi prima. Usate prima i siti di Ryanair e Easyjet, e dopo Edreams, Volagratis o altri siti che confrontano i prezzi per valutare soluzioni alternative. Tenete conto che alcuni aeroporti serviti da Ryanair sono veramente lontani dalle città e a volte vi capiterà di spendere quasi più in autobus navetta che nel volo.
Anche per gli alloggi, valutate diverse soluzioni e tenete conto che gli affari si rimediano in posti dove non è alta stagione. Booking.com è ottimo per farsi un’idea preliminare, ma spesso anche per prenotare (se prenotate all’ultimo momento o vi sentite di rischiare, le offerte lampo che si trovano circa 2 settimane in anticipo di solito sono MOLTO convenienti). Per gli ostelli o campeggi cercate su Hostelworld.com. Leggete le recensioni degli utenti oltre che i voti medi, e date priorità alla comodità della location e quindi alla pulizia, per il resto vi servirà più che altro un letto dove dormire. Se poi siete pieni di soldi e volete il Radisson Blu o l’Hilton, beh, cazzo state leggendo a fare un articolo sul low-cost?
LINGUA/COMUNICAZIONE – Se non avete almeno una conoscenza superficiale dell’inglese, siete dei villici e meritate di fare una vacanza di merda. Se il vostro inglese non è comunque il massimo, non abbiate comunque paura di fare degli errori, basta riuscire a comunicare in qualche modo senza fare troppo la figura dei burini. Un minimo di frasario della lingua parlata nel posto dove state è sicuramente un pro. Se conoscete persone del posto chiedete loro informazioni su cosa fare e dove andare, se no al vostro albergatore o alle cameriere.
COSE DA FARE/POSTI DA VEDERE – Beh, dipende da dove andate e dal tempo che avete a disposizione, i suggerimenti generali che vi posso dare sono:
1) E’ impossibile e comunque insensato evitare le attrazioni “turistiche”. Siete turisti, dopotutto. Evitereste la Tour Eiffel, le Ramblas o il Colosseo perché troppo banali? No. Però magari non concentratevi al 100% su di quelle. Preparate il viaggio con una buona guida (magari presa in biblioteca, e magari Lonely Planet) e/o documentatevi su internet (Wikitravel o zingarate.com sono buone fonti con cui partire) per capire cosa la città può offrirvi e scegliete ciò che vi ispira di più. Spesso un viaggetto nelle periferie o anche fuori città, se ci sono attrattive interessanti e se ci andate coi normali mezzi pubblici invece che con i costosi tour guidati, vale il tempo speso. Vale il detto “when in Rome, do as the Romans do”; dopo aver visto le cose più ovvie gironzolate un po’, provate a comportarvi per qualche ora come se foste del posto (in Irlanda ciò può avere conseguenze disastrose).
2)Personalmente, io credo che chi abusa dei bus turistici “hop on-hop off” e delle visite guidate dove si vedono in gran fretta un gran numero di attrazioni non possa godersi veramente una città. Rinunciate a collezionare foto e prendetevi un po’ di tempo per rilassarvi in un parco. D’altro canto, è vero l’opposto: le vacanze dove si sta tutto il giorno a cazzeggiare in albergo, si esce in tardo pomeriggio per andare a caccia di souvenir sovrapprezzo, si passano tutte le notti a far bagordi fino alle 4 (non dico che ogni tanto non ci stia) per me sono uno spreco di tempo: se devi SOLO ubriacarti e andare a figa, vai a Riccione. Ultima cosa: piuttosto che abusare dei taxi o a dannarvi l’anima con metro e bus, non abbiate paura a farvi dei chilometri a piedi. Se la città non fa troppo schifo, girare anche a caso per le vie regala spesso belle esperienze.
MANGIARE – Capitolo dove spesso gli italiani prendono cantonate, spendendo troppo o mangiando di merda. L’esperienza culinaria è parte integrante del viaggio e ovunque andite si può mangiare decentemente senza spendere una cifra se usate il buon senso. Se non avete soldi da buttare in cibo scadente per turisti, mangereste nei ristoranti sotto il Rialto a Venezia? No. lo stesso vale per tutte le grandi città: i posti nel pieno delle zone turistiche sono quasi sempre una pessima scelta. Spesso basta anche allontanarsi 100 metri in una laterale per trovare prezzi ben più bassi e qualità più alta. Se proprio non potete farne a meno, evitate i ristoranti italiani per ovvi motivi. Il fast food occasionale ci può stare ma a volte un panino in un baretto o un hamburger in un pub può darvi ben più soddisfazioni. Usate le guide e internet sia per informarmi sui ristoranti che possono fare al caso vostro e sui piatti tipici (che siete moralmente tenuti a mangiare almeno ogni tanto).
BERE E DIVERTIRSI – Scandinavia a parte, in quasi tutte le città europee si può tranquillamente bere a prezzi inferiori (spesso anche di molto) a quelli dei pub in una città medio-grande in Italia. Con un po’ di intelligenza, però. Evitate come la peste i locali consigliati dai pr per strada, bevetevi pure qualcosa nei pub più centrali ma spesso nella zona universitaria o comunque frequentata dai più giovani e meno turisti troverete prezzi inferiori e più possibilità di divertirvi. Fuori dall’Europa Mediterranea bevete solo birra e superalcolici, evitate vino e cocktail perché troppo cari e/o imbevibili. Per quanto riguarda discoteche e altro tipo di divertimenti notturni, informatevi da qualcuno del posto oppure su internet per non passare una serata con gay e pelatoni o farsi spillare 100 carte in cambio di un bicchiere di spumante da luna-park e una maldestra palpata di tette in un night-trappola.
CUCCARE – Cristo, è pur sempre un sito nerd questo. Andate a cercare consigli da qualcuno un po’ più competente in materia. Ricordate comunque che se non battete un chiodo nella vostra città difficilmente scoperete come dei dannati in qualunque altro posto. A meno che non paghiate bene.
Ecco, le mie quattro stronzate le ho dette, se siete arrivati fino qui spero che non vi siano dispiaciute. Se volete aggiungere qualcosa commentate pure.
10 Marzo 2017
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