Anche quest’anno come da tradizione il primo d’aprile tutto il mondo è in vena di scherzi: l’April Fools’ day o da noi comunemente detto pesce d’aprile è occasione anche per le piccole e grandi case di produzione e distribuzione di videogames per annunciare una marea di progetti grandiosi o bizzarri che poi sistematicamente si svelano essere delle sonore burle. Ecco secondo noi i migliori pesci d’aprile sui videogames per fantasia o per effettiva verosimiglianza o fattibilità.
Ormai il pesce d’Aprile è di fatto un trademark di Google: dal colosso informatico mondiale ogni anno escono fuori annunci di nuovi prodotti e servizi strampalati, dallo sviluppo del motore di ricerca per odori a quello del traduttore dei versi degli animali. Anche quest’anno si sono sbizzarriti, annunciando ad esempio Google Gnome, l’omologo da giardino di Google Home, oppure una tastiera con caratteri giapponesi creata col bubble wrap. Anche Google Maps è stato usato negli anni passati per vari pesci d’Aprile: quest’anno sull’app per smartphone è possibile giocare a Ms. Pac-Man con livelli ricavati dallo stradario visualizzato in quel momento, “riciclando” un vecchio pesce d’Aprile in cui era possibile giocare in maniera simile all’originale Pac-Man. Ma i migliori pesci d’Aprile tramite Google Maps sono stati senza dubbio quello del 2012, quando venne annunciata una versione in 8 bit per Famicom e per NES, rigorosamente in cartuccia e con il look-and-feel degli RPG come il primo Dragon Quest, e quello del 2014 quando Google annunciò una campagna promozionale di assunzione di allenatori di Pokèmon attraverso una challenge mondiale di cattura dei mostricciatoli attraverso la app per Android. Il fatto che 2 anni dopo sia uscito proprio da Google quel fenomeno di massa di Pokèmon GO! è stato solo un caso…
L’ultimo capitolo della fortunata saga di action RPG della FROM SOFTWARE era prossimo all’uscita internazionale lo scorso anno, il 12 Aprile. Quale miglior modo per promuoverlo ulteriormente attraverso un bel pesce d’Aprile? E difatti lo scorso anno sul canale ufficiale Youtube della Bandai Namco comparve dal nulla il trailer del film di Dark Souls III, per giunta in pieno stile anni ’80, con scanlines, effetti analogici e glitch vari da VHS che fanno tanto vaporwave. Palese come scherzo, ma non per questo poco divertente.
Due anni fa Sony aveva da poco annunciato lo sviluppo del proprio dispositivo per la realtà virtuale col nome interno di Project Morpheus e che da qualche mese è nei negozi con il nome commerciale di Playstation VR. Per cavalcare l’onda (è il caso di dirlo) Sony annunciò attraverso i suoi canali ufficiali lo sviluppo a cura della fantomatica divisione interna PWET (Playstation Wearable Entertrainment Technology) di Playstation Flow, un dispositivo indossabile composto da mascherina con cuffie impermeabili e fascette muscolari studiato per le sessioni subacquee delle sue esclusive di punta come The Last of Us Remastered o Uncharted 4. La mascherina sarebbe servita per l’immersività in game, mentre le fascette muscolari per il riconoscimento dei movimenti: ad una sbracciata del giocatore sarebbe corrisposta una sbracciata del personaggio del gioco, così come la risalità a galla o una nuova immersione. E per poter riprendere subito a giocare dopo la nuotata in piscina Sony avrebbe incluso nell’offerta un pratico asciugatore istantaneo. Troppo bizzarro per essere vero…
Anche Square-Enix negli ultimi anni si è divertita a prendersi gioco della sua fan base mondiale con qualche pesce d’Aprile, ma il migliore fu sicuramente quello dello scorso anno. Sul canale ufficiale di Final Fantasy XIV comparve un trailer di un progetto chiamato ChocoGo: in pratica sarebbe dovuto essere stato un servizio simile ad Uber ma con i chocobo (i celebri pulcinoni abnormi usati come mezzo di trasporto nei vari capitoli della saga) al posto delle automobili. A destare sorpresa furono le immagini all’interno del fantomatico studio di ricerca genetica della Square-Enix nel quale, in collaborazione con l’Università di Tokyo, si sarebbero dovuti sviluppare veramente i chocobo a partire da veri pulcini e pure con connettività WiFi integrata. Si sarebbe potuto richiedere il servizio attraverso un’applicazione nella quale si sarebbe potuto scegliere i punti di partenza e destinazione, ma anche il tipo di chocobo: non poteva mancare di certo ad esempio il chocobo grasso per i trasporti pesanti o quello d’oro per quelli ultraveloci, ovviamente a tariffa maggiorata. Inoltre sarebbe stato possibile acquistare le erbe Gysahl per il chocobo richiesto. Il tutto in nome di una mobilità finalmente sostenibile ed a zero emissioni. Chissà se fosse arrivato anche in Italia, avrebbe fatto incazzare in un colpo solo sia i tassisti che gli animalisti…
La Blizzard è storicamente tra le grandi case videoludiche a tirar fuori ogni anno dei pesce d’aprile, l’anno scorso ad esempio annunciò sul suo canale ufficiale Youtube lo sviluppo di un MMO coi personaggi di Hearthstone… Ma che burloni! I suoi due migliori pesce d’aprile però furono quello del 2011 in collaborazione con Microsoft in cui fu mostrata una fantomatica versione di StarCraft II per Xbox 360 da giocare esclusivamente con il Kinect (con sudcoreano d’ordinanza) per il debutto del dispositivo di riconoscimento dei movimenti, e quello del 2014 dove venne annunciato Blizzard Outcasts – Vengeance of the Vanquished, un picchiaduro il cui roster sarebbe stato composto da tutti (ma proprio tutti) i personaggi delle storiche IP di casa Blizzard. Blizzard Outcasts, il cui trailer è una palese parodia della intro di Street Fighter II, sarebbe dovuto uscire con il proprio arcade controller superaccessoriato, comprensivo di levetta a forma di stella del mattino, ben 32 pulsanti d’azione e lettore di carte di credito comprensivo di stampante termica per le microtransazioni.
Terrone, quasi ingegnere informatico, moderatamente misantropo, razionalista e liberalista convinto, ex weeaboo ora pentito, videogiocatore incallito da oltre 25 anni: mi piacciono le sfide, per questo sono su IMDI. Posso parlarvi di IT, letteratura moderna, musica elettronica, vidya e sport americani, basta che mi offriate una trappista. La mia waifu è Selphie Tilmitt.
30 Maggio 2017
22 Aprile 2017
18 Aprile 2017
13 Aprile 2017
11 Aprile 2017
Terrone, quasi ingegnere informatico, moderatamente misantropo, razionalista e liberalista convinto, ex weeaboo ora pentito, videogiocatore incallito da oltre 25 anni: mi piacciono le sfide, per questo sono su IMDI. Posso parlarvi di IT, letteratura moderna, musica elettronica, vidya e sport americani, basta che mi offriate una trappista. La mia waifu è Selphie Tilmitt.
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